Giovani e lavoro: ecco l’innovativa piattaforma per digital nomads

Formazione, lavoro, nomadismo digitale sono complementari nell’economia 4.0. Nasce in Italia la piattaforma che si occupa di questi temi e supporta i digital nomads

Pubblicato il 29 Nov 2017

Il 67% dei ragazzi italiani, secondo l’ultimo report del Il Sole24Ore, continua a sbagliare percorso formativo e Università. Tra le varie cause analizzate, quella più importante è che non esiste un sistema di orientamento che segue ogni studente dopo le scuole superiori o alla fine di un percorso universitario.
Questo dato, così pesante, non aiuta di certo le aziende europee che continuano ad avere enormi difficoltà nel ricercare determinati professionisti e competenze tecniche. Non è un trend del momento ma dato di fatto reale e costante da 5 anni.
Dall’altra parte del mondo, invece, le più importanti aziende tech, oltre a creare hub di formazione a vita per i propri dipendenti sulle skill del futuro, hanno dato vita ad un nuovo fenomeno mondiale che si chiama remote work, dove si è avviata successivamente l’industria del nomadismo digitale.
Nel 2025 la generazione dei millennials rappresenterà il 75% della forza lavoro del nostro pianeta e secondo quanto dichiarato a Nashville da Jeff Weiner, CEO di LinkedIn, durante l’ultimo Talent Connect più del 50% di quel 75% è per il lavoro da remoto invece del classico lavoro di ufficio. E il lavoro cambierà seguendo questa volontà entro il 2030, dove un sesto della popolazione mondiale vivrà in questa maniera.
Questi dati sembrano assolutamente scollegati tra di loro perché si occupano di tre tematiche differenti come la formazione, il lavoro e il nomadismo digitale ma a oggi rappresentano il nuovo filo conduttore del lavoro del futuro concepito sia dalle aziende sia dai lavoratori.
Come si comportano i ragazzi italiani di fronte a questa realtà legata al loro futuro? E, soprattutto, esiste una piattaforma, made in Italy, dover poter conoscere opportunità di lavoro, corsi e-learning sulle professioni del futuro e nomadi digitali? Tutto questo in un unico contenitore online.
E’ questa la sfida di Besourcer, nuova piattaforma italiana nata grazie a un cubo di Rubik e un unico obiettivo: creare un hub di ricerca di nuove opportunità ed esperienze nel mondo del lavoro, della formazione e dei viaggi esperienziali.

Il cubo di Rubik

Per comprendere che cos’è Besourcer bisogna pensare a un cubo di Rubik e come ogni cubo anche Besourcer è formato da sei lati.
Se è vero che non nasceranno mai in noi dei nuovi interessi senza la ricerca di nuovi percorsi formativi proiettati al futuro del mercato del lavoro allora bisognerà prestare molta attenzione a come nasce il cubo di Besourcer.
Su Besourcer si trova un’Academy con la selezione dei migliori corsi di formazione e-learning in tutto il mondo a prezzi scontati oltre a un team di consulenti pronti a seguire ogni studente in ogni momento via Appear.
Oggi Besourer è main partner italiano di SkillShare, tra le prime tre piattaforme di formazione e-learning al mondo con all’attivo 17mila corsi e tre milioni di studenti.
Oltre alla formazione su Besourcer si trovano i migliori tool di digital marketing già testati e promossi dal team di ricerca in modo da non perdere soldi e tempo in tool e software che offrono piani di business molto elevati o non soddisfano completamente le effettive necessità.
Il terzo e quarto lato del cubo di Rubik, costruito da Besourcer, si uniscono per dare vita a una sola combinazione: cinque webinar al mese, gratuiti e in diretta sulla pagina Facebook, insieme a ospiti speciali nel settore recruiting oltre tre interviste settimanali ad aziende europee che permetteranno a ogni membro di ricevere offerte lavoro in Europa.
Non solo lavoro e formazione ma anche viaggi esperienziali. Besourcer vi permetterà di conoscere viaggiatori e nomadi digitali provenienti da tutto il mondo attraverso interviste settimanali.
Il sesto e ultimo lato di Besourcer è un team di professionisti nel settore digitale che lavora da remoto, in diverse parti del mondo, e sempre pronto a realizzare tecnicamente progetti di aziende e freelance alla ricerca di determinate figure professionali. Al momento ogni studente italiano e persona in cerca di lavoro può acquistare sessione online su Appear per affidarsi a un mentor nella ricerca lavoro e nella scelta dei percorsi universitari.

