Il fondo di United Ventures chiude a 60 milioni di euro

Pubblicato il 28 Ott 2014

United Ventures annuncia di avere chiuso il suo fondo a 60 milioni di euro. Una buona notizia che arriva a illuminare uno scenario piuttosto cupo come disegnano i recenti dati Aifi e lo spettro dell’arrivo della nuova normativa sui veicoli di finanziamento.

Nella nota diffusa oggi da United Ventures – riportata qui di seguito – si sottolinea il crescente interesse verso le aziende tecnologiche made in Italy ma si enfatizza anche come lo scenario di riferimento deve essere quello internazionale e sopratutto europeo ed è così che deve essere sia per chi fa impresa sia per chi investe, un motivo in più perchè anche le istituzioni che continuano a insistere con le regolamentazioni di carattere locale inizino a pensare a un mondo più ampio e meno ingabbiato da leggi e burocrati.

United Ventures, fondo di Venture Capital focalizzato in investimenti in società tecnologiche, ha annunciato oggi il final closing a oltre 60 milioni di euro. Questo importante traguardo testimonia un rinnovato interesse da parte degli investitori nei confronti del settore tecnologico italiano. L’azienda, a oggi, ha già investito in nove società che operano tra Europa e Nord America: MoneyFarm, Cloud4WI, Halldis, AppsBuilder, 20Lines, Marinanow, LOVEThESIGN, Badseed e MusiXmatch.

Fondazioni, banche e fondi di fondi rappresentano circa i due terzi degli investitori, accompagnati da family office e imprenditori privati. Con un range di investimento da 1 a 8 milioni di euro che verrà allocato su circa 20 aziende, United Ventures si afferma come leading Venture Capital fund nel panorama italiano per gli investimenti nel settore delle tecnologie digitali, consumer internet, cloud software e mobile.

La chiusura del fondo che ha superato i 60 milioni di euro – oversubscribed rispetto alla stima iniziale prevista intorno ai 50 milioni di euro (raggiunti già con il secondo closing come aveva anticipato Startupbusiness, ndr) – è indicativa di un aumento significativo di interesse per il settore delle imprese innovative, che in ambito europeo sta vivendo un periodo molto florido: nel Vecchio Continente infatti le aziende hanno raccolto oltre 2,8 miliardi dollari (2.1 miliardi di euro) dai VC nel secondo trimestre del 2014, realizzando il totale trimestrale più alto dal crollo delle dot-com nel 2001.

Fondata a febbraio del 2013 da Massimiliano Magrini e Paolo Gesess, United Ventures si occupa di sostenere la crescita su scala globale di imprenditori italiani capaci di ideare, implementare e gestire aziende con tecnologie disruptive. Individuando imprese promettenti in fase early-stage e supportandole con investimenti durante la crescita, la società di Venture Capital supporta con un approccio proattivo, lo sviluppo e la crescita dimensionale dell’azienda.

La nuova iniezione di capitale arriva in un momento di grande fermento per le aziende tecnologiche europee, dove si sono registrate 92 exit, di cui 10 IPO nel solo secondo trimestre del 2014. Un ulteriore passo avanti rispetto alle 54 offerte monitorate nel 1 ° trimestre 2014, con un incremento di circa il 70 per cento. Le recenti acquisizioni di DeepMind da parte di Google e di Natural Motion da Zynga, entrambe per oltre 1 miliardo di sterline, hanno stimolato l’interesse degli investitori a livello globale

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