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Finanziamenti pubblici, perchè fanno male alle startup (video)

I soldi pubblici alle start up fanno male aumentano i rischi della nuova società, dice il fondatore di im3D (che ha raccolto 15m € di venture capital).

Pubblicato il 20 Mar 2017

In questo video Davide Dettori, fondatore e CEO di im3D, società che realizza dispositivi medici destinati all’impiego nella diagnostica di imaging medicale, startup che ha raccolto fino a oggi 15 milioni di euro d’investimenti venture capital, spiega perché non ha mai pensato di rivolgersi al settore pubblico per trovare capitali e perché reputa controproducenti i finanziamenti pubblici alle start up.

“Mi sono reso conto da subito che fare un piano industriale basandolo su fondi pubblici è impraticabile – dice – I fondi pubblici sono incertezze nel momento in cui li chiedi, se arrivano, quando arrivano, quanto arriva…”.

Insomma, per una startup il percorso che nasce sul finanziamento pubblico è ancora più ricco di insidie.

“La startup è per sua natura un progetto a rischio, un progetto in cui bisogna essere molto focalizzati, se devi anche rischiare il futuro della startup sulla base dei soldi del finanziamento pubblico metti ancora più a rischio tutto il progetto industriale”.

Il settore pubblico deve dare alle startup il mercato non i finanziamenti, dice anche Dettori, cioè credere nell’innovazione ed essere un cliente delle startup. Con tempi compatibili con l’evoluzione tecnologica e meno burocrazia.

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