Il Fondo dei Fondi chiude la raccolta di capitali a 163milioni di €

Il FoF ha portato a termine la sua raccolta di capitali superando di poco la cifra target di 150milioni ma attirando realtà fino a oggi lontane dal mondo VC

Pubblicato il 25 Lug 2017

Il Fondo di Fondi di Venture Capital (FoF VC), gestito da Fondo Italiano d’Investimento SGR, ha annunciato la chiusura definitiva della propria attività di raccolta, ad un valore totale di 163 milioni di Euro.

Ultimo sottoscrittore in ordine cronologico ad aver investito nel Fondo è la Fondazione Cariparo, con un investimento pari a 3 milioni di Euro.

Nato a settembre 2014, su iniziativa della Cassa Depositi e Prestiti, il FoF VC è uno strumento a supporto della crescita del mondo venture capital italiano, cioè non investe direttamente in aziende ad alto rischio ma in altri fondi VC.

Ad oggi il Fondo di Fondi di Venture Capital ha effettuato sottoscrizioni in 5 fondi di venture capital per un totale di 62 milioni di Euro, di cui quattro con focus nazionale ed uno con focus europeo, i quali ad oggi hanno a loro volta investito in oltre 40 startup. Per l’esattezza, gli investimenti sono stati effettuati nei seguenti fondi:

–          Sofinnova Capital Partners VIII – € 10 milioni;
–          Innogest Capital II – € 15 milioni;
–          Barcamper Ventures – € 17 milioni;
–          Oltre II – € 3 milioni;
–          Vertis Venture II IDT – € 17 milioni;

“La chiusura della raccolta da parte del FoF VC con l’intervento di una Fondazione Bancaria, al fianco di altri importanti investitori istituzionali – ha dichiarato Carlo Mammola, Amministratore Delegato di FII SGR – rappresenta per noi motivo di grande orgoglio, a testimonianza della validità riconosciuta al nostro progetto”. “Inoltre – ha continuato Mammola – riteniamo che strumenti di investimento di questo tipo si adattino particolarmente bene alle esigenze di investimento nell’economia reale manifestate sia dalle stesse Fondazioni che dagli investitori di natura previdenziale, combinate con quelle di diversificazione del portafoglio”.

In sostanza, il Fondo italiano d’investimento ha fatto un lavoro pesantissimo per raccogliere più soldi oltre ai  capitali di Cassa Depositi e Prestiti, con risultati non alti in termini di ammontare, ma conta oggi una grande varietà di soggetti che hanno investito e questo può dare la misura dell’ampia campagna che è stata fatta in tutte le categorie di investitori e che potrebbe rappresentare il lento inizio di una nuova stagione come attitudine degli investitori.

Storia del FoF VC

Secondo quanto riportano i documenti ufficiali del fondo, l’operatività è iniziata il 1 settembre 2014 con un target di raccolta di 150milioni di euro. L’obiettivo è stato perseguito attraverso i seguenti closing parziali:

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  • First Closing (Prima Chiusura Parziale delle Sottoscrizioni) grazie all’intervento di Cassa Depositi e Prestiti quale Sponsor di n. 1.000 quote per un controvalore di 50milioni di euro.
  • ad aprile 2015 , il Second Closing con la sottoscrizione di 10 milioni di euro da parte in pari quote, dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. e di Intesa Sanpaolo S.p.A.
  • a gennaio 2016 sono state perfezionate le sottoscrizioni da parte di due casse di previdenza, ciascuna per un ammontare sottoscritto rispettivamente pari a 10milioni, che ha portato al  Third Closing
  •  Al 30 giugno 2016 l’ammontare target del Fondo, pari a Euro 150.000.000, risulta sottoscritto per un ammontare pari ad Euro 80.000.000 corrispondenti a n. 1.600 quote del valore nominale di Euro 50.000.
  • Nel corso del 2016 è stato modificato  il “Termine Ultimo di Sottoscrizione” estendendolo al 30 giugno 2017. Pertanto, il periodo di sottoscrizione del Fondo si è chiuso regolarmente al 30 giugno 2017, con una raccolta complessiva di 163milioni.

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