Nothing Tech, il produttore britannico di smartphone che recentemente ha portato sul mercato i suoi innovativi modelli 3 e 3a pro, fa sapere di avere raccolto 200 milioni di dollari nel round di finanziamento di serie C, raggiungendo una valutazione finale di 1,3 miliardi di dollari.
Nothing è oggi di fatto una delle pochissime aziende indipendenti ed europee, se non l’unica, a produrre smartphone ad aver raggiunto una dimensione significativa nell’arco degli ultimi anni, il nuovo finanziamento fornisce a Nothing le basi per accelerare l’innovazione dei propri prodotti e approfondire gli investimenti in prodotti nativi per l’intelligenza artificiale per continuare la propria espansione globale.
Carl Pei, CEO e co-fondatore di Nothing (nella foto) ha diffuso una nota in cui afferma: “Oggi abbiamo annunciato un nuovo finanziamento di serie C da 200 milioni di dollari e una valutazione complessiva di 1,3 miliardi di dollari. Questo traguardo segna l’inizio della nostra prossima fase: dall’essere l’unica realtà indipendente nel settore degli smartphone emersa nell’ultimo decennio, puntiamo ora a costruire una piattaforma AI nativa in cui hardware e software possano convergere in un unico sistema integrato.
Fin dalle origini avevamo una precisa convinzione: se fossimo riusciti a costruire un’azienda di smartphone su larga scala e disporre di un punto di distribuzione “last-mile” nel mercato della tecnologia di consumo, ci saremmo trovati in una posizione ottimale per il prossimo grande cambiamento tecnologico. All’epoca non sapevamo come sarebbe stato, ma oggi l’opportunità è chiarissima. Abbiamo lavorato per costruire una catena del valore end-to-end, capace di offrire prodotti rapidamente, su larga scala e con elevati standard di qualità. Come dimostrato da pregresse esperienze nel settore, costruire un’azienda hardware è estremamente complesso: i potenziali punti di fallimento sono molti e i margini di errore ridottissimi.
Per affrontare questa sfida, abbiamo creato un team in grado di bilanciare un approccio pragmatico al lancio rapido dei prodotti con una mentalità innovativa, così da proporre esperienze che la nostra community potesse apprezzare fin da subito. Oggi le nostre basi sono solide: dal design pluripremiato fino alla rete globale di produzione e supply chain costruita per garantire qualità e contenimento dei costi. In quattro anni abbiamo spedito milioni di dispositivi; l’inizio del 2025 ha segnato il superamento di 1 miliardo di dollari di vendite complessive, con una crescita del 150% nel 2024.
Costruire questa infrastruttura è stato il traguardo più complesso e al tempo stesso più prezioso che abbiamo raggiunto finora. Grazie anche al sostegno della nostra community, oggi ci troviamo in una posizione difficilmente replicabile: la capacità di lanciare qualsiasi prodotto hardware di consumo dall’inizio alla fine in pochi mesi, operazioni di commercializzazione in grado di spedire e fornire assistenza in tutto il mondo e una community globale di utenti che co-crea con noi, il tutto senza i vincoli burocratici e le difficoltà tipiche degli operatori storici.
Negli ultimi 18 anni, lo smartphone è diventato lo strumento informatico personale principale per gestire le innumerevoli attività della vita quotidiana. Oltre alla diffusione capillare, ciò che rende lo smartphone il dispositivo di consumo più potente è l’accesso senza pari alle informazioni e alla conoscenza dell’utente.
Per questo motivo crediamo che lo smartphone continuerà a essere uno dei dispositivi più centrali anche nell’era dell’intelligenza artificiale. D’altra parte negli ultimi tre anni, mentre l’IA ha compiuto progressi rivoluzionari, l’esperienza d’uso dello smartphone è rimasta pressoché immutata. Le innovazioni introdotte si sono rivelate in gran parte deludenti, limitandosi a piccoli miglioramenti nel fotoritocco, nelle traduzioni e nelle funzioni di assistenza di base.
Per permettere all’intelligenza artificiale di esprimere appieno il proprio potenziale, anche l’industria dell’hardware di consumo deve evolvere. In questo contesto si inserisce la nostra visione: costruire un futuro in cui i sistemi operativi saranno profondamente diversi da quelli attuali. Ogni sistema conoscerà a fondo il proprio utente e sarà iper-personalizzato; le interfacce si adatteranno dinamicamente alle esigenze individuali; i suggerimenti emergeranno in modo naturale e, una volta confermata un’intenzione, agenti intelligenti agiranno in autonomia.
Il sistema si occuperà di ciò che non è essenziale, permettendo a ciascun utente di concentrarsi su ciò che conta davvero, in maniera diversa per ognuno. A differenza dell’attuale modello ‘uguale per tutti’, esisteranno miliardi di sistemi operativi diversi per miliardi di persone diverse.
Col tempo, questo sistema operativo sarà presente in tutti i dispositivi: inizialmente su smartphone, prodotti audio e smartwatch, per poi espandersi a occhiali smart, robot umanoidi, veicoli elettrici e altri dispositivi futuri.
Riteniamo che possedere il punto di distribuzione ‘last-mile’, con le relative conoscenze contestuali e sui comportamenti degli utenti, sia un elemento chiave per sviluppare un sistema operativo in grado di supportare le persone nella vita quotidiana.
Un sistema basato sull’intelligenza artificiale che non conosce i propri utenti e non è sempre presente non può offrire un’esperienza realmente iper-personalizzata. Questo rappresenta il nostro prossimo capitolo: integrare esperienze basate sull’intelligenza artificiale all’interno dei nostri dispositivi hardware per reinventare il modo in cui la tecnologia può amplificare le capacità umane.
Nel breve termine, crediamo che lo smartphone dovrebbe restare l’unico dispositivo venduto su scala miliardaria ogni anno. Tuttavia, siamo convinti che presto emergerà un’altra tipologia di dispositivi altrettanto centrale. Nei prossimi anni, maggiore sarà il numero di contesti forniti all’intelligenza artificiale, più quest’ultima diventerà utile.
Lo smartphone, per quanto potente, non può essere sempre disponibile: a volte resta in tasca, altre volte non può essere utilizzato perché si è in movimento o con le mani occupate. Siamo quindi certi che nascerà una nuova categoria di dispositivi nativi per l’intelligenza artificiale, capaci di essere disponibili per l’utente nel momento del bisogno e dotati di un’intelligenza in grado di trasformare la comprensione in azione. Si tratta di un momento di grande fermento, che apre alla possibilità di dispositivi in grado di catturare il contesto attraverso diverse modalità e generare interfacce su richiesta, modellate sugli obiettivi specifici dell’utente.
Abbiamo lavorato duramente per immaginare come potrebbe essere questo futuro e non vediamo l’ora di lanciare i nostri primi dispositivi nativi per l’intelligenza artificiale nel corso del prossimo anno.
Questo nuovo round di finanziamento ci consentirà di accelerare ulteriormente il nostro percorso di innovazione e di ampliare la distribuzione globale. Il round è stato guidato da Tiger Global, con il significativo sostegno degli attuali azionisti GV, Highland Europe, EQT, Latitude, I2BF e Tapestry, oltre al nuovo supporto strategico di Nikhil Kamath e Qualcomm Ventures.
Parallelamente, stiamo preparando il lancio del nostro prossimo round ‘community’, che offrirà ai nostri sostenitori un’ulteriore opportunità di partecipare alla nostra evoluzione. Maggiori dettagli saranno comunicati a breve”.
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