Affitti a lungo termine, 2,5 milioni per la startup Zappyrent

Pubblicato il 27 Dic 2019

“Su Zappyrent il processo di esposizione, visita e selezione dell’appartamento, è tutto online. Gli inquilini possono visitare in qualsiasi momento gli immobili presenti sulla piattaforma con tour virtuali 3D che consentono un’immersione totale negli ambienti nella casa e, se interessati, possono inviare una richiesta di affitto al proprietario per bloccare subito l’alloggio. In questo modo in pochi minuti è possibile visitare decine di appartamenti senza muoversi da casa, assicurandosi il più adatto alle proprie esigenze.”

Così Lino Leonardi, fondatore e CEO di Zappyrent, descrive il funzionamento della innovativa piattaforma data-driven che ha portato l’omonima startup a raccogliere un finanziamento da 2,5 milioni di euro, che ha coinvolto  alcuni top manager di tech company leader nei rispettivi settori, come Uber e BlaBlaCar, e Alberto Genovese, tra i primi imprenditori del mercato digitale italiano che, con exit importanti alle spalle, oltre ad aver avviato già nel 2015 il proprio nuovo progetto imprenditoriale Prima Assicurazioni, sta investendo per sostenere nuovi validi imprenditori con il preciso obiettivo di dare slancio a quelli che potranno diventare i protagonisti dell’economia di domani. In quest’ottica, a seguito dell’operazione, Genovese, ha assunto anche la Presidenza di Zappyrent.

La giovane società è nata a marzo 2018 su iniziativa dei due gemelli Lino e Antonino Leonardi, classe 1993, con l’obiettivo di rendere l’affitto di un appartamento o stanza un’esperienza semplice ed economica, allo stesso tempo sicura per tutti i proprietari che vogliono mettere a reddito il proprio immobile. L’idea di business nasce negli anni universitari, dopo aver riscontrato di persona le difficoltà dei tradizionali sistemi di affitto a medio e lungo termine e aver capito come una piattaforma tecnologica potesse semplificare il processo.

Dopo aver concluso il percorso di accelerazione in Luiss EnLabs, che ha consentito di iniziare a sviluppare la piattaforma, e aver lanciato il servizio oggi già operativo sulle piazze di Milano, Roma, Firenze e Catania, con oltre 1200 annunci pubblicati, Zappyrent nel 2019 ha avviato il fundraising completare lo sviluppo, tecnologico e territoriale.

“Il mercato degli affitti a medio-lungo termine, ha un grandissimo potenziale e noi puntiamo a diventare un player di riferimento per tutti coloro che per tutti coloro che hanno bisogno di affittare un appartamento e sono stanchi delle costose commissioni e dell’infinita ricerca.- afferma ancora Lino Leonardi – L’aumento di capitale ci permetterà di estendere il servizio su nuove città chiave già nella prima metà del 2020, nonché di proseguire nello sviluppo tecnologico della piattaforma e nell’esecuzione della nostra strategia di marketing mirata a sostenere il posizionamento del brand. Alla luce degli obiettivi che ci siamo dati, oltre che poter contare su nuove risorse finanziarie, è per noi ancora più importante poter lavorare avendo al nostro fianco investitori come Alberto Genovese.”

Tra i principali vantaggi che offre la piattaforma, oltre all’indubbia comodità nella ricerca degli immobili supportati da una serie di filtri, è la gestione di un servizio praticamente end-to-end: i proprietari possono caricare gratuitamente il proprio annuncio e affittare in poche ore e senza visite, addirittura si può negoziare il prezzo; tutti i pagamenti vengono effettuati mensilmente all’interno della piattaforma, il deposito cauzionale viene restituito dalla piattaforma al termine del periodo. Il servizio è completamente gratuito per gli inquilini che affittano per periodi sopra i sei mesi (mentre per periodi inferiori è prevista una fee una tantum), e prevede una commissione di appena il 5% per i proprietari.

Negli ultimi mesi il modello Zappyrent si è rafforzato anche grazie alle partnership con importanti atenei ha stretto collaborazioni con quali il Politecnico di Milano, Università Cattolica, Università di Catania, IED e aziende internazionali con presenze in Italia come ad esempio PWC, e Revolut.

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