Crowdfunding, partenza col botto per Green Energy Storage

Per chi, tra il crescente numero di investitori, si fosse perso la recente straordinaria campagna di crowdfunding su MamaCrowd lanciata da Graphene-XT, ecco un’occasione che si fa ancora in tempo a non perdere per diventare soci di una startup italiana dalle grandi potenzialità. Si tratta di Green Energy Storage e ha fatto una partenza col botto: nei primi 30 minuti della campagna, lanciata oggi, ha raccolto 120 mila euro, la metà della cifra target. Green Energy Storage è già un’autorità in materia di batterie organiche. In estrema sintesi, si potrebbe definire come la startup che trasforma il rabarbaro in una batteria. Forte di un accordo di esclusiva per l’Europa con l’Università di Harvard, la giovane società ha infatti sviluppato un sistema di accumulo organico per le energie rinnovabili basato sul chinone, molecola presente nel rabarbaro ed in altre piante. Ha già raccolto finanziamenti dall’Unione Europea attraverso il bando Horizon 2020.

Green Energy Storage possiede una licenza esclusiva per l’Europa (più UK, Svizzera e Norvegia) di un brevetto dell’Unversità di Harvard relativo a sistemi di accumulo denominati AQDS e presentati sulla rivista Nature a gennaio 2014. Partendo da un esperimento dell’Università di Harvard su scala di 1 Watt , Green Energy Storage ha sviluppato un prototipo funzionante da 3KW, pronto ad essere testato nel mercato.

Il team è composto da manager e imprenditori con esperienza trentennale e si avvale di un comitato scientifico composto da professori di Università di Harvard, Università di Roma Tor Vergata e Fondazione Bruno Kessler, oltre che del lavoro di 15 ricercatori.

Ricordiamo che l’investimento in Green Energy Storage, in qualità di startup innovativa, gode delle nuove detrazione fiscali al 30%, sia per persone fisiche che giuridiche. Per approfondire o partecipare alla campagna Green Energy Storage clicca qui.

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