Innovazione in Europa: EIT Digital, rampa di lancio per 61 scale-up

L’acceleratore di scaleup EIT Digital pubblica il report con i risultati di successo ottenuti nel 2018. Per il 2019 raddoppia gli sforzi, la call per candidarsi aperta fino al 14 giugno.

Pubblicato il 06 Giu 2019

Dieci nuove imprese nate dall’attività di innovazione, più di 80 prodotti e servizi lanciati sul mercato, 61 scale-up supportate attraverso il programma di accelerazione, oltre 100 milioni di euro di capitale totale raccolto dalle scaleup.

Sono alcuni dei numeri che EIT Digital, acceleratore di innovazione digitale sostenuto dall’Unione europea, ha pubblicato nella sua relazione annuale 2018, intitolata “Harvest for Value”, che illustra i risultati raggiunti dell’organizzazione  e il suo impatto nello scenario dell’innovazione europeo. Risultati che sono molto positivi e che ‘certificano’ come le due direttrici su cui si muove l’organizzazione, innovazione e imprenditorialità, trovino nel nostro continente un terreno fertile.

” Raccogliere valore, questo è certamente ciò che abbiamo fatto nel 2018. – spiega Willem Jonker, CEO di EIT Digital. –  In tutti i nostri settori chiave, l’ecosistema, l’innovazione e l’imprenditorialità, la formazione imprenditoriale, abbiamo assistito a una crescita, ampliando così la portata e l’impatto dell’EIT Digital. Le nostre attività non solo dimostrano la ricchezza del nostro ecosistema digitale, ma anche la nostra capacità come comunità di raccogliere questa ricchezza e fornire un valore importante all’Europa attraverso le nostre innovazioni digitali e i nostri talenti imprenditoriali”.

Diversi i risultati di cui EIT Digital si ritiene molto soddisfatta, tra questi un peso importante hanno quelli legati al tema dell’educazione all’imprenditorialità (più di 1.900 studenti sono stati iscritti a uno dei programmi di master digitali dell’EIT;
oltre 100.000 studenti hanno frequentato i suoi Massive Open Online Courses (MOOC); e quelli legati invece alla costruzione di un ecosistema dell’innovazione paneuropeo, che ha visto nel 2018 coinvolgere 70 nuovi partner, di cui 53 partner industriali, per un totale di 215 partner, comprese le organizzazioni educative e industriali.

Educazione imprenditoriale e sviluppo dell’ecosistema sono naturalmente due pilastri dell’architettura EIT Digital, volta a sostenere e velocizzare l’innovazione e la trasformazione digitale in Europa attraverso le sue imprese. Una cosa molto importante oggi, non solo per la coesione e la crescita economica e sociale dell’Unione, e del benessere e della qualità della vita dei cittadini europei; lo sviluppo tecnologico è tema importante da un punto di vista politico e per il mantenimento degli equilibri mondiali, è un tema importante per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sosciale.

“L’Europa ha una forte opportunità di svolgere un ruolo centrale nel settore digitale concentrandosi sulla tecnologia deep tech, che avrà un impatto su tutti i settori industriali. Con la sfida digitale dell’EIT, siamo determinati a individuare i migliori imprenditori europei ambiziosi e a sostenerli nella costruzione delle future società dominanti nelle tecnologie digitali”, ci aveva detto in questa intervista Chahab Nastar, Chief Innovation Officer dell’EIT Digital, in occasione del lancio della loro call per scaleup 2019 EIT Digital Challenge), ancora aperta fino al prossimo 14 giugno. Ricordiamo che ci sono 5 temi di riferimento: cinque categorie: Digital Tech, Digital Cities, Digital Cities, Digital Industry, Digital Wellbeing e Digital Finance.

Se il report 2018 riporta il raggiungimento degli obiettivi target, il 2019 come si legge nello stesso report è affrontato con ancora più slancio e incisività e prevede un investimento di oltre 100 milioni in programmi a supporto dell’innovazione digitale (anche attraverso la call di cui sopra) e la formazione. Il supporto alle imprese intede essere fornito sempre più secondo i modelli del venture capital, la focalizzazione sarà ancora più concentrata sul deep tech, in particolare  sulle infrastrutture digitali (il Digital Tech) e il Digital Finance. “Nel 2019, l’acceleratore digitale dell’EIT punta a supportare complessivamente 70 scale-up, accuratamente selezionate in relazione alla loro profonda qualità tecnologica e al loro potenziale di crescita globale. – dice Willem Jonker, Ceo EIT Digital –  a tal fine, nel 2019 puntiamo a raddoppiare gli investimenti privati raccolti per l’accelerazione delle scale up; aumenteremo ulteriormente la generazione di lead aziendali qualificati per le scale up in 20 paesi diversi. L’acceleratore digitale dell’EIT Digital Accelerator vedrà anche un aumento significativo delle entrate, il che contribuirà alla sostenibilità dell’EIT Digital. In questo modo l’acceleratore digitale dell’EIT continuerà a essere uno dei migliori acceleratori europei per gli scale-up digitali.”

EIT Digital Challenge 2019

Una modalità di selezione delle scaleup è la EIT Digital Challenge, attraverso la quale vengono selezionate 25 aziende, cioè cinque per categoria, che saranno invitate a un evento esclusivo a Bruxelles, dove presenteranno la loro tecnologia a una giuria di aziende e investitori di alto profilo. Tra queste ci individueranno 10 vincitori, in ogni categoria, la giuria sceglierà le due migliori aziende ed entrambe riceveranno un anno intero di supporto personalizzato dall’acceleratore digitale dell’EIT, per un valore di 50mila euro. Inoltre, il primo vincitore di ogni categoria riceverà un premio in denaro di 50mila euro.

“L’EIT Digital Challenge è ideale per le aziende che hanno già una trazione significativa nel loro mercato nazionale e sono pronte ad espandersi a livello internazionale”, ci aveva detto Giuseppe Giordano, CEO di Enerbrain, premiato nell’EIT Digital Challenge 2018, “il premio ci ha portato molta visibilità e ha aumentato la nostra reputazione, ma soprattutto l’EIT Digital Accelerator ci sta aiutando concretamente ad acquisire clienti e a raccogliere fondi in altri Paesi europei”.

Possono candidarsi: società che hanno sede in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, devono essere in fase di crescita (da dimostrare mostrando un fatturato annuo di oltre 300mila euro o almeno 2 milioni di euro di finanziamento totale), e devono avere meno di dieci anni di vita.

Candidature aperte fino al 14 giugno, qui l’application. 

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