Lo sport riparte con i big data, Sportclubby incassa 950K

Pubblicato il 08 Feb 2021

“Le restrizioni imposte ai club hanno prodotto un brusco cambio di abitudini e i nostri dati ce lo confermano. Da un lato abbiamo visto un boom nell’offerta di corsi online, frequentati da oltre metà degli sportivi italiani. Nel 2021 il 27% non intende rinunciare alla comodità di questi servizi, uniti a allo sport all’aperto, anche dopo la riapertura. Dall’altro, c’è una parte della popolazione – soprattutto over 55 – che è stata molto penalizzata dalla chiusura dei centri: il 63% è stato costretto a diminuire la propria frequenza di allenamento a causa delle restrizioni e 7 su 10 non vedono l’ora di tornare in palestra. Ma la loro routine sarà comunque differente: basti pensare all’impatto dello smart working nelle nostre vite. Il 36% nel 2021 farà sport anche in orari non “di punta”, mentre prima il grosso delle attività si concentrava nella fascia 18-20″.

Così Biagio Bartoli, Ceo della startup sport-tech che ha appena incassato un nuovo round d’investimento pari a 950mila euro da Finpiemonte e LigurCapital.  Si chiude così a 1.670.000€ il valore del secondo aumento di capitale, partito con una campagna di crowdfunding su Mamacrowd, che aveva coinvolto, tra gli altri, anche il fondo Oltre Venture e l’incubatore sportech Wylab.

Sportclubby, incubata in Wylab, il primo SportsTech Business Incubator in Italia, è nata come strumento per cercare, prenotare e pagare corsi e servizi dedicati offerti da strutture, club, federazioni e professionisti del settore, che permette di invitare amici a condividere le stesse passioni, ma anche scoprire e praticare nuove discipline. Partendo dal più grande database sulle abitudini sportive degli italiani, Sportclubby sfrutta i big data con l’obiettivo di portare le persone a fare più sport e più sport differenti.

Ovviamente da quando è scoppiata la pandemia ha dovuto fare i conti con una realtà dirompente rispetto al settore, ma come si conviene a una startup dai problemi è nata anche un’opportunità.

In questi mesi Sportclubby ha affiancato centinaia di club verso l’evoluzione “ibrida” del settore, offrendo tutti gli strumenti digitali per affrontare non solo questa fase difficile, in cui le attività sono limitate al livestreaming o all’outdoor, dove il clima e il tipo di disciplina lo consente. – continua Bartoli – Con il lavoro fatto nel 2020, ma iniziato molto prima,  stiamo gettando le basi per una sport industry in grado di affrontare le nuove esigenze di allenamento delle persone in modo proattivo, con l’aiuto dei big data. Favorendo la digitalizzazione dei centri sportivi potremo avere uno sguardo completo su abitudini, orari, luoghi, associazioni tra sport diversi, con l’obiettivo di dare un spinta alla ripartenza del settore e portare le persone a una vita più sana e dinamica.”

Con 6 milioni di prenotazioni nel 2020, Sportclubby è diventata la Sport App più scaricata in Italia. Grazie al più grande database multi sport esistente è in grado di realizzare analisi predittive sulle abitudini di allenamento, per migliorare e incrementare la pratica di attività fisica e di più discipline diverse.

Durante i mesi di lockdown, grazie alla prima piattaforma per gestire prenotazioni, orari, abbonamenti, pagamenti mobile, micro-assicurazioni sportive, promozioni e altri servizi digitali per lo sport, la startup è cresciuta al ritmo del 200%, permettendo a decine di club di migrare online e outdoor i propri palinsesti e continuare a lavorare in sicurezza.

Potenziando ulteriormente la propria piattaforma, Sportclubby continuerà guidare l’irreversibile processo di digitalizzazione della sport industry. Secondo un recente studio della società, infatti, la nuova offerta ibrida generata dall’emergenza sanitaria, solo nel 2021 arriverà a pesare fino al 27% del mercato, affiancando in modo permanente all’attività indoor anche quella online (in live streaming e on demand) e all’aperto.

 

Photo by Lucy Dunne on Unsplash

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