Odio online, arriva la Call for Ideas per il terzo settore

Pubblicato il 09 Feb 2021

Si chiama “Una Buona Idea” ed è’ l’iniziativa nata dalla collaborazione tra il Web Marketing Festival e Chi Odia Paga per sostenere le associazioni italiane che propongono progetti di educazione, sensibilizzazione o contrasto all’odio online.

Sarà possibile candidarsi dal 9 febbraio al 30 aprile 2021 sui siti di Web Marketing Festival e Chi Odia Paga, i migliori progetti saranno premiati il prossimo giugno nel corso del Web Marketing Festival e potranno avviare una propria campagna di crowdfunding sulla piattaforma legal-tech di COP.

“L’iniziativa nata in sinergia con Chi Odia Paga è l’espressione naturale della nostra mission che, da anni, portiamo avanti con gli eventi e le attività del WMF: promuovere la formazione e la conoscenza del mondo dell’innovazione per comprendere come possiamo impiegare il digitale e la tecnologia per generare un impatto sociale positivo” spiega Cosmano Lombardo, ideatore del WMF. “Il fenomeno dilagante dell’odio online è il segnale inequivocabile che esistono pericolose distorsioni nell’utilizzo del web e dei social che dobbiamo debellare creando un fronte comune e coeso, perché ci troviamo davanti a una questione sociale che riguarda tutti”.

“Sono certo che utenti della rete e le aziende con una forte CSR avranno un ruolo chiave nel contrasto all’odio online anche quest’anno” – sottolinea il CEO di Chi Odia Paga, Francesco Inguscio – “Già nel 2020 tramite crowdfunding abbiamo raccolto oltre 140mila euro, per sostenere progetti meritevoli contro l’odio, con un ruolo centrale giocato dalle aziende con una forte responsabilità sociale. Sono convinto che anche in questa occasione sapranno rispondere al nostro appello”.

Come funziona la call for ideas

La call è aperta ad associazioni, cooperative, imprese sociali ed enti che hanno progetti di prevenzione, sensibilizzazione ed educazione volti al contrasto di qualsiasi forma d’odio online. Le associazioni possono candidare il loro progetto da oggi fino al 30 aprile 2021.

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I progetti potranno essere proposti sui siti di Chi Odia Paga e del Web Marketing Festival, dove sono anche disponibili tutti i dettagli relativi all’iniziativa come il regolamento.

I migliori progetti candidati alla call “Una Buona Idea” saranno valutati da una giuria d’eccellenza del mondo ONP: il vincitore verrà premiato sul Mainstage del WMF – il 26 giugno al Palacongressi di Rimini – e sarà inserito nella campagna di crowdfunding sul sito di Chi Odia Paga – attiva dal 1 al 30 settembre 2021 – per raccogliere i fondi necessari allo sviluppo del progetto.

Grazie al meccanismo di fundraising ideato da COP, che coinvolge terzo settore e aziende profit, sono già stati portati a termine due importanti progetti.

Per esempio, con oltre 127 mila euro raccolti, lo scorso gennaio si è chiusa la campagna di crowdfunding sociale, realizzata con il sostegno dell’associazione Fare x Bene onlus  volta ad aiutare Valentina Pitzalis, vittima di un tentativo di femminicidio da parte del marito che le ha dato fuoco ed è morto nel rogo da lui stesso provocato. La donna sopravvissuta alla tragedia che l’ha resa disabile, è diventata successivamente vittima di una campagna di odio online senza precedenti nel nostro Paese che le ha causato anche circa 100mila euro di spese legali.

I soldi della campagna andranno adesso anche a finanziare ulteriori azioni legali dimostrative di Valentina, che proprio oggi ha denunciato in contemporanea in 7 procure italiane 20 hater che l’hanno perseguitata sui social.

La decisione di denunciare, presso diverse procure, alcuni tra i più violenti leoni da tastiera che l’hanno perseguitata in questi anni, vuole richiamare l’attenzione di tutti: ​cittadini e istituzioni. Valentina, infatti, è solo una delle tante donne colpite dal ​victim blaming​, ovvero dall’odio e dalla colpevolizzazione nei confronti delle vittime di violenza. Al suo fianco in questa iniziativa c’è ancora FARE X BENE ONLUS e Chi Odia Paga. Entrambi i partner si impegnano ad aggiornare tutti i sostenitori di Valentina sull’esito dell’iniziativa, che verrà raccontata puntualmente sul sito ​www.difendiamole.it​

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