Reggiani, Penta: lasciare l’Italia è scelta sofferta ma strategica

Pubblicato il 29 Lug 2020

La notizia della chiusura delle attività di Penta in Italia l’abbiamo data in questo articolo . A illustrare ai lettori di Startupbusiness le ragioni di questa scelta fatta dalla fintech è Bruno Reggiani che di Penta Italia è il country manager.

“Si tratta di una scelta strategica dovuta al fatto che per rendere il mercato italiano maggiormente efficiente sono necessari ulteriori investimenti e in questo momento Penta ha deciso di volersi concentrare sul mercato tedesco che è quello da cui le attività sono partite. Questa strategia riguarda anche la rimodulazione dell’offerta per gli utenti, sono per esempio stati eliminati i piani free e rimodulati i piani di pagamento”.

È un addio quindi? Solo il tempo potrà dirlo, di certo c’è che Marko Wenthin, CEO di Penta, ha pubblicamente dichiarato che questa scelta è stata sofferta ma che in questo momento è opportuno un impiego efficace delle risorse disponibili (a questo link il suo post in inglese su Linkedin ).

Cosa succede ora agli asset di Penta in Italia? “Tutte le competenze e le persone del team di Penta Italia sono state acquisite da Finleap Connect Italia che propone servizi fintech B2B alle banche”, dice Reggiani e la conferma arriva dallo stesso general manager di Finleap Connect Italia Marco Berini che da l’annuncio di questa operazione in questo post sul sito della società .

Era l’ottobre dello scorso anno quando Penta annunciò che l’Italia sarebbe stato il suo primo mercato di espansione dopo la Germania, come scrivemmo qui ora l’annuncio di avere modificato le strategie di sviluppo per concentrarsi sul mercato tedesco vede l’azienda cambiare prospettive anche se non è escluso che vi possa essere in futuro un possibile rilancio verso il nostro Paese, ciò che è certo è che l’intero settore del fintech sta vivendo un momento che vede la necessità di costruire un nuovo livello di solidità e di credibilità ciò sia a seguito di fatti avvenuti in queste ultime settimane come per esempio il caso di Wirecard (di cui abbiamo accennato in questo articolo in cui Soldo spiega la sua posizione in merito alla vicenda), sia a seguito della situazione contingente dovuta all’emergenza Covid-19,  e questa esigenza è fortemente sentita tanto che proprio in questi giorni è stata annunciata la prima edizione del Milan Fintech Summit che si terrà in una versione virtuale a dicembre 2020 e a inizio 2021 anche in versione in presenza, l’iniziativa è di Fintech District insieme a Fiera Milano e le informazioni preliminari sono disponibili qui.

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