Brandon, distributore digitale specializzato nel fashion e nell’home&living, è una delle cinque società italiane nella top 100 della FT 1000 Europe’s Fastest Growing Companies ed è insieme a Caffeina (settore media) la sola rappresentanza del mondo startup/scaleup italiano.
La classifica, nella sua prima edizione, elenca le prime 1000 società europee per tassi di crescita nel periodo tra il 2012 e il 2015. Il ranking, realizzato in collaborazione con la società di ricerche di mercato Statista, analizza i risultati delle società di 24 Paesi europei: l’Italia è complessivamente il terzo Paese in Europa per innovatività e livelli di crescita delle sue imprese, dopo la Germania e la Gran Bretagna e prima di Francia e Spagna.
La classifica tiene conto dunque di indicatori come l’innovatività e l’alto tasso di crescita, ma non necessariamente guarda solo alle startup, infatti le altre 3 imprese italiane nella top 100 sono aziende che non si classificano come tali, ma è evidente che lavorano sodo nella medesima direzione: Icont (industrial Goods), Consorzio tecnologie (Tecnologia), Wineemotion (Industrial Goods). Relativamente a Brandon (ex Brandon Ferrari) secondo quanto riporta la stessa società, nel periodo di rilevazione il fatturato di Brandon è cresciuto del 1.074%, con un CAGR del 127,3%. Paola Marzario, fondatrice e AD di Brandon, ha commentato: “Nel 2015 e fino al 2016 Brandon era ancora una start up innovativa, l’unica italiana nella top 100 della classifica FT 1000. Nel 2016 abbiamo puntato sullo sviluppo del canale marketplace, che è strategico anche perché ci garantisce un incremento della marginalità, e abbiamo conseguentemente ridotto i ricavi nelle flash sale. Il canale marketplace sta già generando consistenti volumi di vendita e prevediamo di chiudere l’esercizio con un fatturato di 5,8 milioni di Euro e un significativo aumento della redditività. Sono oltre 80 i brand che hanno scelto Brandon come export manager digitale, per aumentare la penetrazione nel canale e-commerce, in Italia e nel mondo”. Fondata da Paola Marzario nel 2012, a un anno dalla costituzione, Brandon è entrata nella top 10 delle startup milionarie d’Italia tra quelle iscritte al Registro delle imprese innovative del Ministero dello Sviluppo Economico. A dicembre del 2016 Brandon ha perso i requisiti anagrafici di start up innovativa ed è diventata una pmi innovativa.
Caffeina è l’altra società della classifica. Agenzia creativa digitale, fondata a Parma dove ha trovato inizialmente anche il sostegno anche dell’acceleratore B-ventures, in 5 anni da un team di cinque persone è passata a 65 quasi tutti professionisti under 30, il fatturato è passato da 1,6M a 3,6M, le divisioni interne arrivate ormai a oltre 10 unit, ha ben 4 uffici (uno a Milano e ben tre a Parma, in attesa del nuovo HQ, come si legge in quel bel post).
L’accelerazione di questa società è stata notevole nell’ultimo anno, tanto è vero che prima ancora di FT, anche Deloitte li ha inseriti nella top 100 Emea.
“I ranking sono un’occasione per posare una milestone importante e riflettere sui prossimi passi. – commenta Tiziano Tassi, uno dei fondatori della società, nella foto – Il riconoscimento del Financial Times è importante per noi e rende merito all’impegno di Caffeina per emergere e affermarsi. Abbiamo molto lavoro da fare per continuare a crescere e consolidarci. Siamo ancora all’1% di tutto quello che vogliamo fare: il meglio deve ancora venire.”
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