Startupper's Swing/Simone Rigoni/TEP

Pubblicato il 07 Feb 2012

Non si può davvero capire come sia gratificante costruire qualcosa da zero fino a quando non lo si prova in prima persona. E credo si debba essere affamati di risultati

Simone Rigoni, classe 1981, padovano di nascita, mitteleuropeo di vocazione, studi universitari, specializzazioni, MBA tutti in materie economiche, è co-fondatore di TEP, azienda costituita nel Regno Unito che opera nel settore della comunicazione mobile, offrendo un servizio che risponde a una precisa esigenza di chi viaggia, per lavoro o per tempo libero. Ecco il suo contributo e alcuni preziosi consigli.

Come sono diventato uno startupper?

Dopo aver terminato il mio MBA a Nizza (Francia) le mie idee su quale strada prendere erano ancora confuse. Con un background da consulente e dopo aver lavorato per 3 anni a Milano, ho pensato che fosse il momento giusto per passare a qualcos'altro, ma cosa?

Innanzitutto, mi sono trasferito a Londra. La crisi finanziaria era ancora là fuori, ma ero sicuro che un hub internazionale come Londra avrebbe avuto qualcosa di buono da offrirmi.

Trovare il mio primo lavoro non è stato affatto facile, ho fatto almeno 30-40 colloqui, prima di ottenere la mia prima proposta!

Nel frattempo, avevo già messo un piede in Tep, una startup nel settore delle telecomunicazioni che ho conosciuto tramite amici di amici: viste le mie competenze, da qualche tempo avevo infatti cominciato a dare una mano al fondatore nello sviluppo del business plan.

Quando mi è stato chiesto di unirmi a tempo pieno al team di Tep, data l'offerta di lavoro che avevo ricevuto da una società ben consolidata, ero abbastanza incerto sul da fare. Scegliere le certezze o la sfida? Alla fine, ha prevalso la sensazione che Tep sarebbe stata la giusta esperienza per me. E così è stato!

Penso che non si può davvero capire come sia gratificante costruire qualcosa da zero fino a quando non lo si prova in prima persona. E credo si debba essere affamati di risultati. Penso che un buon imprenditore deve soprattutto avere la capacità di tradurre in fatti il proprio progetto, di mettere in pratica le proprie idee, confrontandosi con ogni tipo di attività sia necessaria all’azienda. Inoltre si dovrebbe sempre essere pronti a reinventare se stessi quando necessario e farlo in fretta. Se a un certo punto l'investimento non ha il ritorno desiderato, si dovrebbe smettere di perseverare su tale rotta, ma imparare la lezione e passare a qualcos'altro.

Credo anche che un buon imprenditore si distingua nella capacità di attrarre giocatori di serie A nella propria squadra. Non si può fare tutto da soli e delegare alle persone giuste e’ indispensabile. Quindi è necessario saper riconsocere persone di valore, "vendere" la propria idea e costruire un team con la stessa passione dei fondatori. Se sei circondato da persone che stanno lì a fare il loro compitino solo per lo stipendio, non andrete lontano. Le persone che lavorano con voi dovrebbero aggiungere valore, idee, essere proattivi e avere iniziative.

Di seguito sono riportati alcuni consigli che, sulla base della mia esperienza, sento di poter dare a chiunque voglia intraprendere una nuova attività.

1) Dedicare un sacco di tempo ad ascoltare i propri clienti/utenti (anche se Steve Jobs non la pensava così)

2) La strada per la creazione di un'impresa è molto lunga. Take it easy con il lavoro e con voi stessi. È assolutamente necessario dedicarsi al 110%, ma deve essere anche divertente!

3) Pazienza, pazienza, pazienza … Quando meno te lo aspetti un partner o un grosso ordine incrocerà la tua strada.

4) Esci dal tuo ufficio o di casa. Fai networking, chiedi consigli, partecipa alle conferenze!

5) Non aver paura di raccontare alla gente della tua azienda. Nella maggior parte dei casi, vi sono più vantaggi nel condividerla. Se pensi di essere l'unico con questa idea, è più probabile che non sia così. Condividendo il progetto si possono ottenere preziosi feedback, sentir parlare di concorrenti e magari trovare il prossimo partner!

PS. Chi è TEP? Tep è un servizio mobile che sta ridefinendo il modo per rimanere collegati quando si viaggia all'estero. Le nostre soluzioni consentono ai viaggiatori di rimanere sempre connessi a ogni latitudine, evitando esorbitanti tariffe di roaming. La connettività è un elemento essenziale di tutti i giorni, ma rimane ancora problematica quando si viaggia all'estero: TEP risolve questo problema, ma cerca anche di migliorare l'esperienza di viaggio con un app mobile “Concierge Travel” che funge da one-stop shop per le offerte e informazioni locali e i pagamenti mobile.

In un anno da un primo finanziamento seed, siamo cresciuti sulle vendite del 7x e abbiamo raggiunto un EBITDA positivo. Abbiamo inoltre avuto un’ottima copertura mediatica (NYT, BBC), nonché attivato relazioni strategiche con aziende come Expedia e Europcar.

http://www.tepwireless.com/

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