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Enel insieme a Newcleo per il nucleare di nuova generazione

La scaleup e la società energetica italiane si alleano per sviluppare centrali nucleari di nuova generazione che avranno sede in vari Paesi europei

Pubblicato il 13 Mar 2023

Newcleo, la società di tecnologie nucleari pulite per la quale avevamo intervistato qualche tempo fa il fondatore e Ceo Stafano Buono, ha siglato un accordo di partnership con il Gruppo Enel, per lavorare insieme sui progetti di tecnologia nucleare di quarta generazione.

Da una parte Enel fornirà il suo know-how per i progetti di Newcleo riguardanti tale tecnologia, dall’altra Newcelo garantirà a Enel un’opzione come primo investitore nel primo impianto nucleare che la società di Buono costruirà fuori dall’Italia.

Ricordiamo che Newcleo a oggi si sta concentrando su tre progetti paralleli che verranno sviluppati in rapida successione: il prototipo non nucleare, in partnership con Enea, che verrà costruito al centro Enea del lago del Brasimone; il primo mini-lfr da 30MWe, che verrà costruito in Francia insieme ad una fabbrica di MOX; e, per ultimo, il reattore da 200MW e che verrà costruito nel Regno Unito

Enel d’altro canto ha una significativa esperienza nella tecnologia nucleare e attualmente dispone di una capacità nucleare di oltre 3,3 GW in Spagna, oltre a detenere una partecipazione di circa il 33% nella società slovacca Slovenské Elektrárne che ha recentemente collegato alla rete il primo dei due generatori a turbina dell’unità 3 della centrale nucleare di Mochovce, la seconda centrale nucleare di nuova costruzione a essere collegata alla rete europea in 15 anni.

“L’innovazione è fondamentale per lo sviluppo di tecnologie in grado di garantire energia pulita, affidabile, accessibile e il più possibile indipendente da fattori geopolitici. Per questo motivo, continuiamo a esplorare qualsiasi area del mix energetico – dichiara Francesco Starace, amministratore delegato di Enel. Questa collaborazione con Newcleo è l’ultimo esempio dell’instancabile ricerca delle migliori aziende con cui intraprendere il nostro viaggio verso un futuro pulito e siamo impazienti di accompagnare Newcleo nel suo sfidante e promettente percorso per fornire elettricità a emissioni zero in modo sicuro, economico e sostenibile”.

Francia e Regno Unito

Newcleo si sta oggi concentrando su tre progetti paralleli che verranno sviluppati in rapida successione: il prototipo non nucleare, in partnership con Enea, che verrà costruito al centro Enea del lago del Brasimone; il primo mini-lfr da 30MWe, che verrà costruito in Francia insieme ad una fabbrica di MOX; e, per ultimo, il reattore da 200MW e che verrà costruito nel Regno Unito. Inoltre investirà direttamente in un impianto di manifattura di MOX (Mixed uranium/plutonium oxide, prodotto da scorie nucleari esistenti) per alimentare i suoi reattori.

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“Sono lieto che Enel abbia scelto di collaborare con newcleo. Enel sta dimostrando grande lungimiranza nell’essere una delle prime aziende energetiche ad apprezzare e supportare la nostra strategia sostenibile e il suo impatto sul nostro futuro collettivo – dice Stefano Buono -. La tecnologia Fast Reactor di Newcleo è il passo necessario nell’industria nucleare per consentire il riciclaggio multiplo dell’uranio già estratto e una massiccia riduzione delle scorie nucleari. Inoltre, l’uso del piombo apre la possibilità a un funzionamento più sicuro ed economico del reattore”.

Stefano Buono non è impegnato solo nel nucleare, ma anche nell’ecosistema innovativo e startup, avendo in passato investito in 26 startup ed essendo oggi anche chairman di LIFTT, holding di venture capital che favorisce l’innovazione tecnologica in Italia, finanziata dalla Compagnia di San Paolo e dal Politecnico di Torino.

Della nostra intervista vogliamo riportare un estratto significato dell’intervento di Stefano Buono sul nostro Paese come attore nell’ecosistema europeo: “un sistema che sta evolvendo, perché comunque per la prima volta l’Italia ha superato il miliardo di euro di investimenti in VC. Siamo un po’ indietro rispetto ad altri Paesi però sta succedendo anche a noi, e sono ottimista anche in questo. Sento e conosco tanti investitori, sento la volontà sia dei fondi sia degli investitori privati di voler agire su un sistema di innovazione e partecipare a questo tipo di investimento che è più precoce e a bassa liquidità. Come testimone posso dire che stiamo evolvendo favorevolmente e le cose stanno cambiando”. (Foto di Pawel Czerwinski su Unsplash )

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