“L’idea che ci proponiamo di sviluppare con il programma Open Italy è favorire il collegamento delle grandi aziende che compongono il Consorzio ELIS con le startup che sviluppano innovazione, su cui dobbiamo puntare per aiutare i nostri giovani e la crescita dell’economia del Paese. La burocrazia non facilita l’ingresso delle startup nel mercato per questo motivo dobbiamo costruire un ecosistema che permetta di arrivare al mercato più velocemente e che accolga più facilmente l’innovazione. Il nostro lavoro sarà quello di valutare insieme le innovazioni e condividere il rischio perché più occhi possono giudicare meglio le idee proposte. Unire le forze ci permette di essere più efficaci e di creare nuove opportunità per traghettare le innovazioni sul mercato”, spiega Gianni Armani, presidente di Anas, che in qualità di presidente di turno del Consorzio Elis sta guidando la community delle grandi imprese in questo importante progetto.
“Il lavoro di scouting delle startup da parte di un’impresa richiede uno sforzo rilevante: in media solo l’1% delle startup visionate risulta adeguato ai bisogni della specifica impresa. Le grandi imprese non sempre possono permettersi risorse dedicate a scouting e scrematura delle startup e qualora riescano a identificare la startup di interesse trovano spesso non pochi scogli nel definire opportune ed efficaci relazioni di business. Le grandi imprese di Open Italy hanno capito il vantaggio di lavorare insieme per contaminarsi reciprocamente e imparare dai progetti di innovazione promossi dagli altri” aggiunge Pietro Papoff, direttore del Consorzio Elis.
Tra le imprese che fanno parte del Consorzio Elis ci sono: Anas, A2a, Adr Aeroporti di Roma, Almaviva, Arriva, Autostrade per l’Italia, Dhl, Enel, Fastweb, Ferrovie dello Stato, Igt, Oracle, Nissan, Sea, Sirti, Tim, Telepass, Terna, Thales Alenia, Vodafone le quali tramite i loro Ceo hanno definito quali ambiti di interesse principale le soluzioni per il miglioramento delle relazioni con i clienti, per esempio l’utilizzo di tecnologie Iot nei punti vendita; la cybersecurity, la gestione delle flotte e la mobilità sostenibile, i sistemi per la manutenzione predittiva e quelli per la gestione della forza lavoro anche in ottica di smart working.
Come candidarsi
Le startup interessate a partecipare possono presentare la propria candidatura entro il 14 aprile (prorogata al 28 aprile) e se saranno selezionate accederanno alle giornate di demo day , in programma il 17, 24, 31 maggio, per presentare al Comitato innovazione composto dai Chief innovation officer delle imprese aderenti al Consorzio, la demo del proprio prodotto e servizio e un caso d’uso di particolare valore in cui si dà evidenza dei benefici dell’uso del prodotto e servizio. In palio per le startup valutate positivamente ci sono anche un grant del valore complessivo di 35mila euro di cui 10mila euro in contanti e il restante in supporto tramite un team dedicato che aiuterà la startup nella realizzazione del progetto di prototipo e del business case da presentare ai Ceo delle aziende del Consorzio all’evento finale del 4 settembre 2017 quando in caso di valutazione positiva le startup potranno avviare collaborazioni con le imprese attraverso la formalizzazione di commesse per un valore massimo pari a 200mila euro e l’inserimento tra i fornitori dell’impresa che l’ha preferita.
Possono partecipare al programma le startup che:
– siano costituite formalmente come impresa da non più di 8 anni;
– abbiano testato il prodotto/servizio sul mercato;
– abbiano un fatturato annuale inferiore ai 10M euro;
– abbiano risorse stabilmente dedicate allo sviluppo della startup (team full time);
– siano in possesso dei requisiti di moralità e affidabilità professionale e non presentino alcuna delle cause di esclusione di cui all’art. 80 del D.Lgs. 50/2016