Il secondo ION Satellite Carrier di D-Orbit va in orbita con SpaceX

Pubblicato il 24 Gen 2021

D-Orbit fa il bis, dopo il lancio che ha visto volare per la prima volta nello spazio il suo ION Satellite Carrier avvenuto 3 settembre 2020 (di cui scrivemmo qui ), va in orbita per la seconda volta con li lancio avvenuto domenica 24 gennaio 2021 alle ore 10 del mattino ora della Florida (le 4 del pomeriggio in Italia).

La società di logistica spaziale basata a Fino Mornasco in provincia di Como ha fatto sapere in una nota che il nuovo ION Satellite Carrier a bordo del razzo Falcon 9 di SpaceX partito dallo Space Launch Complex 40 (SLC-40) a Cape Canaveral Space Force Station (CCSFS), Florida è stato rilasciato con successo in un’orbita polare un’ora, 18 minuti e 50 secondo dopo il lancio.

ION Satellite Carrier di D-Orbit

Il satellite, chiamato ION SCV Laurentius, è una versione potenziata del veicolo spaziale che, lanciato nell’autunno del 2020, ha rilasciato con successo dodici satelliti dell’azienda americana per l’osservazione terrestre Planet Labs. ION Satellite Carrier è un veicolo cargo progettato per trasportare un lotto di satelliti nello spazio e rilasciarli con precisione in orbite e posizioni indipendenti. L’architettura integrata di ION Satellite Carrier permette inoltre alla piattaforma di ospitare esperimenti di terze parti e offrire servizi di dimostrazione in orbita (IOD).

Durante la missione, chiamata PULSE, il veicolo rilascerà 20 satelliti, di cui otto satelliti SuperDove dell’azienda per l’osservazione terrestre Planet, che conferma così la sua fiducia nell’azienda di logistica spaziale. Successivamente, ION eseguirà la dimostrazione in orbita di due dispositivi ottici sviluppati rispettivamente  dall’azienda di automazione EICAS Automazione e dall’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC).

“Per noi, in D-Orbit, il successo dei nostri clienti viene al primo posto. Siamo l’azienda che conta maggior esperienza, affidabilità e risultati raggiunti sul mercato in questo settore. Sono passati solo due mesi dallo storico successo di ORIGIN, la  precedente missione ION Satellite Carrier, e oggi siamo in orbita con una nuova missione – dice in una nota Luca Rossettini, CEO di D-Orbit –  . Stiamo costruendo l’infrastruttura logistica spaziale che è alla base di una futura economia da mille miliardi di dollari”.

La missione PULSE è ora nella fase delle cosiddette LEOP (Launch and Early Orbit Phase), le prime delicate attività di lancio, messa in orbita e test dei satelliti. Il team di controllo missione sta eseguendo una serie di procedure di verifica dello stato di salute del veicolo spaziale in vista della fase operativa, che includerà il rilascio dei 20 satelliti e la dimostrazione in orbita degli esperimenti a bordo.

A oggi, ION Satellite Carrier è la soluzione di trasporto di satelliti più veloce disponibile sul mercato: le sue strategie di rilascio offrono ai clienti una riduzione fino all’85% dei tempi compresi tra lancio e operazioni, consentendo un inizio più rapido della fase produttiva della missione e una riduzione dei costi di lancio di costellazioni che può raggiungere il 40%. Come per la missione precedente, che prevedeva il dispiegamento preciso di 12 satelliti SuperDove, ION SCV Laurentius rilascerà i satelliti a bordo, uno alla volta in un periodo di quattro settimane circa, adottando l’innovativa e proprietaria strategia di rilascio denominata Fast Dispersion che riduce significativamente il tempo necessario per distribuire in maniera appropriata un lotto di satelliti lungo un’orbita.

ION SCV Laurentius ha raggiunto l’orbita insieme a decine di micro e nanosatelliti a bordo di Transporter-1, la prima missione dedicata del programma SmallSat Rideshare di SpaceX.

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