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IAG Index, l’early stage è solido, crescono i round pre-seed e seed

La nuova edizione dell’osservatorio di Italian Angels for Growth mette in luce come nonostante la contrazione dei dati generali gli investimenti early stage crescono

Pubblicato il 26 Feb 2024

Italian Angels for Growth presenta l’edizione 2023 del suo IAG Index che fotografa l’ecosistema delle startup italiane visto con gli occhi e con l’esperienza diretta dei business angel dello storico gruppo di investimento e che prende slancio dal report presentato a ottobre e relativo ai primi sei mesi del 2023 e da quello relativo allo scorso anno.

IAG Index parte dai dati dell’ultimo Osservatorio trimestrale sul venture capital in Italia di Growth Capital e Italian Tech Alliance, nel 2023 gli investimenti in startup e imprese innovative in Italia sono stati pari a 1,17 miliardi di euro in 325 round di finanziamento, registrando una flessione per ammontare investito del 37% rispetto all’anno precedente, principalmente per la minor incidenza dei mega round (17% vs 38%), con il numero di round sostanzialmente stabile (339 nel 2022 e 325 nel 2023). Qui il report completo che è stato presentato a gennaio 2024 e di cui abbiamo scritto approfondimento.

D’altra parte, l’aumento significativo del numero di investitori attivi in early stage, con la nascita in primis di diversi fondi in questo settore (come, per esempio, Italian Funders Fund) e il contributo di acceleratori verticali promossi da CDP VC, ha determinato una forte crescita del numero di round pre-seed (92 nel 2023 a fronte dei 55 nel 2022).

Elemento che emerge anche dai dati dello IAG Index, termometro dell’ecosistema startup e calcolato sul deal flow di startup analizzate nella selezione delle opportunità di investimento di Italian Angels for Growth (IAG), il cui focus è appunto nell’early stage.

Difatti, nonostante la contrazione complessiva del mercato, l’early stage ha registrato numeri di deal consistenti. Nel pre-seed e seed, si è notato un leggero aumento, in linea con l’espansione dei round, attribuibile a due fattori principali: i venture capital si sono orientati verso l’early stage con investimenti più consistenti rispetto agli investitori ‘informali’ (come family, friend & fool), e molti pre-seed round sono stati guidati da fondatori seriali, noti per attirare considerevoli volumi di capitale sin dalle prime fasi. Entrambi questi elementi costituiscono segnali positivi della maturità del mercato.

Anche IAG, intuendo i cambiamenti del mercato, nel 2022 ha lanciato Eden Ventures, strumento di investimento focalizzato su startup re-seed che ha già investito in oltre 12 startup e rappresenta un supporto concreto a top class team attraverso un approccio all’investimento metodico, snello, rapido e di valore per gli imprenditori sin dai primi momenti dello stadio di sviluppo delle loro idee.

iag index

Secondo lo IAG Index, la dimensione media dei round pre-seed è pari a 8oo mila euro, in aumento del 20% rispetto al 2022. La dimensione media dei round seed è pari a 2,4 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al 2022. Aumentando la dimensione dei round, sono aumentate di conseguenza le valutazioni delle società. Relativamente alle valutazioni pre-money si rileva un aumento delle valutazioni, nonostante il numero inferiore di round in generale. Questa tendenza è collegata al fatto che il mercato è diventato più selettivo e competitivo. Posta questa premessa, possiamo affermare che gli investitori, poiché stanno destinando capitali a valutazioni più elevate, dimostrano fiducia nella potenziale crescita delle società, anche nel mercato italiano.

Internazionalizzazione, imprenditorialità femminile, sostenibilità

Nello specifico, IAG Index 2023 evidenzia infatti che il 62,3% dei deal analizzati riguarda imprese italiane. Questo risultato riflette la maturità del mercato italiano con le società italiane sempre più attrattive anche per gli investitori esteri grazie anche all’impegno delle istituzioni pubbliche nel sostenere l’ecosistema delle startup, tra cui, l’intervento del Fondo di fondi internazionale di CDP VC che sta contribuendo ad attirare investitori stranieri in Italia, come evidenziato dall’investimento nel fondo Partech, che ha già deliberato un investimento in Smartpricing.

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Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, i dati IAG 2023 evidenziano una quota ancora distante dalla parità di genere, fermandosi al 22,4%. Tuttavia, rispetto alla media europea (12,6%), l’Italia si colloca al di sopra, segnalando una presenza più significativa di donne fondatrici di startup.

Un altro aspetto interessante è la sostenibilità delle startup: il 70,3% delle startup analizzate nel 2023 ha dichiarato di avere una politica ESG (ambiente, sociale e governance) nel proprio business model. Questa tendenza è particolarmente evidente nei settori lifescience (94,9%) e deeptech (78,3%). Al contrario, i deal nel settore fintech risultano meno ESG compliant (42,9%), probabilmente influenzati dalla natura più tradizionale di questo settore ancora in evoluzione in termini di sostenibilità.

Carlo Tassi, presidente IAG dice in una nota: “L’ecosistema sta diventando più selettivo, il che rappresenta un segno di maturazione del mercato. Inoltre, la creazione di diversi fondi e l’incremento della concorrenza indicano che gli investitori credono fortemente nello sviluppo dell’ecosistema del venture italiano. Avendo compreso le dinamiche di cambiamento del mercato, il nostro impegno con Eden Ventures sta di fatto contribuendo ad aumentare la quota di round pre-seed italiani. Altresì, è importante sottolineare l’attenzione crescente verso l’imprenditoria femminile e la conformità ESG, entrambi fattori cruciali per promuovere lo sviluppo sostenibile dell’ecosistema”.

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