Giochi per bambini, l’innovazione da Lego a Mukako

Pubblicato il 23 Ott 2019

Il mercato dei giocattoli per bambini non è quello in cui, a rigore, si dovrebbe collocare la scaleup Mukako (o non il solo) perché i suoi prodotti MUtable e MUwall sono oggetti di design, di arredo per le camere dei bambini. Ma è probabilmente l’elemento gioco, il vero motivo per cui i genitori li comprano. Sono elementi di arredo con cui i loro figli possono divertirsi, crescere e sviluppare l’immaginazione. Ed è pertanto in questo mercato, che ai fini di questa breve analisi, li collochiamo.

Statista ha stimato il mercato mondiale dei giocattoli per bambini in oltre 90 miliardi di dollari nel 2018. Dominano incontrastati l’industria 5 colossi mondiali: Lego, che da sola vale quasi 6 miliardi, seguita a ruota da Mattel, Namco Bandai, Hasbro e Jakks Pacific. Un dominio che queste società si sono costruite in decenni di attività, mica si fa dall’oggi al domani una crescita di questo tipo con prodotti analogici.

Lego, per esempio, è stata fondata nel 1916 da Ole Kirk Kristiansen; è nota internazionalmente per la sua linea di mattoncini assemblabili la cui produzione iniziò nel 1949, ma soltanto nel 1958 essi assunsero la particolare forma che ne caratterizzerà l’assemblaggio; il nome venne ideato nel 1934 dall’unione delle parole danesi “leg godt” che significa “gioca bene”. I Lego sono stati straordinariamente innovativi e ciò è stato determinante del loro successo e della loro longevità, diventando i giochi preferiti da bambini e bambine di diverse generazioni. Hanno il potere di mettere insieme creatività, immaginazione, ma anche senso pratico e manualità. Si sono evoluti nel corso del tempo, la Lego ha costruito un impero sul tema, ha ispirato altri mondi come l’arte, il cinema, addirittura la formazione manageriale con Lego Serious Play, progetto nato in un periodo di crisi dell’azienda negli anni novanta. Oggi oltre a numerosi store ha una serie di Parchi tematici in giro per il mondo.

I Lego sostenibili

Unica obiezione che si potrebbe fare a Lego è circa il materiale utilizzato, la plastica. Ma attenzione, Lego ha già virato con convinzione verso la sostenibilità producendo la prima serie di mattoncini ‘sostenibili’ e dandosi l’obiettivo di raggiungere la piena produzione in materiali ecologici per il 2030. Nel frattempo ha già implementato policy interne per ridurre gli sprechi e riciclare il più possibile.

Il caso Lego ci permette una riflessione: innovazione, creatività e una certa passione/ossessione per il prodotto sono degli elementi importanti per ottenere successo nei giocattoli per bambini e un successo duraturo. Sono caratteristiche che non sono solo dentro il prodotto finale, ma dentro la cultura aziendale.

Mukako è così. 

Il suo primo gioco/arredo per bambini il MUtable ha avuto uno straordinario successo di mercato, in Italia, Europa, US, e in Cina ha fatto furore. Ha realizzato grandi campagne di crowdfunding, vinto premi (Red Hot Awards, il premio di Alibaba); ora è in lizza per il Compasso d’Oro 2020, il più prestigioso premio di design al mondo. Con un tavolo per bambini, sintetizzerebbe qualcuno. Un tavolo dietro al quale ci sono idee, valori, persone e naturalmente design.

Mukako non si è fermata nemmeno un istante e qui sta quell’ossessione che l’accomuna tante aziende di successo, da poco ha lanciato un altro prodotto, il MUwall: la sua campagna di reward crowdfunding su Kickstarter in sole 3 ore superato l’obiettivo di raccolta di 50mila euro; oltre 250mila euro raccolti in appena 5 giorni.

MUwall, come suggerisce il nome, è una parete componibile, modulare e personalizzabile per le camere dei bambini da 0 a 14 anni (circa). Si direbbe un arredo più che un gioco, ma la filosofia è la stessa del MUtable: essere entrambe le cose. Il MUwall aiuta a tenere in ordine le proprie cose e la cameretta, ma è anche una parete da arrampicata, un castello a due piani, una nicchia sospesa con la forma di un sottomarino, una libreria ad albero e scaffali che compongono un arcobaleno. Le combinazioni possibili sono infinite e si possono facilmente cambiare nel tempo, per creare un ambiente di gioco stimolante. Entrambi, MUwall e MUtable, sposano il modello pedagogico montessoriano e la sostenibilità.

“MUwall per Mukako è un ulteriore passo avanti nell’evoluzione a brand nativo digitale di riferimento per le famiglie di gran parte del mondo. Il successo ottenuto con Mutable ci ha confermato che il nostro modello di business basato sull’ascolto dei genitori, sull’innovazione e sul design oltre che su una filiera corta, direct to consumer, è vincente.”ha commentato Martina Cusano, CEO e Co-founder di Mukako.

Insomma, il futuro di Mukako può essere molto roseo, è certamente quello che si merita. E’ una società che ha già avuto una crescita esplosiva, ma anche vocata alla exit industriale.

E chissà se a loro piacerebbe essere acquisiti da un colosso mondiale del giocattolo, Lego, Mattel, Hasbro..

“Noi siamo una startup finanziata da investitori che ovviamente hanno interesse a fare una exit in tempistiche ragionevoli. – rispondono Martina Cusano ed Elisa Tattoni, le due fondatrici – Quindi certamente saremmo disponibili a una eventuale acquisizione da parte di uno di questi gruppi. Anzi crediamo che noi potremmo apportare moltissimo valore aggiunto al loro interno. Ci piacerebbe in futuro poter trovare un partner interessato all’innovazione, sia di prodotto che di processo, che noi siamo in grado di apportare, e che a sua volta ci possa aiutare a crescere ulteriormente poiché nutriamo grandi ambizioni per il nostro progetto’.

Donatella Cambosu

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