Quattrocento, la startup degli occhiali erede di Luxottica

La busta gialla può essere quella dell’Inps che una buona parte di italiani hanno ricevuto in cui si diceva come, quando e a quali condizioni sarebbe scattata la pensione. Oppure può essere quella di Quattrocento che vi manda il suo paper try-on. Quattrocento è una startup, nata nel 2015, e fa occhiali. Li fa rinnovando l’intera filiera, senza compromessi su qualità e design, sia da vista sia da sole e a prezzi che sono altamente competitivi. Da qui il nostro azzardato (per ora) paragone con il colosso Luxottica, nato a fine anni ’60 dalla mente innovativa di Leonardo del Vecchio che capì come creare un grande business partendo proprio dalla filiera produttiva degli occhiali, puntando su innovazione e qualità a prezzi concorrenziali. Se Luxottica fosse nata oggi, probabilmente avrebbe cominciato dalla vendita online, come sta facendo Quattrocento. “Quattrocento è un brand di occhiali che sviluppa la sua rete commerciale principalmente online – spiega a Startupbusiness Eugenio Pugliese, Ceo della società –  La sua missione è quella di vendere occhiali di alta qualità, sia da vista sia da sole, a un prezzo rivoluzionario aggirando i canali tradizionali, abbattendo i costi di filiera e vendendo principalmente online attraverso il sito, che è in grado di fornire occhiali di altissima qualità, made in Italy, a un prezzo di 115 euro, inclusivo di lenti graduate e spese di spedizione”. La startup che ha ricevuto un finanziamento seed da 300mila euro al momento della sua nascita da parte di Kima Ventures e Wix.com vende anche attraverso canali fisici come per esempio gli store di La Rinascente e altri sparsi per tutta Europa. Quattrocento genera infatti l’80% del suo fatturato, che ha già superato le centinaia di migliaia di euro, fuori dall’Italia e principalmente in Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania. “Il marchio fonda la sua natura estetica sulla bellezza e sul tripudio dell’arte e dell’innovazione, che solo il Rinascimento italiano ha consolidato nel mondo. Il nome stesso deriva proprio da uno dei periodi più rivoluzionari e innovatori della storia italiana: il 1400 – aggiunge Pugliese facendosi trasportare dalla nota romantica della sua startup – Dal passato riprende l’animo ribelle, dal presente ruba lo stile pop-rinascimentale. Così come nel ‘400, la collezione totalmente made in Italy, vuole investire e credere nell’alta qualità , nel design moderno e nei piccoli laboratori artigianali espressione della qualità manifatturiera italiana”. Eugenio Pugliese oltre a essere Ceo è anche fondatore delle startup, è cresciuto respirando il mondo degli occhiali fin da piccolo, grazie al negozio ottico della famiglia e Quattrocento l’ha creata insieme a Sharon Ezra, designer e product manager, che si è innamorata negli anni delle tecniche del made in Italy lavorando a stretto contatto con le migliori manifatture italiane.  

La novità del paper try-on

Vendere occhiali online ha un problema: gli acquirenti non li possono provare. Certo ci si può fare un’idea o si può semplicemente scegliere un modello simile a quello già utilizzato oppure si può chiedere l’invio di alcuni campioni per indossarli. Questa operazione si chiama home try-on: ti mando a casa i campioni che hai scelto sul sito, li provi, preferisci quello più adatto e mi rimandi poi tutti i campioni. È questa la tecnica che per esempio usano alcuni colossi concorrenti di Quattrocento come Warby Parker e GlassesDirect ma appare chiaro che la gestione della spedizione, del reso, la disponibilità in magazzino dei campioni e infine il terzo invio con il prodotto finito per il cliente hanno costi significativi che incidono sul prezzo finale del prodotto e sui bilanci delle società. Un costo che Quattrocento, soprattutto all’inizio del suo percorso d’impresa ha dovuto inventarsi un nuovo sistema creando il paper try-on: “il paper try-on – spiega il fondatore – consente di ordinare una versione cartacea di prova dei diversi modelli presenti sul sito, il “cartamodello” viene spedito a casa gratuitamente e permette di misurare e provare gli occhiali di persona, per poi procedere nell’effettivo ordine del prodotto originale. Abbiamo già spedito oltre tremila kit riscontrando effetti molti positivi con i consumatori che hanno apprezzato l’originalità dell’idea e soprattutto confermano 90% dei clienti, che l’occhiale cartamodello è utile a risolvere il problema del fitting. Da quando abbiamo introdotto paper try-on abbiamo diminuito del 50% la percentuale di reso e accresciuto il numero delle conversioni, si tenga presente che con il modello di home try-on i nostri concorrenti hanno conversioni tra il 37 e il 44% e noi con il paper try-on siamo al medesimo livello di percentuale di persone che dopo avere ricevuto a casa il campione procedono all’acquisto ma con costi decisamente inferiori pari alla realizzazione dei cartamodelli e dell’invio di una normale lettera”. Prezzi competitivi e strategia di vendita innovative facendo leva sulla qualità del made in Italy, questa è la ricetta di Quattrocento che ora si prepara ai passi successivi che comprendono l’espansione nei mercati europei tramite corner-shop/pop up, l’apertura di punti vendita monomarca e lo sviluppo e l’introduzione di un servizio di prova virtuale dell’occhiale.

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