EIT Digital Challenge, la call europea per le scaleup

Nuova edizione di EIT Digital Challenge che in questa edizione 2017 punta offrire opportunità di accelerazione della crescita alle scaleup europee.

Pubblicato il 01 Set 2017

Si rinnova l’appuntamento con la EIT Digital Challenge che anche in questa edizione 2017 punta offrire opportunità di accelerazione della crescita alle scaleup europee.

La nuova call apre oggi 1 settembre e accetta candidature da scaleup che operano nei settori del digital industry, digital city, digital wellbeing, digital infrastructure, digital finance. Le scaleup che saranno selezionate come le migliori accederanno a un contributo del valore di 100mila euro di cui la metà in contanti e la restante metà in servizi di supporto per un anno forniti dall’acceleratore di EIT Digital.

In una nota diffusa dalla organizzazione europea che si occupa di innovazione digitale l’amministratore delegato della stessa Willem Jonker spiega come il contest si concentri su aziende deep-tech che vogliono accelerare la loro crescita internazionale e che quindi richiedono supporto specializzato di alta qualità per trovare clienti e raccogliere capitali. “Attraverso il nostro eccellente ecosistema europeo in campo imprenditoriale e tecnologico, e guidati dalla nostra esperienza e dal nostro provato track record nella realizzazione di accordi commerciali, come EIT Digital siamo in una posizione unica per guidare la crescita internazionale di questo tipo di aziende”, aggiunge Jonker.

L’acceleratore di EIT Digital ha un team di circa 40 esperti business developer ed esperti finanziari che operano da 13 città in tutta Europa, assieme a un hub in Silicon Valley. Dal 2012, l’EIT Digital Accelerator ha supportato più di 250 startup nell’accedere a nuovi mercati e le ha aiutate a raccogliere più di 80 milioni di euro di investimenti in totale. Le imprese che hanno fatto parte dell’acceleratore hanno raccolto in seguito più di 250 milioni di euro di investimenti.

Requisiti

Per potersi candidare alla EIT Digital Challenge, le aziende devono soddisfare i seguenti requisiti: devono avere sede in uno degli stati membri dell’Unione Europea, il loro fatturato deve essere stato di almeno 300mila euro nel 2016 oppure devono aver ottenuto almeno due milioni di euro in equity investment, e devono essere state fondate da non più di dieci anni.

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I migliori cinque candidati in ciascuna categoria saranno invitati a presentare il loro prodotto di fronte a una giuria di esperti in uno dei cinque eventi finali che si svolgeranno in altrettante città e per la precisione: Digital City a Trento il 28 novembre 2017, Digital Industry a Eindhoven il 29 novembre 2017, Digital Wellbeing a Madrid il 30 novembre 2017, Digital Finance a Budapest il 4 dicembre 2017 e Digital Infrastructure a Berlino l’11 dicembre 2017.

Il termine ultimo per candidarsi è l’8 ottobre 2017. Maggiori informazioni e modulo per le candidature sul sito www.challenge.eitdigital.eu

Chi ha vinto precedenti edizioni

A partire dal 2014 EIT Digital Challenge – prosegue una nota diffusa dalla organizzazione – ha attirato più di 1400 candidature da 27 nazioni europee. I vincitori delle passate edizioni sono in seguito diventati aziende di successo in campo internazionale. Fra le aziende italiane che hanno vinto in passato si segnalano: Horus Technology di Milano, premiata nel 2014, che unisce robotica, health tech e realtà aumentata per creare un dispositivo medico per le persone non vedenti o con problem di vista. La società Milanese ha raccolto 900.000 dollari di finanziamenti lo scorso anno, ed è stata recentemente votata da EU Startups come una delle realtà di maggior successo fondata da  imprenditori sotto i 30 anni. E poi Cohaerentia, premiata nel 2015, che sviluppa un sensore multiscopo in fibra ottica per la diagnostica intelligente, sfruttando un nucleo hardware universale e un software personalizzato per molteplici esigenze di manutenzione predittiva e Chino, premiata nel 2014, che offre ai servizi di digital health una API sicura e un database con cui immagazzinare, accedere e condividere senza rischi i dati sensibili, nel rispetto delle normative europee sulla protezione dei dati.

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