Investimenti travel-tech: Tramundi raccoglie 1,5 mln di euro

Pubblicato il 18 Set 2020

New entry nel panorama delle startup italiane del turismo. A dispetto del fatto che la pandemia ha bloccato la mobilità e impattato negativamente nel settore viaggi,  Tramundi ha appena chiuso un round di investimento di 1,5 milioni di euro a pochi mesi dalla sua fondazione. Tra gli investitori Alberto Genovese (facile.it, prima.it e Brumbrum).

I fondi, in totale 1,5 milioni di euro, serviranno per rafforzare il posizionamento di Tramundi, attraendo nuovi talenti tecnologici in grado di supportare il potenziamento e la crescita dell’azienda in tutte le sue aree cruciali. Inoltre, saranno utilizzati per proseguire nello sviluppo tecnologico della piattaforma e per ampliare l’offerta turistica per gli utenti finali.

Cosa fa Tramundi

Fondata nel febbraio 2020 da Alessandro Quintarelli, Alberto Pirovano e Rodolfo Lironi, Tramundi è una travel company digitale che propone percorsi in tutto il mondo in compagnia di guide locali esperte.

Tramundi si rivolge a giovani professionisti appassionati di viaggi e cultura e avvezzi alla tecnologia, proponendo destinazioni ed esperienze autentiche che sarebbe complesso vivere e organizzare in autonomia. Punto di forza della startup è la collaborazione diretta con le realtà turistiche locali, che garantisce l’assistenza di fidati professionisti una volta giunti a destinazione, la qualità degli itinerari e l’immersione totale nella cultura del posto.

“Il 2020 è stato un anno difficile, l’emergenza sanitaria ha avuto un impatto fortemente negativo sull’intero comparto turistico e far nascere una startup dedicata ai viaggi in questo periodo è stata una grande sfida.”  commenta Alessandro Quintarelli, CEO e co-founder di Tramundi. “Abbiamo deciso di scommettere sulla ripresa del settore, puntando soprattutto sul turismo domestico e di prossimità e dando anche la possibilità di prenotare tour privati con amici o familiari.”

“Abbiamo lavorato per far evolvere il nostro progetto e adattarlo alle nuove esigenze dei viaggiatori: abbiamo istituito una task force interna per garantire il massimo della sicurezza, focalizzato l’offerta sull’Italia e rielaborato i nostri tour privilegiando quelli all’aria aperta e a contatto con la natura.” aggiunge Quintarelli, “Una scelta che ha premiato, malgrado l’estate incerta le prenotazioni sono state numerose. Le vendite ci hanno permesso di ricevere feedback importanti rispetto alla nostra offerta e di raccogliere l’interesse di importanti investitori: un segnale positivo, questo, non solo per noi ma per tutto il settore turistico.”

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