Perché la startup Busrapido si è comprata Trasportopersone.it

Per accelerare la crescita di una startup non c’è solo il venture capital, ci sono anche acquisizioni mirate: è il caso di Busrapido e Trasportipersone.it

Pubblicato il 21 Feb 2019

Busrapido è una startup innovativa italiana della mobilità che ha realizzato una piattaforma web che consente prenotazioni di autobus e minibus con conducente.

Nata nel 2016 dall’idea di due giovani laureandi, la società è cresciuta rapidamente e fino a oggi in ‘bootstrapping’ ovvero con le sole risorse economiche investite dai fondatori e il suo stesso fatturato, nessun investitore del venture capital. Il team è attualmente composto da sole 5 persone compresi i due fondatori (ma si sta espandendo) e sviluppa il software internamente.  Eppure nel 2018 ha triplicato il fatturato rispetto all’anno precedente, trasportando migliaia di persone e fatturato viaggi per oltre un milione e mezzo di euro dalla sua fondazione ad oggi.

Se per tanti startupper (spesso precocemente ansiosi di fare fundraising) questo sarebbe stato il momento giusto per andare a cercare investitori, i fondatori di Busrapido hanno realizzato un’operazione completamente diversa, lanciandosi nell’acquisizione di un impresa per loro strategica: il portale Trasportopersone.it , il primo ed unico portale italiano ad aver messo in rete la quasi totalità delle imprese di settore, circa 8mila.

Cosa porterà a Busrapido l’acquisizione? Fondamentalmente expertise e relazioni specifiche, dice la società, valori importanti in un settore in Italia costituito soprattutto da aziende PMI (mediamente 7 veicoli ad azienda e alcuni milioni di fatturato) in cui le dinamiche sono innescate soprattutto da rapporti personali e fiducia reciproca.

“Noi siamo giovani e portiamo la componente digitale e l’innovazione, ma con l’acquisizione di TrasportoPersone.it ci arricchiremo di una competenza ed esperienza del settore che ci mancava. – dice Roberto Ricci, fondatore e CEO di Busrapido.com – TrasportoPersone.it è un’azienda che ha una decina d’anni ma i suoi fondatori sono da alcune decine di anni nel settore e continueranno a contribuire al progetto Busrapido. E’ stata una prima forma di digitalizzazione del trasporto con autobus, e ha favorito in questi anni l’incontro tra domanda e offerta di questi servizi  in molte città italiane. Con questa acquisizione potremo consolidare ulteriormente la nostra presenza nel mercato italiano e cominciare a pensare all’espansione europea. Vorremmo fare un primo pilot all’estero europeo entro il 2019″.

Antonio Decina, tra i fondatori di TrasportoPersone.it, afferma in una nota stampa: “In questi ultimi due anni Busrapido.com ha messo a sistema le aziende di noleggio pullman italiane. I grandi eventi curati da loro – come quello dell’udienza Papale della Croce Rossa Italiana e l’udienza papale della UILDM dove centinaia di bus e migliaia di persone hanno raggiunto la capitale da ogni parte dello stivale – ne sono la testimonianza. Ci riempie di entusiasmo condividere gli stessi obiettivi di quando abbiamo lanciato Trasportopersone.it e siamo contenti di poter continuare questo percorso insieme e di contribuire allo sviluppo di una realtà più grande, con ambizioni internazionali”.

Busrapido ha inoltre appena lanciato la nuova Partner Dashboard, piattaforma che permetterà di assegnare i viaggi alle ditte, le quali potranno anche scambiarsi tra loro servizi.

“Nel 2019 ci aspettiamo una importante crescita nell’adozione di soluzioni innovative da parte delle imprese italiane, che stanno investendo per restare competitive sui mercati internazionali.- dice ancora Roberto Ricci –  Questo trend è prova della volontà da parte delle aziende di trasporto di adeguarsi alle nuove richieste del mercato ed al crescente utilizzo del digitale in tutte le aree di business. Siamo contenti di poter essere di supporto alle aziende italiane nella digitalizzazione dei sistemi di prenotazione dei servizi di trasporto”.

E gli investitori? Sono contemplati nei piani di Busrapido?

“Abbiamo preferito portare avanti il nostro progetto fino a qui senza ricorrere al capitale di rischio, e ci siamo riusciti, ma sicuramente per affrontare l’internazionalizzazione avremo bisogno a un certo punto di aprirci all’ingresso di nuovi soci. Stiamo cominciando a pensarci” conclude Roberto Ricci.

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