
I Lego sostenibili
Il suo primo gioco/arredo per bambini il MUtable ha avuto uno straordinario successo di mercato, in Italia, Europa, US, e in Cina ha fatto furore. Ha realizzato grandi campagne di crowdfunding, vinto premi (Red Hot Awards, il premio di Alibaba); ora è in lizza per il Compasso d’Oro 2020, il più prestigioso premio di design al mondo. Con un tavolo per bambini, sintetizzerebbe qualcuno. Un tavolo dietro al quale ci sono idee, valori, persone e naturalmente design. Mukako non si è fermata nemmeno un istante e qui sta quell’ossessione che l’accomuna tante aziende di successo, da poco ha lanciato un altro prodotto, il MUwall: la sua campagna di reward crowdfunding su Kickstarter in sole 3 ore superato l’obiettivo di raccolta di 50mila euro; oltre 250mila euro raccolti in appena 5 giorni. MUwall, come suggerisce il nome, è una parete componibile, modulare e personalizzabile per le camere dei bambini da 0 a 14 anni (circa). Si direbbe un arredo più che un gioco, ma la filosofia è la stessa del MUtable: essere entrambe le cose. Il MUwall aiuta a tenere in ordine le proprie cose e la cameretta, ma è anche una parete da arrampicata, un castello a due piani, una nicchia sospesa con la forma di un sottomarino, una libreria ad albero e scaffali che compongono un arcobaleno. Le combinazioni possibili sono infinite e si possono facilmente cambiare nel tempo, per creare un ambiente di gioco stimolante. Entrambi, MUwall e MUtable, sposano il modello pedagogico montessoriano e la sostenibilità.
“MUwall per Mukako è un ulteriore passo avanti nell’evoluzione a brand nativo digitale di riferimento per le famiglie di gran parte del mondo. Il successo ottenuto con Mutable ci ha confermato che il nostro modello di business basato sull’ascolto dei genitori, sull’innovazione e sul design oltre che su una filiera corta, direct to consumer, è vincente.”ha commentato Martina Cusano, CEO e Co-founder di Mukako.
Insomma, il futuro di Mukako può essere molto roseo, è certamente quello che si merita. E’ una società che ha già avuto una crescita esplosiva, ma anche vocata alla exit industriale.
E chissà se a loro piacerebbe essere acquisiti da un colosso mondiale del giocattolo, Lego, Mattel, Hasbro..
“Noi siamo una startup finanziata da investitori che ovviamente hanno interesse a fare una exit in tempistiche ragionevoli. – rispondono Martina Cusano ed Elisa Tattoni, le due fondatrici – Quindi certamente saremmo disponibili a una eventuale acquisizione da parte di uno di questi gruppi. Anzi crediamo che noi potremmo apportare moltissimo valore aggiunto al loro interno. Ci piacerebbe in futuro poter trovare un partner interessato all’innovazione, sia di prodotto che di processo, che noi siamo in grado di apportare, e che a sua volta ci possa aiutare a crescere ulteriormente poiché nutriamo grandi ambizioni per il nostro progetto’.
Donatella Cambosu
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