Verso Technologies è nata nel 2017 con l’obiettivo di sviluppare sistemi interattivi di ultima generazione. La startup ha sviluppato e brevettato Verso One, un dispositivo indossabile a forma di anello che permette di interagire in maniera semplice ed efficace con smartphone, computer e ulteriori dispositivi mobili. Verso One, una volta indossato, grazie a sensori inerziali, riesce a riconoscere, in tempo reale, i gesti delle mani e delle dita collegandoli a relative funzioni. Grazie a un semplice ma sofisticato oggetto è possibile l’immediata connessione a videogiochi, musica, realtà virtuale, immagini, sport, creando e personalizzando il tutto senza scrivere una riga di codice. Connesso via Bluetooth o Usb a smartphone, PC o altri dispositivi, Verso One consente facilmente di rispondere a una telefonata, alzare il volume di un brano musicale, disegnare e colorare forme, modellare un oggetto in 3D, annotare un testo, controllare un drone, arrampicarsi su una parete rocciosa, suonare una batteria e tanto altro.
“Verso nasce dall’incontro di due mondi, quello della tecnologia e quello dell’interazione, della comunicazione dell’espressione, della creatività”, spiega a Startupbusiness Nicholas Caporusso, co-fondatore e Cto di Verso Technologies che ha creato la startup insieme a Michele Franzese, due imprenditori provenienti da mondi diversi che si sono uniti per progettare e commercializzare una soluzione hardware partendo dall’Italia, in un settore, quello dei controller basati sui gesti, in grandissima crescita ma soprattutto alla ricerca costante della novità, del prodotto giusto per sostituire gli oramai obsoleti mouse e tastiera.
Trovare nuovi soci con l’equity crowdfunding

“Abbiamo scelto di avviare la campagna di crowdfunding perché non siamo solo alla ricerca di capitali ma anche e soprattutto di nuovi soci e partner che possano darci un vero valore aggiunto e apportare nuove competenze e relazioni per sviluppare un progetto così ambizioso come Verso – aggiunge Caporusso -. L’Equity ci sembrava il modo migliore per coinvolgere le persone giuste intorno a questa sfida: non solo investitori troppo grandi, che aspettano metriche per credere in un progetto, e nemmeno soltanto piccoli investimenti (si può investire e diventare soci di Verso già a partire già da 500 euro) ma siamo proprio alla ricerca di chi voglia mettere in Verso un po’ della sua storia professionale, oltre che investire. E grazie a MamaCrowd stiamo raggiungendo esattamente quel target. Loro sono bravi e ci hanno guidato molto nel descrivere il progetto per renderlo chiaro e trasparente agli investitori”.
Supportare la commercializzazione con il crowdfunding
Verso Technologies ha già un piano di sviluppo ben definito come conferma il cofondatore: “abbiamo un piano serrato e lavoriamo giorno e notte per realizzarlo. A settembre chiudiamo il round di equity e faremo gli investimenti previsti per allargare il team con due figure tecniche, con un piccolo laboratorio di prototipazione per raffinare design e ergonomia, e ci prepareremo per una grande campagna di reward crowdfunding da avviare già a novembre, su KickStarter, dove lanceremo e commercializzeremo la prima versione di Verso One che almeno inizialmente si rivolgerà a un pubblico ben specifico come per esempio quello dei musicisti, degli appassionati di videogame, dei designer e a tutti quei professionisti che hanno voglia di interagire in maniera più semplice con i loro strumenti di lavoro. Un dispositivo come Verso può essere un valore aggiunto incredibile alla performance di un artista, musicista, danzatore, dj. Potrebbe cambiare parametri o attivare macchine, pensiamo per esempio a un loop di batteria o a un set di luci, divenendo così un ausilio dal punto di vista scenico. E per un appassionato di game può contribuire a rendere l’esperienza di gioco più appagante. Anche i professionisti possono avvantaggiarsi di una tecnologia semplice e smart come Verso, utilizzando il prodotto per rendere più efficienti processi e lavorazioni. C’è un numero incredibile di persone che potrebbe utilizzarlo, siamo a qualche decina di milioni in tutto il mondo, dobbiamo solo farglielo conoscere”.
Un ulteriore elemento dell’esperienza di Verso Technologies che merita di essere citato è la capacità di dare vita a un prodotto hardware: che difficoltà avete avuto nel trovare competenze e collaborazioni di qualità che vi accompagnassero nello sviluppo del prodotto? “Minori di quello che pensavamo. In Italia c’è creatività a sufficienza e grandi competenze all’interno delle università che devono solo trovare coraggio e connessioni per venire alla luce e connettersi con l’ecosistema dell’innovazione. Ci ha aiutato molto avere connessioni con il Politecnico di Bari, una vera fucina di talenti ingegneristici, soprattutto nell’interazione uomo-macchina. E poi abbiamo trovato grande apertura e disponibilità in tutti i fornitori, dalla stampa 3D alla produzione di PCB, fino ai consulenti”.
La prima sfida da vincere ora è raccogliere la cifra prevista con la campagna di crowdfunding ma i fondatori di Verso Technologies sono fiduciosi: “pensiamo di potercela fare. Stiamo raccontando il progetto in tutte le sue sfaccettature, abbiamo un valore premoney molto basso proprio per dare ai nuovi soci un po’ di spazio all’interno della società e stiamo comunicando tanto. I risultati arriveranno, nelle prime ore avevamo già raccolto 140mila euro ”.