Il ruolo dei fondi di venture capital si lega allo stato di buona salute di un ecosistema dell’innovazione, è proprio a loro che si deve la possibilità di mandare avanti imprese che sono di fatto una scommessa. Certo le logiche che li guidano sono orientate soprattutto a produrre ricchezza finanziaria, sebbene vi siano anche numerosi VC a impatto. Ma anche per questi è una ragione di vita e una condizione necessaria il fatto di poter far soldi che permettono di finanziare altre società. E’ un ciclo virtuoso.
Ma è soprattutto la startup che sviluppa una relazione stretta con il venture capital.
Trovare fonti di finanziamento è uno dei problemi principali che la startup deve fronteggiare. Come abbiamo visto nell’articolo ‘Come finanziare la startup: equity, debito e crowdfunding’ , la start up deve ricorrere spesso a forme di finanza alternativa e deve trovare lo strumento giusto in relazione al suo ciclo di vita. Una delle fonti di finanziamento in equity tipiche è il venture capital.
Indice degli argomenti
Definizione e significato del venture capital
Cosa significa venture capitalist
Le persone che fondano o gestiscono un fondo VC sono chiamati venture capitalist. Molti di loro diventano figure leggendarie come Ben Horowitz e Marc Andreessen, Mark Cuban, Alfred Lin, Peter Fenton, Fred Wilson, Brad Feld, Peter Thiel. Purtroppo il settore è stato storicamente dominato dagli uomini e specialmente nei Paesi anglofoni la presenza di donne partner nei fondi si aggira intorno al 15% massimo, anche se ultimamente le cose stanno cambiando.
Per tenersi aggiornati sulla classifica dei migliori venture capitalist al mondo si può consultare la lista di Forbes ‘The Midas List’, che nel 2021 inserisce ancora al primo posto Alfred Lin di Sequoia Capital; tra le donne Mary Meeker; è una donna anche la new entry di maggior successo, Mar Hershenson, di Pear VC.
Quali requisiti di una startup attraggono un venture capitalist
E’ difficile rispondere a questa domanda, perchè molto dipende anche dalla fase del ciclo di vita di una startup, dal settore in cui opera e dal round di cui si discute; condizioni che possono essere importanti in fasi molto early stage lo diventano meno in una fase di crescita.
Team: è sempre fondamentale in fasi early stage, dove in definitiva la startup è il team di fondatori/collaboratori, non ci sono altre metriche cui il VC può affidarsi se non le capacità del team; in una fase di scaleup ci sono altre metriche, pertanto possono essere prese in considerazione cambiamenti nel team e nella leadershid aziendale può essere invece affidata o integrata con manager di alto profilo;
Scalabilità: un prodotto o servizio non scalabili non possono essere attrattivi in nesssun modo per un investitore che ragiona in termini di exit e di multipli; NON scalabile significa avere un limite intrinseco alla crescita della società;
Mercato: combinato alla scalabilità rappresenta il potenziale di business della società, la sua ampiezza può essere considerata in verticale (ampio e ricco mercato in settore specifico) o in orizzontale, cioè a livello geografico (per approfondimento si veda il significato di Tam, Sam, Som).
Difendibilità dell’idea (brevetti, segreti industriali, proprietà intellettuale): va da sè, questo è ovviamente fondamentale in settori basati su una scoperta scientifica o ingegneristica;
Impatto: è la scala del cambiamento positivo che la startup può generare in maniera duratura. Oggigiorno nessun fondo di venture capital, anche se non esplicitamente dedicato all’impact investing, può prescindere da considerazioni riguardanti l’impatto sociale e ambientale positivo e misurabile generabile dalla startup accanto a un ritorno finanziario.
Qualcuno si chiederà: ma l’idea? Ai venture capitalist in fondo l’idea interessa relativamente, ciò che conta è l’execution (e qui contano le capacità del team) e che l’idea abbia tutte le caratteristiche prima citate: scalabilità, ampio mercato, difendibilità, impatto).
Come funziona un Venture Capital e da chi prende i soldi
I fondi di Venture Capital sono investitori, ma da dove prendono i soldi che investono?
Mentre i business angel investono nelle start-up le proprie personali risorse finanziarie, i fondi di Venture Capital quando si costituiscono devono a loro volta raccogliere capitali, rivolgendosi in prevalenza ai cosiddetti fondi istituzionali, come le fondazioni bancarie, gli enti previdenziali, enti pubblici territoriali, le assicurazioni e le banche.
Quando, sulla base di un proprio business plan, il Venture Capital raggiunge il suo obiettivo di raccolta, rappresentato dall’impegno formale da parte dei suoi sottoscrittori a erogare i fondi quando richiesto, può iniziare a operare, secondo il proprio focus d’investimento che può precisare i confini sia rispetto a settori d’interesse (ict, biotech, robotica, ecc); sia rispetto alla fase di vita della società in cui s’interviene (seed, early-stage, growth, ecc); sia, ancora rispetto alla quantità massima (o minima) di capitale che può essere erogato nel singolo deal.
Il Venture Capital quando investe acquisisce quote della società e, secondo i casi, aiuta la start up anche a livello operativo, mettendo a disposizione competenze manageriali, tecniche, relazioni che la portino a migliorare; oppure aspetta semplicemente che cresca per fare la sua exit dall’investimento. Generalmente il Venture Capital richiede la presenza nel direttivo della società.
