Credimi, la startup fintech che anticipa le fatture in 48h

Anticipo fattura in 48 ore? E’ possibile grazie a Credimi, startup italiana che ha costruito una piattaforma in cui imprenditori finanziano imprenditori

Pubblicato il 08 Nov 2017

Ottenere un anticipo fattura e incassare il denaro in due giorni? Da quasi un anno è possibile grazie a Credimi, startup italiana fondata da Ignazio Rocco di Torrepadula nel 2015 (e lanciata sul mercato a inizio 2017). La società mira a offrire alle piccole e medie imprese prodotti di finanziamento alternativi in cui sono gli imprenditori stessi a prestare denaro ad altri imprenditori: spesso tali aziende emettono fatture che vengono pagate a 60, 90, 120 o talvolta addirittura 150 giorni e, di conseguenza, riuscire ad anticiparle incide in maniera molto importante sul loro business. Il tutto a costi generalmente inferiori rispetto a quelli dei classici istituti di credito.

Ignazio Rocco di Torrepadula, founder e CEO di Credimi

Nata nel settembre 2015 col nome di Instapartners, la startup sceglie di cambiare nome un anno dopo, ribattezzandosi Credimi, una scelta parte di un rinnovato progetto di comunicazione più ampio che collima quasi contemporaneamente con l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia all’esercizio dell’attività di concessione dei finanziamenti al pubblico.

La società, che tra i suoi azionisti, oltre al management e al fondatore Ignazio Rocco di Torrepadula, conta alcuni nomi noti dell’imprenditoria e della finanza come Alessandro e Mauro Benetton, Paolo Merloni, Lorenzo Pelliccioli, Nerio Alessandri, la famiglia Venesio, Hans Paul Burkner (presidente di The Boston Consulting Group) e Giovanni Landi (fondatore di Anthilia Sgr), è partita con oltre 8 milioni di capitale di rischio, tutti provenienti dal patrimonio dei fondatori e dei soci, senza rivolgersi a banche o investitori istituzionali. Ha da poco inoltre rinnovato ed incrementato l’accordo con i quattro primari fondi di gestione del risparmio (Anima Sgr, Anthilia Capital Partners Sgr, BG Fund Management Luxembourg S.A. e Tikehau Capital) che hanno sottoscritto il portafoglio di crediti commerciali originati per un valore fino 72,5 milioni di euro, riuscendo quindi, nei prossimi mesi, ad erogare finanziamenti alle imprese per un valore fino a 300 milioni di euro [fonte La Repubblica].

Un mercato, quello italiano dei finanziamenti a fronte di crediti commerciali, caratterizzato da un giro d’affari potenziale pari a circa 400 miliardi di euro, ma anche per tassi applicati su anticipo fatture e RiBa ancora piuttosto elevati:  il dato medio nazionale è pari a 4,67%, ma per le piccole imprese i costi sono fino a tre o quattro punti più alti [fonte EconomyUp]. Ecco che, all’interno di questo sistema, Credimi si propone come canale alternativo competitivo per le PMI, non solo per quanto riguarda i tempi veloci e la semplicità di utilizzo, ma anche in termine di costi, grazie all’utilizzo di tecnologia e innovazione e all’assenza dei costi delle strutture fisiche. Operativa da gennaio 2017, l’azienda ha già ricevuto più di 2000 richieste di finanziamento ed erogato oltre 32 milioni di euro [fonte Fintech District], è stata vincitrice del premio Miglior Digital Lender al FintechAge Award 2017 e rappresentante per l’Italia allo Startup Europe Award 2016 per il Fintech.

Molto semplici i requisiti per entrare a far parte della cerchia di clienti Credimi: basta essere un’impresa italiana che vende prodotti o servizi ad altre imprese italiane con un fatturato annuo superiore a 500.000€. Per quanto riguarda le società di capitali con meno di 2 anni di attività, società di persone, ditte individuali o studi professionali è invece necessario condividere i propri dati aziendali con il team di Credimi, in modo da poter permettere di fare un analisi ad hoc. Credimi, non vincolando l’azienda alla lentezza di incasso dei crediti, rende più veloce e flessibile la gestione del circolante, mobilitando risorse finanziarie che la finanza tradizionale spesso fatica a liberare: qualsiasi fattura verso aziende italiane d’importo compreso tra i 5.000€ e i 500.000€ (per ora non si anticipano fatture verso Pubblica Amministrazione o Paesi esteri) può essere presentata per l’anticipo online e liquidata entro 48 ore, senza inviare o compilare documenti, il tutto dal proprio pc o smartphone.

Un esempio dei costi di Credimi

Ecco un esempio dei costi a carico dell’utente: a fronte di un’ipotetica fattura da 50.000€ a 90 giorni, un’azienda con un livello di rischio medio otterrebbe fino a 49.344,11€, con costi pari a circa l’1,31% dell’ammontare totale. Basta registrarsi sul sito gratuitamente e senza alcun costo d’abbonamento, creare un account (servono pochi minuti e un documento d’identità) e caricare una fattura sulla piattaforma: in 48 ore si otterrà una risposta alla richiesta di finanziamento, il costo dell’anticipo (senza spese nascoste o ulteriori commissioni) e il valore massimo che potrà essere anticipato senza impegno.

Credimi ha sviluppato anche un credito di filiera con cui anticipare le fatture dei fornitori di gruppi industriali partner: un prodotto dedicato a gruppi di media/grande dimensione, che permette di anticipare le fatture dei loro fornitori. Tramite il portale i fornitori possono visualizzare le fatture verso il partner e le relative condizioni di anticipo; una volta selezionate quelle da anticipare, il fornitore riceve l’anticipo da Credimi entro 48 ore. Chi sono i potenziali partner? Il target tipico del credito di filiera è un’impresa che opera in Italia, con fatturato a partire da 100 milioni di euro (e con l’ultimo bilancio in attivo) e che dispone di un parco fornitori ampio, tipicamente costituito da tante PMI a cui vengono applicati tempi di pagamento a partire dai 60 giorni. Anche qui, il costo del servizio offerto da Credimi consiste esclusivamente in una percentuale trattenuta all’anticipo della fattura.

Oltre a Ignazio Rocco di Torrepadula (vecchia conoscenza del settore dei servizi finanziari con più di 25 anni di esperienza, attualmente anche senior advisor presso Tikehau Investment Management) il team è formato da professionisti con esperienze in finanza, tecnologia, gestione dei rischi e gestione d’impresa, con un età media di circa 29 anni, ai quali si sono uniti una ventina di soci che comprendono alcuni degli imprenditori di maggior successo in Italia. Un’azienda giovane e dinamica che punta a rappresentare un tassello importante all’interno del nascente fintech district milanese, ponendosi come riferimento nel rinnovamento del mondo finanziario a supporto delle imprese: tanto da redigere un vero e proprio Manifesto del capitale circolante.

SETTORE DI APPARTENENZA: Invoice financing

DATA DI COSTITUZIONE: luglio 2015

DATA DI LANCIO PUBBLICO: gennaio 2017

CAPITALI RACCOLTI: 8.400.000€

ETÀ MEDIA: 29 anni

DIPENDENTI: 25

Contributor: Alessio Spinelli 

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