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Jeff Seibert di Twitter: perchè l’acquisizione non è una exit

Pubblicato il 04 Mar 2016

Jeff Seibert, oggi direttore senior del prodotto in Twitter, nonchè imprenditore-startupper, descrive in questa video lezione (della Stanford Technology Venture Program) ciò che è andato bene e ciò che non è andato bene durante le acquisizione delle sue prime startup  (Increo e craslytics) da parte di grandi aziende tech, sottolineando l’importanza di coltivare la cultura aziendale, la fiducia del team e gli investimenti nella crescita  dopo essere stato acquisito. Seibert spiega anche come  l’acquisizione non sia sempre la migliore strategia di exit per una startup e non rappresenti la strada per andare in vacanza, tutt’altro.

L’acquisizione non sempre è sinonimo di successo di per sè, sia la società che acquisisce che la startup acquisita devono essere completamente convinte che l’operazione che stanno concludendo sia efficace per la crescita della società e consapevoli che si sta aprendo un nuovo capitolo che va gestito nel migliore dei modi.

Per i fondatori della startup che viene acquisita, e che abbiano l’obiettivo di vedere crescere la società da loro creata, è fondamentale capire se l’acquisizione si inquadri nell’ambito delle attività e delle strategie della società acquirente, quali siano le loro priorità ed esigenze di mercato nel lungo termine; o se piuttosto quella acquisizione sia solo una sorta di operazione marginale, un esperimento, nel quale non investiranno altre risorse.

Per scoprire questo, può essere utile, per esempio, incontrare più persone possibile della società acquirente, cioè sentire diverse campane.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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