I tre aspetti che convincono il VC all’investimento sono: un team solido e molto competente; un mercato di riferimento molto ampio; un prodotto/servizio che abbia già vantaggio competitivo.
Limited partner (LP) e General Partner (GP)
Entrando un po’ di più nello specifico, il fondo Venture Capital è generalmente costituito dai Limited Partners, cioè gli investitori istituzionali più eventuali family office, holding, fondi sovrani, privati molto abbienti, ecc, che in pratica sono quelli che mettono i soldi; e dai General Partners che sono le persone fisiche che gestiscono il fondo stesso. Non è escluso che una persona fisica General Partner sia anche investitore (cioè Limited Partner) del fondo.
Il fondo di Venture Capital italiano per essere autorizzato deve avere la forma giuridica della SGR (società di gestione del risparmio).

Differenza tra venture capital e private equity
Il concetto di Venture Capital negli scorsi decenni si è in parte differenziato tra USA e Europa. Oggi, si definisce spesso il Venture Capital un “fratello” del Private Equity: entrabi sono forme di investimento in capitale di rischio, con lo scopo di trarne profitto sul medio-lungo termine, attraverso exit, cioè cessione delle quote o IPO.
Vi sono però delle grandi differenze, in primis il fatto che il Venture Capital si occupa di quell’area molto specifica che è l’investimento l’early stage, ovvero l’insieme dei finanziamenti (seed financing e start up financing) a sostegno di imprese innovative ad alto potenziale di crescita nei primi stadi della loro vita; e di expansion financing, ovvero quella serie di interventi effettuati in imprese già esistenti (scaleup) che necessitano di capitali per consolidare e accelerare la crescita in atto e avviarsi verso la exit o l’IPO.
Private equity
E’ una forma di investimento in società in uno stadio già avanzato ma non quotate in Borsa; a volte l’investimento di private equity è indirizzato al delisting dalla Borsa di una società per irportarle in mani completamente private. Tipicamente i fondi di private equity sono istituzionali e sono piuttosto grandi.
Un’importante differenza è che il Venture Capital sta puntando sul potenziale di una società; mentre il PE generalmente si attiva per rilevare una società matura, di qualsiasi settore (anche non particolarmente innovativa) ma in difficoltà e rimetterla in pista, ne prende il controllo totale acquisendo il 100% delle quote. Il taglio tipico delle operazioni di private equity è di almeno 100 milioni di euro.
I fondi di venture capital italiani
L’Italia è un Paese in cui il settore del venture capital non è molto sviluppato rispetto agli Stati Uniti o, per rimanere in ambito europeo, Francia, Germania e soprattutto UK.
Qui un elenco di società di venture capital a cui possono rivolgersi startup e imprese per cercare finanziamenti e fondi di venture capital.
- 360 Capital Partner: Milano (privato)
- Ad4Ventures: Cologno Monzese (privato)
- Archangel AdVenture: Roma (privato)
- AVM Gestioni SGR: Milano (privato)
- Azimut, anche con un fondo in partnership con Gellify e anche partecipante di P101 e Alicrowd (privato)
- Blacksheep : Milano, è collegato a Eureka! Venture Sgr (privato) specializzato in Martech
- Boost Heroes: Milano (privato)
- Cdp Venture Capital SGR: Roma (pubblico)
- Claris Ventures: Torino (privato) specializzato in biotech
- Como Venture: Como (privato)
- Equiter – Fondo Ricerca e Innovazione: Torino (privato)
- Eureka! Venture Sgr: Milano (privato), interessato soprattutto al deep-tech
- Fare Ventures: Roma fa capo a lazio innova (pubblico)
- Finlombarda Gestioni Sgr: Milano (dal Fondo NextFund pubblico-privato)
- Five Seasons Ventures: Parma (privato), interessato principalmente al food-tech
- Fondo Italiano d’Investimento SGR: Milano (pubblico-privato)
- Gepafin: Perugia (pubblico-privato)
- Hat Orizzonte SGR: Milano (privato)
- Indaco Venture Partners SGR: Milano (privato)
- Innogest Sgr: Torino (privato)
- Lazio Innova: Roma (pubblico)
- LVenture (privato)
- Lumen Ventures, la prima SIS – società d’investimento semplice – autorizzata da Banca d’Italia
- Meta Ventures: Roma (pubblico-privato)
- Mito Technology: Milano (privato)
- Oltre Venture: Milano (privato), molto attento a iniziative ad alto impatto sociale e ambientale
- P101 Sgr: Milano (privato)
- Panakès Partners Sgr: Milano (privato) , anhe on il nuovo fondo Purple , specializzato in life science con medtech e biotech
- Prana Ventures: Milano(privato)
- Principia Sgr: Milano (privato)
- Primo Venture con Primo Space (privato) il fondo specializzato in space-tech
- Quadrivio Group (Made in Italy Fund): Milano (privato)
- Red Seed Ventures: Milano (privato)
- Sofinnova Partners: Parigi, Londra, Milano (privato)
- Sviluppo Imprese Centro Italia Sgr: Firenze (privato)
- Synergo Capital con Sinergia venture fund
- TechShop (privato)
- Tim Ventures: Milano (Corporate Venture)
- Trentino Sviluppo: Rovereto (pubblico)
- United Ventures Sgr: Milano (privato)
- Vertis Sgr: Napoli (pubblico-privato)
- Zernike MetaVentures: Roma fa capo a Meta Group (pubblico-privato)