Nuovo round per IdentifAI, 5 milioni di euro raccolti da United Ventures

IdentifAI, startup fondata da Marco Ramilli e Marco Castaldo, fa sapere di avere chiuso un round di raccolta di capitali da 5 milioni di euro guidato da United Ventures. Questo investimento, giunto a meno di un anno dal precedente investimento da 2,2 milioni di euro, evidenzia l’impegno comune per sviluppare tecnologie di contrasto all’uso malevolo dei deepfake e promuovere un ambiente informativo trasparente e sicuro.

L’intelligenza artificiale sta rapidamente diventando la tecnologia che definisce il nostro tempo. Secondo un recente rapporto dell’UNCTAD, Organo permanente delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo con sede a Ginevra, si prevede che il mercato globale dell’IA salirà da 189 miliardi di dollari nel 2023 a 4,8 trilioni di dollari entro il 2033, vale a dire un aumento di 25 volte in soli dieci anni.  Entro tale data, l’IA potrebbe quadruplicare la sua quota nel mercato globale della tecnologia di frontiera, passando dal 7% al 29% ed emergere come forza dominante del settore. Per quanto riguarda, in particolare, il tema dei deepfake, un recente studio di Deloitte, condotto su un campione di utenti dei mezzi di informazione, ha restituito risultati preoccupanti: la metà degli intervistati ha dichiarato di essere più scettica circa l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni online, rispetto a un anno fa. Tra gli intervistati che conoscono o utilizzano l’IA generativa, il 68% ha, inoltre, dichiarato di temere che i contenuti sintetici possano essere usati per ingannarli o imbrogliarli e il 59% ha affermato di avere difficoltà a distinguere i media creati dagli esseri umani da quelli generati dall’IA; infine, l’84% per cento degli intervistati, che hanno familiarità con l’IA generativa, concordano sul fatto che il contenuto sviluppato con questo tipo di tecnologia dovrebbe sempre essere chiaramente etichettato.

IdentifAI utilizza una piattaforma avanzata basata sull’intelligenza artificiale che rileva, con un elevato grado di probabilità, se un contenuto, immagine, video o voce, sia stato prodotto o manipolato da una AI generativa o sia un’autentica realizzazione umana.

“Credo che il nostro background in cybersecurity, che caratterizza il nostro approccio e ci rende estremamente reattivi nell’aggiornare le nostre tecnologie di detection ogni qualvolta un nuovo generatore emerge nel mercato, sia un nostro fattore chiave di competitività”, dice in una nota Marco Castaldo, co-fondatore di IdentifAI.

Attraverso questo nuovo round di finanziamento IdentifAI potrà compiere passi avanti nell’internazionalizzazione della società verso il mercato europeo e statunitense, dove già opera un team, oltre che nel sostenere la ricerca e lo sviluppo di modelli degenerativi sempre più performanti. 

“Il nostro intento, fin dal principio, è stato quello di costruire una global company, poiché crediamo che la verità sia un valore universale che va condiviso e difeso a livello globale”, aggiunge Marco Ramilli, co-fondatore di IdentifAI (nella foto).

“IdentifAI sta costruendo una tecnologia che dà risposte reali a uno dei problemi più urgenti legati allo sviluppo dell’AI: distinguere il vero dal falso. Partiti dall’Italia, in pochi mesi hanno dimostrato di avere ambizione, visione e la capacità di attrarre talenti internazionali, affermandosi come uno dei player più promettenti nella lotta ai deepfake e alla disinformazione”, dichiara Massimiliano Magrini, managing partner e co-fondatore di United Ventures.

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