Fintech, Engineering compra Deus Technology e Gellify fa la exit

Pubblicato il 27 Set 2019

A meno di un anno dall’annuncio che ha visto Gellify entrare nel capitale di Deus Technology (di cui scrivemmo qui ) quando rilevò il 4% della società, arriva la notizia che Engineering acquisisce il 100% di Deus.

Fabio Nalucci, Ceo e fondatore di Gellify

Fabio Nalucci, CEO e fondatore di Gellify spiega a Startupbusiness che la exit ha generato un moltiplicatore 2x sull’investimento iniziale in meno di un anno e che fin dall’inizio Gellify era entrata con l’obiettivo di accompagnare Deus nel percorso di exit che era pianificato negli accordi come sempre accade quando un investitore entra in una società, aggiungendo anche che i capitali derivanti dall’operazione saranno utilizzati per nuovi investimenti sempre in ambito fintech.

In una nota si legge che per Engineering, la quale vede nel settore finanziario uno dei suoi mercati di punta in costante crescita e opera in prima linea nell’accompagnare i clienti nella definizione di nuovi servizi attraverso l’adozione delle più avanzate tecnologie, l’acquisizione rappresenta un ulteriore importante completamento delle competenze e dell’offerta nell’ottica della nuova era del fintech.

Deus Technology, fondata nel 2010 con l’obiettivo di sviluppare tecnologie per gli investimenti finanziari al fine di supportare l’evoluzione dei servizi di consulenza verso il Digital Wealth Advisory, ha saputo conquistarsi un ruolo di leadership nel mercato italiano del fintech applicato al Wealth Management acquisendo come clienti più di 30 tra i principali gruppi bancari e finanziari, anche grazie a un team di 50 persone con competenze specifiche di altissimo livello.  Deus si è affermata negli anni grazie alle numerose innovazioni sviluppate per la propria clientela e alla partecipazione ad alcuni progetti sia nel roboadvisory sia nel robo4advisors.

In particolare, la collaborazione consentirà la nascita di value proposition di Digital Wealth Management basate su nuovi concetti che combinano tecnologie digitali di ultima generazione gestite ed evolute in outsourcing ma governate dalle banche in termini di contenuti e strategie finanziarie. Tra i primi obiettivi operativi dell’acquisizione, figura infatti la progettazione di nuovi modelli di piattaforme di Wealth Management in outsourcing dal punto di vista prettamente tecnologico, ma governati dalla Banca in termini di contenuti e strategie di investimento. Il fintech b2b internazionale mostra chiaramente come il trend sia nei servizi; le piattaforme devono essere un abilitatore, a costi competitivi, dei modelli di consulenza che ogni banca interpreta in modo peculiare.

Deus – prosegue la nota –  conserverà la propria autonomia e il proprio brand per continuare a operare secondo le linee guida della sua consolidata strategia di innovazione e di leadership di mercato del fintech b2b anche nell’ambito di un Gruppo più ampio, solido e internazionale come Engineering.

I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.

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