Big data, con Scloby sono finalmente a portata di retail

Su Mamacrowd è andato in overfunding del 300%. La startup incubata da I3P Scloby sta crescendo con una tecnologia che permette anche al retail di sfruttare i big data

Pubblicato il 09 Mar 2018

La sua recente campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd è andato in overfunding del 300%, segno che la soluzione ideata da Scloby piace e convince gli investitori. Partita con una richiesta di 100mila euro, da destinarsi a nuovo personale e sviluppo prodotto, la startup ha raggiunto adesioni per oltre 300mila euro. Cosa fa Scloby? La startup si occupa di analisi dei big data nel mondo retail o, vista da una altro punto di vista, si occupa di portare la digital transformation nei negozi, entrandoci con un cavallo di Troia: il registratore di cassa. O meglio, sostituendo il tradizionale registratore di cassa con tablet e smartphone e un mondo di applicazioni che permettono una gestione ottimale del punto vendita. I big data non sono più un tesoro solo per le grandi aziende, ma diventano una risorsa anche per il negozio o il ristorante, che attraverso un innovativo ‘punto cassa’ possono gestire in loco e da remoto, tutte le attività, dallo scontrino cliente al magazzino, dal marketing all’assistenza, raccogliendo e sfruttando i dati.

Scloby - campagna crowdfunding Mamacrowd

Scloby è una startup innovativa nata nel 2013, incubata presso l’I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, e nel 2018 diventerà PMI innovativa, è un’azienda con un fatturato che cresce del 100% ogni anno e una retention dei suoi clienti superiore al 95%.

Uno dei punti di forza di questa piattaforma cloud è la possibilità che offre di profilare i clienti ai commercianti offline, prendendo spunto dall’e-commerce che, pur rappresentando ancora solo il 5% del mercato totale italiano nel commercio, ha tutto da insegnare circa il livello di conoscenza del cliente finale, basato appunto sull’acquisizione dei suoi dati e gli analytics.

Scloby si rivolge ad un mercato popolato principalmente da piccole e medie imprese, operanti in settori diversi: dalla ristorazione alla vendita al dettaglio, dai servizi agli artigiani. Questo mercato oggi conta in Italia più di 900 mila registratori di cassa attivi, con un tasso di rinnovo annuale di circa il 10%.

La soluzione della startup permette di fare passi avanti anche in ambito dematerializzazione: recentemente ha infatti collaborato con Epson per la realizzazione dei cosiddetti registratori telematici introdotti dall’Agenzia delle Entrate:  artigiani e commercianti, dotati di registratori di cassa telematici (che possono essere anche quelli vecchi ma con un aggiornamento software, che consentono di trasmettere online all’Agenzia delle Entrate i corrispettivi giornalieri, liberando gli esercizi commerciali dall’obbligo di tenuta del registro dei corrispettivi cartacei.

Ebbene, proprio grazie al registratore telematico Epson e all’innovativa piattaforma cloud Scloby, la pasticceria-caffetteria milanese Mascherpa tiramisù + coffee è stato il primo esercizio commerciale in Italia a scegliere l’invio telematico dei corrispettivi.

“Semplificare la vita di commercianti e ristoratori, permettendogli al tempo stesso di accedere all’universo di servizi online, è uno dei fondamentali obiettivi di Scloby. Siamo orgogliosi di aver potuto lavorare con Epson alla prima installazione di uno strumento che aprirà ad importanti opportunità per gli esercenti”, ha detto Francesco Medda, CEO di Scloby. “Abbiamo la fortuna di poter lavorare ogni giorno con clienti di tutte le dimensioni e tipologie, riuscendo a fare vera innovazione. Il registratore telematico è un altro esempio di come il commerciante d’oggi tragga vantaggio dall’essere connesso”.

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