Genetica personale su blockchain, cosa fa Genesy Project

La startup italiana ha sviluppato una soluzione per la gestione della genetica personale tramite una piattaforma che sfrutta la tecnologia blockchain

Pubblicato il 28 Ago 2019

Genesy Project è la prima piattaforma genomica italiana che intende diffondere e agevolare la genetica personale e il sequenziamento dell’intero genoma, rendendolo più accessibile, sfruttando la tecnologia blockchain.

La società, nata a Ferrara, è attualmente una startup innovativa e ha in corso una campagna di equity crowdfunding su 200Crowd (già overfunded) con la quale mira a raccogliere capitali che le permettano di sostenere il lancio dei propri kit per il sequenziamento del genoma sul mercato italiano, in previsione di una prossima internazionalizzazione e di un potenziamento delle proprie ricerche.

Oggi giorno vi è un grande sviluppo della ricerca e anche dell’imprenditorialità nell’ambito della genomica, questo perché il nostro DNA e’ un patrimonio di informazioni incredibile che, come si è già visto in medicina, può essere determinante per la prevenzione, così come per la cura e lo sviluppo di farmaci. Tuttavia è un settore ancora agli albori, in cui la ricerca scientifica può ancora approfondire moltissimo grazie soprattutto al contributo che ogni persona può dare mettendo a disposizione il proprio DNA e il sequenziamento. Più sequenziamenti significa più dati per la ricerca. Un terreno, però, questo molto delicato in cui entrano in gioco aspetti economici, di privacy, di tutela dei dati genomici, di comunicazione.

Attualmente nel mondo più di 26 milioni di persone hanno sequenziato il proprio DNA (dati MIT, Massachusetts Institute of Technology) ed e’ prevista una crescita esponenziale nei prossimi anni fino a 100 milioni, tanto che nel 2018 (anno record in US) e’ stato sequenziato lo stesso numero di individui come in tutti gli anni precedenti. Il sequenziamento del DNA è un patrimonio informativo prezioso per la ricerca, ma anche per aziende biotech e farmaceutiche, ciò ha spinto un crescente interesse da parte di imprese private per entrare nel business. Tra le più note società innovative impegnate sul campo ci sono Ancestry e 23andme, oltra a Nebula Genomics, che sfrutta come Genesy Project la tecnologia blockchain.

In Italia si ritiene che solo qualche decina di migliaia di campioni di DNA sia stato sequenziato finora, mentre attualmente le piu’ grandi societa’ a livello mondiale sono statunitensi (le succitate) e coprono principalmente il loro mercato nazionale.

Secondo Genesy, le politiche commerciali di queste aziende prevedono che il DNA sequenziato sia gestito dalle societa’ stesse e i ricavi dell’eventuale vendita a societa’ farmaceutiche o enti di ricerca rimanga ad esclusivo loro beneficio. Questo rappresenta una evidente mancanza di trasparenza verso gli utenti.

Genesy Project mira a risolvere diversi di questi problemi, in quanto da un lato intende diffondere la conoscenza dell’importanza della conoscenza del proprio patrimonio genetico, fornendo anche gli strumenti (il kit)  agli utenti comuni per preservarlo e analizzarlo, ad un costo accessibile. Dall’altro, attraverso la propria piattaforma blockchain, permette all’utente di mantenere il controllo del proprio patrimonio genetico, che rimarra’ comunque sempre di proprieta’ del cliente che ne potra’ fruire come preferisce, anche traendone profitto.

Infatti, la società costruire con i propri utenti/clienti un patrimonio di DNA sequenziati, che potrà essere messo a disposizione della ricerca o di altre aziende nel rispetto delle scelte di ogni persona coinvolta: chi darà il consenso per l’uso anche commerciale del proprio DNA, potrà ottenere dei ricavi.

Il modello di business

Genesy sequenzia il DNA a vari livelli (genoma completo ed esoma) in laboratori italiani attraverso macchine Illumina e Oxford Nanopore di terza generazione.

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Le informazioni saranno memorizzate su una piattaforma IBM Blockchain che garantira’ la sicurezza e integrita’ dei dati stessi. In questo progetto la nostra startup innovativa collabora strettamente con le strutture tecnico/commerciali di IBM di cui e’ Business Partner.

Quando la nostra banca dati DNA avra’ raggiunto un numero significativo di sequenziamenti (riteniamo che in Italia 5/10.000 utenti sia un numero gia’ interessante), una nuova linea di ricavi verra’ introdotta e sara’ la vendita di queste informazioni a societa’ farmaceutiche ed enti di ricerca con tutta la riservatezza e protezione dei dati che il sistema garantisce, partendo da un dettagliato consenso informato.

Dato che questi ricavi comporteranno solo elaborazioni su dati gia’ acquisiti e organizzati avranno un’elevata marginalita’. In piu’, saranno una fonte di guadagno per i nostri utenti.

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