Venture Capital, gli obiettivi del nuovo fondo Programma 102

Obiettivo del nuovo fondo è di raggiungere una massa di capitale di 200 milioni da destinare a startup, poche, e scaleup. Ed attirare investitori internazionali

Pubblicato il 18 Mag 2018

Società digitali e technology driven nei settori food, fashion, design, travelreal estate, fintech e cyber security. E’ questo il target del nuovo fondo Programma 102, che parte con 65 milioni già in pancia (hanno  investito tra gli altri Fondo Europeo per gli InvestimentiFondo Italiano d’InvestimentoAzimutFondazione Sardegna) e un obiettivo di raccolta di 120 per arrivare a 200 milioni di masse gestite.

Il lancio del secondo fondo consentirà di consolidare la nostra posizione in Italia con una massa critica che comincia sicuramente ad avere dimensioni significative anche rispetto al panorama europeo – commenta Andrea Di Camillo, Managing Partner e fondatore di P101 SGR – Le maggiori masse gestite ci permetteranno di aumentare la capacità di investimento per singola azienda e nel medio periodo. In questo modo cercheremo di colmare ulteriormente quello che è ancora oggi l’evidente gap dimensionale tra gli investimenti medi per azienda rispetto al resto del panorama europeo (per non parlare di quello cinese o US).”

Un obiettivo che si raggiunge diventando un player internazionale del panorama europeo, capace di attrarre VC internazionali ma anche di investire in società estere, poiché qui si tratta di un circolo virtuoso.

I venture capitalist internazionali, infatti,  tendono a favorire operazioni d’investimento di portata maggiore rispetto alla media italiana, preferibilmente in geografie diverse da quella italiana. Per essere maggiormente attraente, il Programma 102 sarà non solo ad investimenti dall’early stage, ma anche al later stage con singoli ticket a partire da 1-2 milioni fino a 8-10 milioni per singola società. Il focus rimarrà principalmente su realtà basate in Italia, ma anche imprenditori italiani all’estero e società europee che vogliano entrare sul mercato italiano. Già in passato alcune operazioni effettuate da P101 con il primo fondo sono state supportate da primari investitori istituzionali che hanno più che raddoppiato l’apporto iniziale di P101 a supporto delle società partecipate. Tale effetto leva potrebbe avere risultati sostanziali per sostenere la creazione di nuove aziende innovative di cui il mercato italiano ha un bisogno ormai critico ed essenziale e confermare il trend qualitativo delle singole operazioni, già avviato nel 2017.

P101 SGR ha investito con il suo primo fondo oltre 40 milioni di euro in 4 anni in 26 società tecnologiche early stage, fra cui BorsadelCredito.it, Cortilia, Tannico e Musement, realizzando exit come quelle di Bauzaar e Octorate.

Maggiore internazionalità, dunque, in questo nuovo fondo che rappresenta un momento di ulteriore crescita dell’ecosistema italiano, oltre che dell’iniziativa partita con P101.

Un momento di crescita perché il nuovo fondo va a sommarsi con gli altri annunciati recentemente e che hanno una buona portata, come  Five Seasons Ventures e di Indaco Ventures, o come Tech Growth del Fondo Italiano d’Investimento che ha chiuso le sue due prime operazioni investendo in BeMyEye e Seco.

 

 

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