Inarrestabile Freeda Media, raccoglie altri 15 milioni di euro

Una media company? Un brand? Un’agenzia di comunicazione? Un social femminista? Freeda Media è questo e molto altro, cresce e raccoglie tanti soldi dal venture capital

Pubblicato il 12 Set 2019

Storie di donne, a volte note, a volte sconosciute. Una grafica forte, pop. Uno stile inconfondibile e una capacità di raccontare in modo moderno, istantaneo, visuale, affascinante. Da Freeda non si torna indietro: chi vede un video è conquistato. Freeda Media è una delle iniziative di comunicazione più innovative degli ultimi anni ed è nata proprio in Italia nel 2016 dall’iniziativa degli imprenditori italiani Gianluigi Casole e Andrea Scotti. E’ una media company, ma anche un forte brand, un social, un’agenzia di comunicazione; produce contenuti ma non ha un vero e proprio sito web (solo istituzionale),  si rivolge alle donne (e non solo) attraverso formati pensati esclusivamente per i social media, soprattutto video, che raccontano la storia di figure femminili moderne e di ispirazione. Alcuni numeri raggiunti in 3 anni: quasi 3 milioni di fan su Facebook e una community di oltre 5M di donne che genera (sostiene la società)  il più alto livello di engagement tra i publisher femminili a livello globale.

La startup ha già raggiunto investimenti per 28 milioni di euro circa, tra cui questo ultimo round b da 15 milioni, sottoscritto da Alven, U-Start, Unicredit, Endeavor Catalyst e family office e investitori privati di rilievo internazionale.

Alven, già principale investitore dell’azienda, ha guidato il round d’investimento e prosegue l’impegno a supporto della società dopo il round da € 8 milioni chiuso nel maggio 2018. Hanno poi partecipato U-Start e Unicredit, che ha sottoscritto un prestito obbligazionario da 2,5 milioni di euro, family office e investitori privati di rilievo internazionale.

L’operazione è una conferma anche dell’impegno a favore della società di Endeavor Italia, che nel luglio 2018 ha accolto nel proprio network Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini, fondatori di Freeda Media.

“Lavoriamo giorno dopo giorno con gli imprenditori italiani per far crescere l’attrattività delle imprese nei confronti dei grandi investitori”, spiega Raffaele Mauro, Managing Director di Endeavor Italia. “Siamo quindi molto orgogliosi del team di talenti creativi guidato da Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini, che sta dimostrando grande capacità ed intraprendenza nel posizionarsi in un mercato competitivo come quello dei social media, re-inventando la comunicazione per il target femminile e proponendo contenuti originali di alto livello. Freeda Media – continua Raffaele Mauro – ha saputo cogliere le potenzialità della tecnologia e della comunicazione ‘istantanea’ dei social, senza dimenticare valori importanti come quelli della libertà, dell’autenticità e dell’auto-determinazione. Senza dubbio Freeda Media saprà continuare il percorso di crescita così ben avviato per diventare una voce sempre più rilevante a livello globale”.

Ad oggi Freeda Media raggiunge ogni mese l‘80% delle donne di età 18-34 in Italia e Spagna e vanta una reach di oltre 70 milioni di persone raggiunte mensilmente sui propri canali social. Grazie all’importante raccolta di capitale, Freeda Media intende proseguire il processo di internazionalizzazione con l’apertura degli uffici di Londra: la media company con questa operazione punta a lanciare il brand Freeda nel Regno Unito e in altri mercati strategici di matrice anglosassone. Il suo obiettivo è diventare la voce più rilevante per un’intera generazione di donne a livello globale, sostenendo la realizzazione femminile e l’indipendenza,  attraverso l’ispirazione e lo storytelling di figure femminili positive e forti, che abbattono gli stereotipi. Un modo nuovo di fare comunicazione, anche di fare femminismo, capace di ingaggiare donne Millennial e Gen Z che piace molto ai brand: negli ultimi due anni ha lavorato con più di 200 brand del calibro di Nike, Estée Lauder e Gucci.  Altri obiettivi sono la crescita del modello di business B2B e l’entrata nel mercato dei prodotti fisici: nel 2020 la società lancerà un nuovo brand Direct to Consumer, in uno dei settori più rilevanti per le donne Millennials e Gen Z.

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