WHITEPAPER
Strumenti evoluti per abbattere i silos di informazioni all'interno delle aziende, scoprili ora!
Archiviazione
Gestione documentale

Com’è nato Besourcer

Luca Tamburrino, fondatore di Besourcer, racconta a Startupbusiness, di cui è anche collaboratore, le novità che saranno operative dal prossimo 10 gennaio: ”Besourcer doveva essere semplicemente un blog di contenuti sul mondo del lavoro e delle esperienze di viaggio, dove aveva l’unico obiettivo era quello di raccogliere opportunità di lavoro all’estero oltre a storie di viaggiatori da tutto il mondo. Ad agosto è diventato qualcosa di più grande, creando un legame tra 3 diversi settori che sono semplicemente quello di più collegabile al momento se pensiamo a come sarà il lavoro del futuro. Tutto questo è stato creato per i ragazzi, perché tramite la ricerca di nuove e concrete opportunità ed esperienze saranno sempre più attivi, anche perché siamo tutti stanchi di vedere, anche quest’anno, i ragazzi italiani under 26 al primo posto in Europa come NEET, o meglio, come persone che hanno smesso di ricercare”.
Besourcer è stato in beta per i suoi primi 2.500 membri fino al 31 ottobre scorso ed è andato online il 9 novembre e a oggi conta oltre tremila iscritti con un traffico interessante proveniente da Argentina, Spagna, UK e USA.
“Senza la ricerca non nascono mai in noi dei nuovi stimoli e interessi – aggiunge Tamburrino – Besourcer è partito proprio da qui perché crede in una nuova generazione di ricercatori e dal 10 gennaio lancerà due nuove integrazioni all’interno della sua piattaforma per diventare ancora più completa: vogliamo permettere a chiunque di andare oltre le interviste fatte a viaggiatori e digital nomad. Tra poche settimane, infatti, ogni visitatore potrà acquistare esperienze di viaggio in collaborazione con altri travel blogger italiani. La seconda integrazione è un marketplace di professionisti per settori specifici. Al momento si possono acquistare solo consulenze di orientamento al lavoro. Vogliamo andare oltre questo meccanismo permettendo a tutti di avere un professionista dedicato per il suo progetto. Partiremo da 7 professionisti esperti di 7 settori specifici: WordPress Web Designer, UX & UI, Graphic Designer, Developer, SEO Consultant, Video Maker e commercialista”.
Gli utenti potranno così accedere a professionisti selezionati da Besourcer che potranno offre consulenze o dedicarsi completamente allo sviluppo tecnico del progetto fino al raggiungimento di un obiettivo comune.
“Il nostro grande compito è quello di selezionare i migliori professionisti per un determinato settore e non creare un mercato immenso di freelance solo per fare revenue – precisa il fondatore – Attualmente siamo un team di 4 professionisti, tutti freelance e in modalità remoto visto che lavoriamo su 5 fusi orari differenti dove i contenuti condivisi con la sua rete e le opportunità che genererà valgono più del fatturato finale. Besourcer è una piattaforma web che ha il compito di offrire opportunità ed esperienze a 360 gradi nel mondo della formazione, del lavoro e dei viaggi. Nei prossimi 6 mesi vogliamo passare da 4 professionisti freelance a 20 permettendo a tutti di lavorare da remoto per seguire al meglio ogni nostro membro”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati