Marianna Vianello con Kid Pass vince lo Startup Program

Pubblicato il 24 Apr 2015

“Il nostro progetto vuole rappresentare un punto di riferimento per i luoghi e gli eventi kid -friendly”: è questo il cuore di Kid Pass, startup innovativa nata a gennaio 2014, che vede alla guida Marianna Vianello (36 anni), imprenditrice che ha ottenuto pochi giorni fa una borsa di studio per female founder (messa a disposizione da Startupbusiness) per partecipare al progetto formativo Startup Program, un percorso del MIP diretto da Andrea Rangone e destinato a formazione e sviluppo di un progetto imprenditoriale innovativo.

Startup Program rappresenta un programma intensivo che prevede otto giornate molto mirate per quanto riguarda l’acquisizione di competenze specifiche da parte di chi si sta occupando del lancio di una startup – spiega Marianna – Ci saranno workshop su vari argomenti, dal miglioramento delle capacità di pitching alle operazioni legate al business model, per renderlo sempre più preciso. Per noi rappresenta un’occasione unica per migliorare il nostro progetto”.

1200 strutture registrate (con una pagina interamente a loro dedicata), oltre 3500 eventi finora inseriti e oltre 1500 pagine attive all’interno del portale: Kid Pass è anche una web app fruibile da qualsiasi smartphone e da poco anche un’ app dedicata per dispositivi Android, in pochi mesi ha raggiunto numeri importanti e ora guarda anche all’estero.

Marianna, in cosa consiste Kid Pass e come ha preso vita? Raccontaci lo sviluppo di questo progetto e le motivazioni che ti hanno spinto a crearlo.

Tutto è nato a partire da una mia esigenza: essendo madre di due bambini (di 2 e 7 anni) ho provato sulla mia pelle la sensazione di avere bisogno di consultare uno strumento in grado di dare informazioni riguardo le attività da fare con i propri bambini. L’idea, nello specifico, ha cominciato a prendere forma quando il mio secondo figlio aveva pochi mesi e io stavo vivendo un periodo professionale particolare, ricoprendo un ruolo di middle management in una PMI di cui ero socia, responsabile amministrazione e risorse umane. La crisi si stava facendo sentire e, se io fossi rientrata dalla maternità, non sarebbe più stato garantito il posto della mia collega. Questa situazione non piacevole mi aveva spinto a guardarmi intorno e a cercare delle nuove opportunità per rimettermi in gioco, provando a coltivare un mio progetto. Analizzando il mercato, infatti, mi ero resa conto che non esisteva uno strumento tradizionale o web capace di darmi informazioni riguardo le attività da fare insieme ai miei figli o di indicarmi le strutture (come gli hotel, ad esempio) in grado di accogliere al meglio delle famiglie con bambini, per le vacanze. Domande come ‘Qual è il ristorante attrezzato (con seggiolone, area giochi), in una determinata città?’ e ‘Dove si trova il museo con delle attività per i bambini?’ rimanevano senza risposta nell’immediato e io volevo qualcosa in grado di rendere semplice, veloce ed efficace questa ricerca.

marianna vianello fondatrice di kid pass

Una volta presa la decisione di dare vita a questo progetto, ho trovato due soci, Nicola Maghini e Andrea Veronese, che hanno investito come me in prima persona, e abbiamo iniziato subito a cercare qualcuno che potesse sviluppare la piattaforma. Nelle fasi iniziali ci siamo autofinanziati investendo 45mila euro e successivamente abbiamo vinto alcuni bandi del valore totale di 100mila euro (di cui il 60% a fondo perduto; il resto sono finanziamenti a tasso agevolato).

Da una parte gli eventi e dall’altra le strutture kid-friendly: in che modo funziona la piattaforma?

All’interno del portale ci sono due motori di ricerca: uno dedicato agli eventi per i più piccoli e uno riservato alle strutture a misura di bambino (da zero a dodici anni). In quest’ultima area una struttura che rispetta determinate caratteristiche ha la possibilità di registrarsi, di dichiarare quali delle 14 facilities possiede e attendere la verifica. Dopo aver effettuato la compilazione del form, infatti, noi operiamo una verifica online legata alla struttura che si sta proponendo e decidiamo se inserirla all’interno della piattaforma (ricordiamo che la registrazione basic è gratuita). I diversi luoghi, inoltre, possono essere votati anche dagli utenti.

La sezione eventi, invece, raccoglie sia le attività per bambini (spettacoli teatrali, letture per i più piccoli, laboratori, ecc.) che l’indicazione di momenti dedicati proprio alla famiglia (es. cine-mamme, corsi mamma-bambino, fiere e festival per le famiglie, ecc.).

In che modo reperite le informazioni riguardanti sia le strutture che gli eventi?

Inizialmente è stato svolto un lavoro di inserimento dati, di reperimento manuale di tutte le informazioni, mentre ora il meccanismo si sta iniziando ad autoalimentare e in futuro siamo certi che lo sarà sempre di più.

Ora, infatti, sono le stesse strutture a inserire i propri eventi dedicati ai più piccoli (è importante sottolineare, però, che c’è sempre un’approvazione da parte nostra prima di qualsiasi pubblicazione).

Prendendo in considerazione il lato economico, in che modo è strutturato il vostro modello di business?

Kid Pass si basa su un modello freemium: per la registrazione basic e le segnalazioni di eventi non viene richiesta alcuna fee, mentre per servizi e pacchetti di contenuti aggiuntivi ora c’è la possibilità di procedere con l’acquisto di determinate funzionalità, in base alle proprie esigenze.

Inoltre, abbiamo anche un’area blog che è registrata come testata giornalistica, e grazie a questo possiamo proporre ai nostri clienti publiredazionali o anche campagne di promozione social e ADV.

Nel momento in cui avete iniziato a dare forma al progetto, avete avuto modo di confrontarvi con qualche competitor?

In realtà i nostri competitor più vicini sono i portali locali che raccolgono eventi per bambini e famiglie, ma spesso si limitano alle singole regioni oppure alle singole città. Noi, invece, copriamo il territorio nazionale (ovviamente con un focus inevitabile su alcune città, come ad esempio Milano). Confrontare i due modelli è stato molto utile, per capire anche quali criticità si possono superare e quali sono i punti deboli dell’uno e dell’altro. Ogni informazione e ogni confronto è di vitale importanza, soprattutto in questa fase così delicata che ci sta portando a guardare anche verso l’estero.

Come vi state preparando al passo fuori dall’Italia? Quali sono gli altri obiettivi futuri?

Le collaborazioni in essere con catene internazionali come Best Western e Road House Grill, ci potranno permettere di arrivare ad aprire in altri Paesi con più facilità e intraprendendo un canale preferenziale. Sono diverse, infatti, le richieste di iscrizione da parte di strutture che si trovano fuori dall’Italia e per il prossimo anno vorremmo iniziare a compiere questo viaggio.

Come obiettivo principale e immediato ci stiamo concentrando su un percorso che ci permetterà di diventare il punto di riferimento in Italia in questo settore.

di Jessica Malfatto

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