L'avventura olimpica dello startupparo Mounir

Pubblicato il 15 Set 2012

L’innovazione, spesso si dice e si scrive, è uno stato mentale, è uno stile di vita prima di essere un’idea e magari un’impresa. L’innovazione la fanno certamente le idee ma soprattutto la fanno le capacità, la dedizione, la spinta di mettersi in gioco. Ci sono storie di persone che questi elementi li hanno tutti, una di queste storie è quella di Mounir Zok che è appena diventato manager del dipartimento tecnologico del comitato olimpico degli Stati Uniti.

Mounir è libanese, è nato a Beirut negli anni in cui il Paese e la città erano flagellati dalla guerra civile ma nonostante le difficoltà ambientali si impegna e studia moltissimo, prima fisica all’American University of Beirut, poi bioingegneria all’Università del Surrey, materia che continua a studiare anche all’Università di Bologna dove consegue il titolo di Phd in bioingegneria, è l’anno 2003 e Mounir è in Italia dal 2000. Dopo il dottorato si dedica alla ricerca scientifica con un percorso che dura cinque anni e che si sviluppa tra l’Italia e gli Stati Uniti ma è proprio in Italia che sceglie di fondare, nel 2008, la startup Sensorize insieme a un eccezionale gruppo di colleghi con competenze di alto profilo che sviluppa tecnologie al servizio dello sport e della riabilitazione fisica. Sensorize cresce, sviluppa prodotti di alta qualità, incontra l’interesse anche di campioni italiani e Mounir si occupa dello staff tecnico e di ricerca e sviluppo, rispondendo alle richieste del mercato con soluzioni tecnologiche ottimali. L’azienda va bene, i prodotti di Sensorize sono apprezzati e scelti da diverse federazioni ma all’inizio del 2012 una grande opportunità si presenta a Mounir che nel frattempo si sposa, si trasferisce a vivere meta’ del suo tempo in Spagna e ha un figlio. Succede che il suo profilo Linkedin attira l’attenzione del comitato olimpico degli Usa che lo contatta per offrirgli l’incarico che presto andrà a ricoprire. La relazione iniziale tra il comitato olimpico Usa e Mounir diventa presto una negoziazione e poi un colloquio formale che comprende anche una trasferta di 48 ore in Colorado dove ha sede il comitato olimpico ma i giochi (e trattandosi di olimpiadi l’analogia cade a pennello) sono fatti: Mounir Zok è il nuovo manager del dipartimento tecnologico del comitato olimpico a stelle e strisce. Ora attende solo il visto necessario per trasferirsi insieme alla famiglia tra le montagne del Colorado e iniziare la nuova avventura (resta socio di Sensorize pur non ricoprendo più ruoli esecutivi nella società).

La storia di Mounir è una storia di successo e di impegno, di capacità di superare anche le più grandi difficoltà e di mettersi in gioco, di cambiare più volte Paese e perfino continente per seguire la propria strada, di vivere avendo la famiglia sparsa per mezzo mondo (Mounir ha tre sorelle molto in gamba che vivono in Libano e in Canada). Mounir è un tipo che sorride sempre, che non si scorda degli amici e che se anche non lo vedi o senti per mesi quando ricapita che la tua vita si incrocia nuovamente con la sue è come se ci si fosse visti la sera prima. In bocca al lupo Mounir.

Mounir è su twitter https://twitter.com/mounirzok e linkedin http://www.linkedin.com/in/mounirzok

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