Ivan Farneti di Five Seasons Ventures e l’investimento da 8,5m€ in Cortilia

Pubblicato il 26 Set 2019

“Il deal flow nel foodtech è davvero impressionante, anche solo limitato ad aziende europee. Negli ultimi 18 mesi abbiamo inserito oltre 2000 aziende nel nostro tracking software. l’italia è ben rappresentata in termini di volume, anche se le aziende tendono a essere spesso a livello di seed o pre-seed mentre il nostro fondo tende a investire in Series A e B. Altri Paesi da cui vediamo belle opportunità includono l’Inghilterra, che ci aspettavamo, e la Germania, che invece è un po’ una bella sorpresa”, spiega a Startupbusiness Ivan Farneti, partner del fondo Five Seasons Ventures (del quale demmo annuncio della nascita qui ) che recentemente ha guidato il nuovo round da 8,5 milioni di euro di Cortilia insieme Indaco Ventures I, gestito da Indaco SGR, entrambi in veste di co-lead investoor. Five Seasons e Indaco si uniscono così a P101 Ventures, già azionista finanziario di riferimento, e al founder e CEO Marco Porcaro, nella governance della scaleup. L’operazione include anche un ulteriore coinvolgimento da parte di Primomiglio, già azionista di Cortilia, attraverso il fondo Barcamper Ventures. (qui scrivemmo dei round precedenti di Cortilia ).

Cortilia è nata nel 2012 come un mercato agricolo online di ortofrutta per diventare oggi, col suo vasto assortimento di quasi duemila referenze, il negozio online di riferimento per l’acquisto di prodotti alimentari freschi, accuratamente selezionati da piccoli agricoltori e artigiani, con un servizio di consegna a domicilio veloce e preciso, servendo 500 comuni distribuiti tra Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel 2018 Cortilia ha consegnato i propri prodotti nelle case di oltre 20mila famiglie italiane.

Ivan Farneti ha raccontato con un testo a sua firma che ha pubblicato sulla piattaforma Medium e che qui riprendiamo nella versione tradotta in italiano la genesi dell’operazione Cortilia e le ragioni per cui Five Seasons Ventures ha deciso di investire nella società giudicata molto promettente.

Ivan Farneti, partner di Five Seasons Ventures

Abbiamo incontrato Marco Porcaro, fondatore e amministratore delegato di Cortilia, nella sede di P101 Ventures a Milano nel giugno 2018. Abbiamo subito pensato di avere di fronte a noi un imprenditore piuttosto insolito per il paesaggio italiano, con una visione chiara e ambizione, e senza lamentarsi della scarsità di finanziamenti early stage in Italia o della burocrazia locale, o di qualsiasi altra cosa. Ci ha raccontato di una società precedente – un business logistico di ottimizzazione delle rotte – che aveva co-fondato e abbandonato con successo. Quindi, un imprenditore seriale, con una rilevante esperienza tecnologica e la passione per il cibo naturale e locale.

Pochi mesi dopo abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il resto del team Cortilia: diverse nazionalità, un’ampia gamma di competenze nel commercio elettronico, prodotti biologici, vendita al dettaglio fisico, logistica e tecnologia, costruito lavorando per aziende come Lastminute, Bio c’Bon, Accenture. Abbiamo trascorso buona parte del nostro processo di valutazione degli investimenti comprendendo le persone e la dinamica del team, nonché il modello di business e le operazioni, compresa l’inevitabile visita al magazzino refrigerato della distribuzione durante il turno di notte alle 3 del mattino per conoscere la produttività, la scalabilità, il controllo dei rifiuti e vedere dove il viaggio digitale del cliente incontra il mondo alimentare reale.

Abbiamo passato del tempo a capire il mercato, abbiamo sgranato i numeri del mercato alimentare italiano: nonostante il cibo sia la prima voce di spesa nel paniere delle famiglie italiane, l’e-commerce alimentare non è ancora esploso come in altri mercati europei, ma la domanda di e-commerce è cresciuta localmente del 30% annuo dal 2015, e si prevede che continui al 14/15% per i prossimi 5 anni. I dati mostrano che anche i consumatori italiani richiedono una maggiore convenienza (ordini online e mobile, consegna a domicilio ecc.) ma anche cibi freschi, autentici, biologici, locali, più sani. Con la concorrenza locale attualmente limitata al servizio di consegna online dei rivenditori locali e il recentissimo arrivo di Amazon Fresh.

Il prodotto di Cortilia è convincente e i numeri di crescita e di conservazione convalidano lo sforzo fatto dal team nel comprendere le preferenze dei clienti in continua evoluzione (anche stagionale), nell’approvvigionamento di un’offerta unica di alimenti freschi e nell’utilizzo della tecnologia per offrire un’esperienza agevole e conveniente, con un impatto minimo sull’ambiente e sullo spreco di cibo. Il prodotto è davvero unico: nessuno dei 2000 prodotti presenti su Cortilia si trova da Carrefour o Esselunga o Coop, semplicemente perché i circa 200 agricoltori e artigiani sarebbero considerati troppo piccoli o difficili da gestire per la GDO. Eppure, Cortilia ha progettato strumenti e processi per rendere questi fornitori pronti per la vendita al dettaglio, per renderli scalabili, dai controlli di processo e di qualità più rigorosi, alla promozione della loro storia e dei valori che stanno dietro ogni prodotto. Questo know-how e questa tecnologia sono beni unici e possono essere ulteriormente sviluppati con investimenti adeguati.

Infine, Cortilia ha dimostrato la capacità di costruire una comunità intorno ai valori di autenticità e sostenibilità del proprio marchio grazie alla narrazione onesta sul sito web e sui social media, ma anche attraverso eventi fisici, aprendo ulteriori potenzialità di sviluppo dei prodotti a marchio proprio, nonché lo sviluppo di una strategia multicanale; il primo passo in questa direzione è il loro punto vendita fisico sperimentale recentemente inaugurato a Torino.

L’e-commerce alimentare ha già creato un valore immenso in altri Paesi. L’Italia è in ritardo, ma è un mercato molto ampio e in crescita, dove il titolo di campione nazionale è ancora da assegnare. Se questo dovesse portare a una IPO a valle, o innescare l’interesse di un grande rivenditore nazionale o internazionale, lo scopriremo. Gli ingredienti giusti (naturalmente freschi e biologici, naturalmente) ci sono.  

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