OpenLab, realtà virtuale e tecnologie immersive per la formazione STEM

Usare le tecnologie per insegnare le tecnologie, e la scienza e la matematica, è questa la chiave che la startup OpenLab ha scelto di utilizzare per proporsi al mercato dell’education. 

La startup edutech è nata nel 2020, nel pieno del periodo pandemico, e sfrutta le potenzialità delle tecnologie immersive e della realtà virtuale per accrescere, accelerare e approfondire l’apprendimento delle discipline cosiddette STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) con il chiaro obiettivo di utilizzare le potenzialità delle tecnologie per avvicinare teoria e pratica attraverso simulazioni interattive che consentono agli studenti di apprendere protocolli e tecniche di laboratorio in modo immersivo e sicuro. 

OpenLab realizza e propone ambienti virtuali avanzati che ricreano realisticamente laboratori di chimica, biologia, fisica e meccanica. Grazie alla tecnologia di hand-tracking (tracciamento dei movimenti delle mani), gli studenti interagiscono direttamente con strumenti e attrezzature virtuali utilizzando le proprie mani, incrementando realismo e coinvolgimento e potendosi esercitare e ripetere protocolli di laboratorio senza rischi; imparare attraverso quiz interattivi integrati; visualizzare concetti scientifici complessi a livello molecolare; accedere ai laboratori virtuali ovunque e in qualsiasi momento. Tutte le attività si configurano quindi come un vero e proprio ‘addestramento’ all’utilizzo degli strumenti scientifici e dello sviluppo della confidenza necessaria a rendere la pratica efficace e preparare gli studenti al momento in cui poi si troveranno a lavorare in laboratori e con strumenti fisici dando loro la necessaria preparazione e confidenza per poter essere produttivi e creativi fin da subito. Lo strumento di OpenLab è anche dotato di una dashboard tramite le quale i docenti e i formatori possono monitorare in tempo reale i progressi degli studenti.

OpenLab ha condotto programmi per collaudare la sua piattaforma collaborato con l’Università dell’Insubria rilvendo come l’integrazione della realtà virtuale nelle metodologie didattiche tradizionali aumenta significativamente la comprensione teorica e la motivazione degli studenti e come la realtà virtuale consente di ottenere l’esperienza immersiva che migliora l’apprendimento, il coinvolgimento e, non ultima, la sicurezza delle attività di laboratorio. In particolare il progetto di ricerca condotto con l’ateneo lombardo ha coinvolto oltre 180 studenti, dimostrando in modo chiaro tutti i benefici dell’utilizzo delle tecnologie VR come strumento complementare alla didattica tradizionale (referenza: Original Research Article Frontiers in Education, 10 Giugno 2024 Sezione: STEM Education – Volume 9 https://doi.org/10.3389/feduc.2024.1354526 Adding immersive virtual reality laboratory simulations to traditional teaching methods enhances biotechnology learning outcomes).

A fondare OpenLab sono stati Simone Zamparini che oggi è il CEO della società, ha studiato, alla UCLA, lavorato e vive in California, Pierlorenzo Peruzzo che riveste il ruolo di CTO ha competenze in vari settori, dai videogiochi all’intelligenza artificiale e anche lui ha completato gli studi in California presso il Cal Poly di Pomona, e Alberto Zavattoni che ha maturato le sue conoscenze scientifiche in varie discipline presso l’Università dell’Insubria e l’Istituto Mario Negri. I tre si sono trovati all’inizio della piaga del covid e hanno lavorato per sviluppare qualcosa che potesse permettere agli studenti di continuare le attività pratiche nonostante le limitazioni imposte dalla chiusura dei laboratori fisici. Inizialmente sviluppato per il contesto universitario, oggi OpenLab è utilizzato da oltre 40 istituti e Università in Italia e all’estero, contribuendo a rivoluzionare l’approccio educativo nelle discipline scientifiche. OpenLab è stato incubato presso l’USC Marshall School of Business Incubator e ha ricevuto finanziamenti seed stage da Blackstone, Future Funders e Cal Poly Pomona.

“Innovare nell’education è fondamentale per il futuro e richiede grande attenzione, perché incide direttamente sulla formazione delle nuove generazioni – spiega Zamparini – Le nuove tecnologie sono importanti, ma servono anche metodo e capacità di adattarsi ai cambiamenti, valutando i risultati per migliorare continuamente. Solo così possiamo superare l’idea di una formazione efficace per tutti e puntare su percorsi personalizzati che sviluppano competenze di alto valore, fondamentali per la società di domani. Con OpenLab lavoriamo per modernizzare la formazione, integrando la tecnologia con nuovi metodi didattici orientati alla personalizzazione e all’efficacia, e stiamo già vedendo come questo approccio possa portare a risultati concreti e duraturi”,

Dal 2020, anno della sua fondazione, OpenLab ha sviluppato e consolidato importanti collaborazioni strategiche che hanno permesso di validare il prodotto e accelerare la diffusione con l’Università dell’Insubria e l’Università di Teramo, che hanno contribuito allo sviluppo scientifico e tecnico della piattaforma, ha messo a punto un accordo commerciale con Mr Digital, uno dei principali distributori di tecnologia per le scuole in Italia, le sue soluzioni sono oggi usate da oltre 45 istituti superiori italiani.

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