Chi ha vinto Share in Action?

Pubblicato il 19 Giu 2015

Lo scorso mercoledì 17 giugno è giunta al momento finale della proclamazione dei vincitori l’iniziativa Share in Action, una competizione dedicata a progetti d’impresa e startup della sharing economy, organizzata da il concorso lanciato in aprile da Associazione Alumni Accenture, b-ventures, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Italiana Accenture.

Alla competizione hanno aderito oltre 90 partecipanti, riuniti in 80 diversi team. I progetti presentati si sono concentrati, rispetto alle tre macro aree di intervento, per il 9% su servizi di accoglienza, 42% servizi di Welfare e Wellbeing e per il 49% su servizi per la cultura e il tempo libero. Tutti i concorrenti hanno avuto la possibilità di seguire 5 corsi formazione (e-learning) disponibili sulla piattaforma ideaTRE60 per acquisire nuove fondamentali competenze: dall’introduzione alla sharing economy alla mappatura dei servizi collaborativi, fino a competenze tecniche quali la realizzazione di un business plan efficace e costruzione di elevator pitch di successo per finire con l’importanza della tecnologia nella sharing economy.

Vincitore, per la categoria non profit, è risultato Swap Museum  cui andrà un premio di 10.000 euro, messo a disposizione da Fondazione Italiana Accenture.

Swap Museum è la prima piattaforma di scambio tra piccoli musei e giovani dai 18 ai 25 anni attraverso il people raising: lo swapper mette a disposizione del museo tempo e creatività in cambio di benefit. Obiettivo: riportare l’istituzione museale al centro della vita sociale partendo dal web.Anna Puccio, segretario generale della Fondazione Italiana Accenture ha commentato: “Questo progetto rappresenta perfettamente il fine del concorso Share In Action ed è stato in grado di coniugare diversi ambiti ritenuti fondamentali dai membri della giuria: giovani e occupazione, valorizzazione del patrimonio culturale attraverso realtà museali territoriali. Quindi giovani, lavoro, cultura e territorio, il tutto grazie alla sharing economy”.

Nella categoria profit, il premio da 10 mila euro messo a disposizione da Associazione Alumni Accenture, è stato assegnato a PlanBee, piattaforma di crowdfunding civico. Su PlanBee i cittadini e le aziende possono contribuire alla realizzazione di progetti finalizzati a far rifiorire luoghi pubblici, come parchi, piste ciclabili, orti urbani. Guido Feller, presidente dell’Associazione Alumni Accenture ha motivato così la scelta: “Questa prima piattaforma italiana di crowdfunding civico è in grado di avvicinare la cittadinanza alle proprie amministrazioni, incentivando il sostegno a progetti civici che contribuiscono ad accrescere il “bene comune”: finanza civica, crowdfunding e partecipazione della base col fine di migliorare il proprio territorio”.

PlanBee Armando Mattei Federico Garcea
PlanBee, gli ideatori del progetto Armando Mattei Federico Garcea

I team di entrambi i progetti, oltre al premio in danaro, avranno la possibilità di seguire un programma di incubazione personalizzato, della durata di 4 quattro mesi, presso una delle sedi dell’acceleratore b-ventures in Italia (Milano, Firenze e Parma).

Oltre ai due vincitori, i progetti giunti in finale sono stati:

Categoria Profit

Buy ZERO, un marketplace digitale che promuove e facilita la vendita diretta di prodotti alimentari locali da parte dei produttori ai clienti finali, organizzati in gruppi di acquisto locale animati da un Community Keeper condividendo asset e processi tra i vari attori coinvolti.

La casa di Ebisu – Turismo accessibile per tutti,  servizio di house sharing dedicato ad anziani e a persone con disabilità che propone un modello innovativo di turismo sociale assistito e responsabile per garantire a tutti il diritto di fruire di momenti di vacanza e di svago.

Paesà, piattaforma globale per il turismo artigiano. Connette viaggiatori che vogliono imparare con abitanti locali che hanno conoscenze autentiche da insegnare, attraverso corsi pratici in cui poter fare con le proprie mani. La missione? Salvare la memoria di pratiche umane in estinzione.

Sharewood, l’Airbnb per attrezzatura outdoor. Il progetto intende abbattere la barriera del possesso, sostituendola con l’accesso. I proprietari di attrezzatura come bici, tavole da surf, sci e tende da campeggio potranno guadagnare. Chi non la possiede, risparmiare. I luoghi da scoprire e le persone da incontrare rendono l’esperienza unica.

Categoria Non Profit

FAReffetto: biodiversity sharing solutions dell’Associazione Fondiaria Cornalin. Le aziende agricole migliorano le prestazioni ambientali e le rendono visibili, gli appassionati ricevono ospitalità e possibilità di praticare attività naturalistiche di monitoraggio delle farfalle, sostenuti da consulenze e corsi. Ecoturismo e Citizen Science per un’agricoltura pro biodiversità.

Open,  sistema di rating gratuito degli enti non profit italiani, promuovendo trasparenza, efficienza e pratiche di rendicontazione nel terzo settore. Il portale favorisce l’incontro tra domanda e offerta di servizi di utilità sociale, e lo scambio di conoscenza, avvicinando cittadini ed enti.

Persone Volontà Responsabilità & Quadretti: l‘ambiente urbano è Bene Comune. La sua cura è un problema complesso che tormenta PA, cittadini e gruppi di volontari. La soluzione è scomporre il problema in problemi più semplici con un’App che facilita e rende visibili l’impegno dei singoli dividendo il territorio in quadretti.

Piacere, Milano, una proposta di turismo collaborativo, un progetto di narrazione partecipata della città, una mappa social di storie e percorsi. È “Piacere, Milano”: una nuova idea di accoglienza per e oltre Expo2015, che ha la sua forza nel web 2.0 e nella totale gratuità delle sue azioni. Per una città inclusiva.

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