Space tech, nuovo round da 15M€ e investitori sempre più internazionali per D-Orbit

Pubblicato il 22 Ott 2020

Sono 15 i milioni di euro che D-Orbit, scaleup italiana che opera in ambito space tech, ha raccolto in un nuovo round finanziato dall’European Investment Bank. Cifra che si aggiunge ai 10 milioni di dollari del round che fu chiuso a marzo scorso con la partecipazione di Neva F.I.R.S.T. che è il veicolo di investimento CVC di Intesa Sanpaolo gestito da Neva SGR, e da altri investitori che per la prima volta entrano nella cap table della società come l’australiano 808 Ventures che ha conosciuto D-Orbit in occasione dell’Italian Innovation Day di Perth, gli statunitensi View Different e Savim e i veicoli di investimento privati italiani Geostazionaria e ClubDealOnline.

Fondatori D-Orbit
Renato Panesi e Luca Rossettini, co-fondatori di D-Orbit.

“Al risultato che abbiamo ottenuto ha senz’altro contribuito l’importante iniziativa degli Italian Innovation Days, una straordinaria piattaforma per startup e scaleup per espandere le proprie prospettive globali – dice a Startupusiness Renato Panesi co-fondatore di D-Orbit (qui una intervista che abbiamo fatto con lui a maggio scorso sulle opportunità dello space-tech) -. Nell’ambito degli IID, gli eventi sono strutturati in modo da consentire ottime possibilità di networking e di ottenere visibilità in nuovi mercati. Noi abbiamo partecipato a due edizioni, in Giappone e Singapore-Australia. L’edizione australiana del 2019, in particolare, ha generato il rapporto con 808 Ventures, investitore australiano specializzato nel settore tech, che siamo ora orgogliosi di contare tra i nostri investitori. Desidero quindi ringraziare coloro che hanno organizzato l’evento e la rappresentanza diplomatica italiana in Australia, che tramite gli IID hanno contribuito attivamente a farci raggiungere questo traguardo”.

Anche gli investitori già presenti nella cap table: Seraphim Capital, il principale fondo di investimento nell’ambito del settore spazio, Noosphere Ventures basato in Silicon Valley e impegnato a sostenere aziende space-tech, il fondo di investimento italiano Elysia Capital, CDP Venture Capital, Nova Capital holding italiana che investe in high-tech e TT Venture i fondo chiuso gestito da Indaco, hanno confermato il loro impegno in D-Orbit incrementando i loro investimenti. “Siamo molto grati a tutti i nostri azionisti, sia quelli che si sono uniti ora alla compagine azionaria sia quelli che hanno creduto in D-Orbit fin dall’inizio come Indaco, Comoventures e Club degli Investitori  – sottolinea Luca Rossettini co-fondatore e CEO di D-Orbit -, il loro supporto e la loro fiducia ci hanno permesso di portare avanti i  nostri piani e di raggiungere obiettivi ambiziosi”.

Obiettivi come per esempio il recente lancio di ION, il sistema che consente di mettere in orbita i satelliti di piccole dimensioni di cui abbiamo scritto in questo articolo lo scorso 3 settembre quando è stato effettuato il tanto atteso lancio.

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