FoodTech, Poke House raccoglie 20 milioni di euro

Pubblicato il 20 Apr 2021

Un sapiente mix delle principali tendenze del settore food (food-tech, healthy food, delivery, personalizzazione), è questa la ricetta del successo di Poke House, come segnalano i suoi investitori nella nota stampa che annuncia il nuovo deal che li vede raccogliere 20 milioni di euro. Nonostante la pandemia, in soli due anni questo brand è diventato leader del poke in Europa, ha all’attivo 30 insegne tra Italia, Portogallo e Spagna, un team di più di 400 persone e un fatturato atteso nel 2021 superiore a 40 milioni di euro. 

Il nuovo round di finanziamento serie B da 20 milioni di euro (guidato da Eulero Capital, con il sostegno di FG2 Capital e il reinvestimento di Milano Investment Partners SGR) segue un primo round da 5 milioni di euro guidato da MIP, e porta la valutazione dell’impresa a 100 milioni di euro.

Fondatori di Poke House sono Matteo Pichi e Vittoria Zanetti.

“Abbiamo intuito fin da subito che il poke potesse essere un prodotto dalle grandi potenzialità ma al contempo molte altre catene hanno iniziato a proporlo – commenta in una nota Matteo Pichi, co-fondatore e CEO di Poke House – Per questo ci siamo focalizzati sin dall’inizio sulla differenziazione, puntando su una qualità di prodotto superiore oltre che su un’esperienza curata in ogni dettaglio: chi entra nelle nostre House assapora lo spirito californiano in toto, dai colori e i materiali degli interni che richiamano i tramonti estivi della West Coast, alla freschezza delle nostre materie prime e l’autenticità delle salse preparate in casa, fino al nostro team pronto ad accogliere i clienti e condurli nella loro experience in Poke House. Siamo un fast casual di qualità e un’azienda giovane che utilizza il meglio della tecnologia in circolazione per migliorare ogni giorno il nostro servizio al consumatore”.

Il piano di espansione

I proventi del round daranno ulteriore slancio al piano di sviluppo ed espansione di Poke House: è in programma l’apertura di 200 nuovi locali non solo nei paesi attualmente coperti, ma anche intercettando opportunità in altri mercati esteri, come la Francia e il Regno Unito, dove sono previste ulteriori House prima dell’estate. Poke House prevede un’espansione basata su una combinazione di più food destination: dagli angoli più cool delle città europee, agli shopping mall, passando per i kiosk all’aperto fino alle dark kitchen con l’obiettivo di raggiungere ogni tipo di food lover, facendolo innamorare delle sue iconiche poke bowl.

Poke outside, digital inside

Il valore del digitale in questo progetto è poco evidente, ma molto presente.

Poke House si ritiene una food-tech company che riesce a fare leva sul digitale in modo strategico – con il food delivery prima e lo sviluppo poi di una piattaforma CRM proprietaria – e che ha strutturato un approccio data driven che le consente di svilupparsi in scala a un ritmo molto più elevato rispetto a quello di una classica catena di ristoranti. Inoltre, attraverso l’analisi continua e immediata dei dati, Poke House è in grado di ridurre il livello di rischio avendo la possibilità di modificare la strategia di business in maniera più reattiva rispetto agli altri e che le hanno permesso di essere anche molto resiliente.

“Quella che stiamo vivendo è una fase sicuramente complessa e sfidante per il nostro settore, ma allo stesso tempo può rivelarsi anche fucina di idee e concept innovativi in termini di digitalizzazione. Il nostro obiettivo è quello di essere al fianco della community con un prodotto e un servizio che siano in linea con le sue preferenze, che oggi più che mai stanno cambiando. Col tempo abbiamo imparato a conoscere i nostri clienti e fare tesoro dei loro preziosi feedback per continuare a offrirgli un’esperienza inedita e coinvolgente. Credo che questo, oltre al nostro approccio perennemente da start-up, sia il segreto dietro il successo di Poke House, che ci ha permesso di conquistare e, nel caso di MIP, confermare la fiducia degli investitori: la capacità di innovare restando fedeli a noi stessi per offrire un’esperienza che sia sempre all’altezza delle aspettative”, conclude Pichi.

“Nonostante il momento così difficile e incerto per il settore della ristorazione, Poke House ha registrato una crescita straordinaria da quando le nostre strade si sono incrociate nel 2020 e siamo orgogliosi di continuare a supportare i suoi ambiziosi progetti di espansione. La capacità e il talento del team manageriale, l’approccio di lungo periodo e la grande attenzione nei confronti del cliente, combinati con una solida struttura, renderanno possibile questa prossima entusiasmante fase di crescita”, dice Selim Giray, partner di Milano Investment Partners SGR.

“Il modello di business di Poke House cavalca alcune tra le principali tendenze del settore food (food-tech, healthy food, delivery, personalizzazione) e presenta tutte le caratteristiche e i talenti per posizionare la società tra i top player a livello europeo. Siamo entusiasti di essere partner di Poke House in un progetto innovativo e proiettato al futuro, in linea con la nostra strategia di investimento che si basa sulla ricerca di aziende inserite nei macro-trend che caratterizzeranno l’evoluzione economica, tecnologica e sociale dei prossimi anni”, commenta Gianfranco Burei, socio fondatore di Eulero Capital.

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