Linky, smart mobility formato zaino e made in Italy

Pubblicato il 26 Mag 2016

Linky, il primo longboard elettrico pieghevole made in Italy è su Kickstarter e la campagna è partita molto bene. Se ambisci ad essere un early adopter di un oggetto di questo tipo, corri alla campagna su Kickstarter, c’è un numero limitato di pezzi a disposizione.

Con un peso di 4,9 kg, Linky è fra i longboard elettrici più leggeri sul mercato, ha 15 km di autonomia e 30 km/h di velocità di punta; può affrontare salite fino al 10% con un carico di 100 kg e in 30 minuti si ricarica per l’85%.
Ma l’elemento veramente innovativo è il meccanismo di piega brevettato che garantisce resistenza (160 kg), funzionalità di guida e facilità di utilizzo (apertura e chiusura in sicurezza).
Il pack di batterie di Linky rispetta gli standard di IATA, per cui può essere imbarcato in aereo anche come bagaglio a mano, un oggetto ideale per il viaggiatore green.

Il progetto è stato sviluppato da Paolo Pipponzi, Fabio De Minicis, Cristiano Nardi e Giovanni Laserra (tre marchigiani e un campano), amici d’infanzia, che sono riusciti a progettare un oggetto dedicato alla mobilità urbana ma anche ai viaggi, grazie alla sua pratica collocazione all’interno di uno zainetto.

Entro Natale 2016 è previsto il rilascio dei primi 50 Linky, ed entro febbraio 2017 quello dei restanti Linky ordinati su Kickstarter.

Paolo Pipponzi (Ceo e leader del gruppo, un’esperienza alla Ducati nel team d’ingegneria): “Durante i nostri viaggi nelle principali città europee, eravamo stanchi di dover fare lunghe camminate su marciapiedi, di salire su mezzi pubblici affollati o di spendere soldi nei taxi spesso imbottigliati in mezzo al traffico, stanchi di bici rubate, di scooter rumorosi e fumanti, o di avere la preoccupazione di come tornare all’hotel quando la metropolitana chiudeva. Per questo abbiamo inventato Linky che, oltre a dotarci di una completa libertà di movimento, rispetta totalmente l’ambiente”.

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Vedi la campagna su Kickstarter, che rimarrà aperta fino 15 luglio: obiettivo di raccolta 100 mila euro per mettere in piedi la produzione. Un quarto della cifra è già stata raccolta nei primi due giorni.

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