IoT, 500 k euro per Almadom.us e la sua home automation

Pubblicato il 14 Giu 2016

L’Internet delle cose è certamente un settore che offre molte opportunità al mondo startup, anche a quelle italiane, tra le quali ha recentemente ottenuto un bell’investimento da 500 mila euro Almadom.us, società già partecipata da Digital Magics, che ha sviluppato un sistema di home automation  chiamato “domoki” (un sistema che controlla luci, termostati, prese, tapparelle, valvole e anche altri oggetti connessi a internet, sostituendo gli interruttori di casa), che permette  agli utenti di risparmiare fino al 20% all’anno sulla bolletta grazie al minor consumo di energia. Tutto questo con meno di 500 euro e senza interventi e lavori in casa.

Insomma, niente a che vedere con i vecchi sistemi di domotica, mai veramente decollati anche per questioni di costi eccessivi e poco giustificati. Nel video (che purtroppo ha problemi audio), come funziona la tecnologia.

E’ con questa value proposition che Almadom.us ha realizzato ques’ultimo aumento di capitale che ha coinvolto, oltre agli stessi founder anche importanti partner industriali: Innowatio, operatore dell’energia con servizi d’avanguardia per la gestione del portafoglio energetico e l’ottimizzazione dei consumi (elettricità, gas, energia prodotta da fonti tradizionali e rinnovabile); Clevergy, società del Gruppo Innowatio che funge da abilitatore tecnologico per interconnettere tra loro gli oggetti presenti in qualsiasi contesto; Belp Corporate, azienda che opera nel settore delle guarnizioni industriali e innovativa nel campo medicale; Sapra Elettronica, azienda che opera nel settore dell’elettronica e dell’automazione industriale;Multiconsult, società di consulenza marketing; SMPI Group, azienda che offre servizi di marketing e supporto alle vendite e comunicazione; e importanti investitori e business angel italiani e internazionali come Claudio Loda, Direttore tecnico e di produzione di Cromoplastica C.M.C. e Simo Beraha.

Maggiore approfondimento in questo articolo. 

Ecco i founder in un video del 2014, all’inizio del loro percorso.

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