Innovare, senza paura e con tempismo: la sfida delle startup nel post emergenza

Pubblicato il 20 Mag 2020

Non avere paura. È questo il primo consiglio che mi sento di dare ad una azienda o startup il cui business è stato rivoluzionato in questi ultimi mesi dall’emergenza sanitaria che ha travolto il nostro Paese e il resto del mondo. Ci siamo ritrovati a gestire una situazione più grande di tutti noi, con stravolgimenti continui e senza prospettive certe. In questo clima la cosa peggiore è lasciare che la paura e l’incertezza prendano il sopravvento.

Come CEO di una startup ho imparato a vedere i problemi come opportunità, come occasioni per mettersi in discussioni e analizzare il mercato sotto prospettive nuove. Quale opportunità può cogliere la mia azienda, ora che il suo modello di business è fermo? È una domanda molto “scomoda” ma, se ci pensate, anche entusiasmante.

Flessibilità e tempismo sono fondamentali

Non a caso, le caratteristiche che non dovrebbero mai mancare ad una startup che vuole avere successo in questo contesto così mutevole sono collaborazione e flessibilità. La risorsa principale di una startup è proprio la sua natura “leggera”: non risponde ai meccanismi lunghi delle grandi aziende o, in ogni caso, delle aziende strutturate in modo molto verticale. Questo permette di essere flessibile nei flussi e nelle decisioni. Aprirsi anche alle opportunità legate a partnership e comarketing è un ottimo modo di crescere e fare impresa. Soprattutto, è un bellissimo modo di imparare e capire le proprie debolezze e imparare da esse. Ricordiamoci sempre che da soli si arriva al traguardo, ma insieme si arriva ancora più lontano.

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Altro fattore essenziale è il tempismo: spesso determina il successo delle nostre scelte. Saper adattare il proprio proprio business e i propri servizi in breve tempo è essenziale. E tempismo richiede coraggio: anche per questo il mio consiglio è di non aver paura nel lanciarsi in nuovi progetti e affrontare sfide nuove.

Ad esempio come Wetaxi la nostra risposta all’emergenza è stata il “Delivery”: il servizio di spedizione via taxi è nato in una sola settimana, rispondendo proprio alla domanda “cosa possiamo fare in questa situazione per non fermarci?”. Non avrebbe avuto lo stesso successo se ci avessimo messo più tempo ed è con questa consapevolezza che abbiamo concentrato tutte le nostre energia in questo progetto. Un lavoro importante che ci ha permesso di raggiungere risultati significativi ed aprire partnership sul territorio, come i Taxi Green Solidali con Snam e Snam4Mobility.

Avere tempismo e flessibilità permette dunque di cogliere importanti possibilità e in alcuni casi aprire il proprio mercato ad un modello di business inedito.

Massimiliano Curto – CEO di Wetaxi

Photo by Matt Palmer on Unsplash

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