IGenius rivoluziona la business intelligence con l’AI

La startup italiana nata nel 2015ha già raccolto 5mln €, un team di 50 persone, sedi all’estero e partner come Google. E’ la nuova frontiera della business intelligence

Pubblicato il 20 Feb 2018

Si chiama IGenius e intende rivoluzionare il mondo della business intelligence. La startup è made in Italy ed è stata fondata da Uljan Sharka che ne è anche Ceo. Ha raccolto cinque milioni di euro da un gruppo di business angel italiani e oggi conta 20mila utenti attivi in 20 diversi Paesi, organizzazioni che vanno da giganti come Toyota al ristorante sotto casa.

“Ciò che stiamo facendo – spiega il Ceo a Startupbusiness – è realizzare un sistema capace di interrogare, analizzare e illustrare i dati dei sistemi informativi aziendali in modo efficace, veloce, con linguaggio naturale, un po’ come se fosse una specie di Siri che tutti gli utenti di iPhone conoscono”.

Il prodotto di IGenius si chiama Crystal ed è accessibile direttamente online, esiste una versione di base gratuita, una versione maggiormente estendibile che costa 99 euro e poi ci sono le integrazioni che la startup fa per le grandi organizzazioni.

Oggi IGenius ha un team di oltre 50 persone, di cui quasi quaranta basate a Milano in un bell’ufficio che si affaccia sui giardini intitolati a Indro Montanelli e le altre che lavorano presso le controllate che hanno sede a San Jose in California, a Londra e nella zona di Losanna in Svizzera.

Da un punto di vista organizzativo le persone sono divise in 13 squadre che sviluppano i vari aspetti della piattaforma tecnologica di intelligenza artificiale applicate perché, come sottolinea Sharka: “sviluppiamo tutto internamente”.

Oggi IGenius conta su partnership strategiche con gente del calibro di Facebook, Google e Twitter , si confronta sul mercato con tecnologie come la imminente Alexa for business di Amazon, con Ibm Watson e Salesforce Einstein, punta a chiudere il 2018 con un fatturato di 3,5 milioni di dollari e il bilancio in utile e a definire un round nella seconda parte dell’anno di un valore di almeno 20 milioni di dollari.

Uljan Sharka, fondatore e Ceo di IGenius

Per noi l’Italia si è rivelato l’ecosistema ideale – spiega il fondatore –  per il team soprattutto, ogni membro del mio team è un imprenditore e rispetto agli altri tre Paesi dove siamo presenti devo dire che la qualità del lavoro in Italia è elevata e abbiamo anche persone dall’estero che ora sono qui presso il nostro quartiere generale di Milano, i valori dell’ecosistema italiano sono migliori, la fidelizzazione delle persone è essenziale per un’azienda come la nostra”.

Nata nel 2015 la startup ha iniziato a operare nel gennaio 2016 con un primo round di finanziamento da 1,5 milioni di dollari al quale nel 2017 si è aggiunto quello da 3,5 milioni per arrivare ai cinque milioni complessivi raccolti fino a oggi da 5 business angel che sono intervenuti tutti con capitale privato. È stata tra le prime otto startup nell’ambito dell’intelligenza artificiale al Websummit di Lisbona, cosa che l’ha messa in forte evidenza presso il mondo degli investitori e, nelle parole del ceo: “vogliamo essere coloro che guidano il nuovo shift di piattaforma nell’ambito della business intelligenze, prima si è passati dal modello delle workstation e del client-server a quello del cloud computing, ora si va verso l’intelligenza artificiale applicata. Noi ci occupiamo proprio della applied AI, quella che già oggi consente di risolvere problemi concreti e che nella nostra visione semplifica il rapporto tra i dati e le persone rivoluzionando così il concetto stesso di business intelligence. Noi siamo in grado di interfacciarci in tempo reale con qualsiasi fonte dati, di interpretare le informazioni che i dati contengono e di renderle disponibili in linguaggio naturale, ciò non solo rende più semplice, efficace ed efficiente l’utilizzo dei dati ma rende possibile a tutti coloro che lavorano in una organizzazione accedervi diversamente da quanto avviene oggi quando le organizzazioni devono addestrare un certo numero di persone all’utilizzo dei tanti strumenti di business intelligence”.

“I dati sono la nuova merce di scambio – prosegue il Ceo – ed è per questo che diventa importante avere un tool che trae le informazioni dai dati, IGenius funziona in qualsiasi settore e con qualsiasi dato: crm, dati di vendita, dati di marketing. Noi oggi lavoriamo su due strade: tecnologia proprietaria e applicazione della tecnologia ai prodotti e Crystal è il nostro primo prodotto che nasce per il marketing, poi rilasceremo altri prodotti per altri settori sia trasversali come, dati di vendita, crm, sia specifici come health care e naturalmente siamo già in più lingue: inglese, italiano, spagnolo, francese, tedesco, portoghese e presto anche cinese”.

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