Sharewood: lo sport outdoor nella sharing economy

Pubblicato il 08 Mag 2015

Questa settimana parliamo di Sharewood, una nuovo progetto di startup che intende diventare un punto di riferimento per l’accesso a materiale specialistico per gli sport all’aperto. Un modello di business che ricade nella “sharing economy”,  e che rende più economico e accessibile a tutti praticare sport che richiedono attrezzature particolari. 

Ne abbiamo parlato con uno dei due fondatori, Gabriele Di Blasio. 

Buongiorno ragazzi. Prima di parlare della vostra creatura, vi andrebbe di raccontarvi un po’ ai nostri lettori? Cosa avete studiato e quali sono le vostre esperienze lavorative pregresse?

Il progetto nasce dall’idea mia e di Piercarlo Mansueto. Io mi sono laureato all’Università Cattolica di Roma in Management per le imprese e attualmente laureando in Management profilo finanziario alla Cattolica di Milano. Mansueto ha conseguito la triennale insieme a me a Roma e attualmente è laureando alla Cattolica di Milano in Mercati e Strategia di impresa. Successivamente è stato integrato nel team Nicola Lamonaca, full stack developer, laureato in computer science all’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”. Infine si sono recentemente uniti a noi, Luigi Migliardi, full stack developer autodidatta, che ha già lavorato per lo sviluppo di diversi siti web e Dario Sabato, ex studente della Supinfocom, accademia tra le più prestigiose al mondo per il 3D, nonché membro del team che ha realizzato il cortometraggio “The amazing world of gumball”, candidato all’oscar e vincitore di numerosi premi.

Il mondo degli sport outdoor è generalmente percepito come parecchio costoso, in particolare riguardo l’equipaggiamento. Con Sharewood vi occupate esattamente di questo. Come funziona il vostro servizio?

Il mondo degli sport outdoor è un mondo fantastico ed oggi sta tornando in voga, man mano che la gente riscopre le mete nature-based e la bellezza dei luoghi incontaminati, più che le grandi metropoli. Tuttavia un problema fino ad oggi insormontabile è la barriera rappresentata dal costo dell’attrezzatura. Noi interveniamo proprio qui, favorendo l’accesso rispetto al possesso, nonché il riuso rispetto all’uso. In questo modo permettiamo alle persone, che necessitano della giusta attrezzatura per la prossima avventura, di rivolgersi ad altri privati che hanno quell’attrezzatura riposta in cantina e che utilizzano poche volte l’anno. Questo servizio rivoluziona il mondo dell’outdoor, come oggi lo conosciamo, permettendo ai privati di guadagnare con la propria attrezzatura e contestualmente, ad altri, di risparmiare. Il tutto nel pieno rispetto delle regole che governano il mondo dell’eco-turismo e dell’ecosostenibilità. La nostra vision è quella di un mondo in cui non vi sia più bisogno di spendere centinaia di Euro per svolgere, per la prima volta, attività come immersioni, sci, snowboard, hiking, ciclismo, mountain bike, campeggio. Tu scegli la prossima attività outdoor che vuoi provare, noi ti mettiamo in contatto con il privato che possiede la giusta attrezzatura direttamente in loco, ricevendo in cambio una piccola commissione sulla transazione.

kite surf x sharewood

Qual è la vostra base utente di riferimento?

Per allargare fin da subito la nostra base utenti, siamo partiti dall’instaurazione di partnership con persone e associazioni che hanno esperienza pregressa in tema di attività outdoor. Per questo siamo attualmente in partnership con Associazione Quintoceano, una importante scuola di diving nel Salento, Camping e Outdoor, sito specializzato nella recensione di attrezzature per il camping. Contestualmente, siamo seguiti da diversi esperti come Federico Gariboldi, numero 192 nel ranking mondiale di slalom gigante. Infine stiamo organizzando diversi eventi per diffondere il nostro servizio, come lo Snow Break a Cervinia questo week-end, dove affitteremo sci a tutti i partecipanti per la chiusura della stagione.

Inoltre siamo tutti i giorni in giro per Milano, con il fine di sensibilizzare le persone al servizio che offriamo e renderli consapevoli della nuova possibilità che stiamo introducendo.

A che punto è lo sviluppo della piattaforma?

I nostri programmatori stanno lavorando ininterrottamente da oltre un mese e contiamo di avere la beta privata online entro fine Aprile. Questo significa che il sito possederà tutte le principali caratteristiche di base, ma vi potranno accedere solo utenti su specifico invito. Dopo una fase di test, correzione e implementazione di nuove funzionalità, passeremo ad una beta aperta al pubblico, che contiamo di avere pronta già per questa estate. Infine per Dicembre del prossimo anno sarà disponibile il sito completo, con annessa applicazione iOS e Android. Abbiamo voglia di fare e metterci in gioco, sfidare noi stessi, per questo tenteremo di anticipare tutte le nostre scadenze.

Avete già ricevuto interesse da parte di potenziali investitori?

Attualmente siamo all’interno di InnovAction Lab, il più importante acceleratore italiano di startup e già abbiamo avuto modo di esporre il nostro progetto. Parteciperemo il 20/05 alla World Wide Web Conference di Firenze, dove saranno presenti i più importanti investitori italiani e stranieri. Noi puntiamo ad essere tra coloro che esporranno sul palco. Per quanto riguarda l’esterno, abbiamo già ricevuto due proposte di investimento in equity, ma abbiamo rifiutato non ritenendole consone al valore del progetto e del team, oltre che ai sacrifici che giorno dopo giorno facciamo per rendere Sharewood una realtà importante.

di Andrea Latino

(photo credits)

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