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Sibylla Biotech chiude un round da 23 milioni di euro

La cordata di investitori comprende fondi italiani e internazionali che consentono alla startup di sviluppare farmaci innovativi e arrivare alla fase preclinica

Pubblicato il 04 Ott 2022

Sibylla Biotech annuncia la chiusura di un finanziamento da 23 milioni di euro. L’investimento verrà utilizzato per l’avanzamento della propria pipeline di potenziali farmaci che agiscono secondo il protocollo innovativo denominato Pharmacological Protein Inactivation by Folding Intermediate Targeting (PPI-FIT) attraverso la valutazione preclinica. PPI-FIT consente l’accesso a una nuova classe di bersagli farmacologici che compaiono transitoriamente durante il processo di ripiegamento delle proteine e che danno speranza verso il trattamento di malattie oggi incurabili.

Il finanziamento da parte di un consorzio internazionale di investitori specializzati in scienze della vita è stato guidato da V-Bio Ventures con la partecipazione di Seroba Life Sciences, 3B Future Health Future Health Fund, Claris Ventures, CDP Venture Capital tramite Fondo Evoluzione, VI Partners, Indaco Venture Partners (si tratta del primo investimento del Fondo Indaco Bio), oltre al seed investor dell’azienda, Vertis SGR.

In concomitanza con la chiusura della raccolta di fondi, Ward Capoen di V-Bio, Bruno Montanari di Seroba, Ciro Spedaliere di Claris Ventures e Marianne Bjordal di 3B Future Health Fund entreranno a far parte del Consiglio di amministrazione di Sibylla.

“Sibylla Biotech sta sviluppando molecole che degradano le proteine coinvolte in gravi patologie. Tali composti sono progettati per interferire con il processo di ripiegamento della proteina selezionata legandosi agli stati intermedi di ripiegamento della stessa. E’ un approccio altamente differenziato nel campo della degradazione delle proteine, in grado di studiare una gamma di bersagli precedentemente inaccessibili – commenta in una nota Lidia Pieri, PhD. cofondatrice e amministratore delegato di Sibylla Biotech. -. Abbiamo ottenuto il sostegno di un forte gruppo di investitori esperti e il capitale necessario per far progredire la nostra pipeline terapeutica, espandere la nostra piattaforma tecnologica di simulazione del ripiegamento delle proteine e apportare ulteriori competenze al nostro team. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti, i fondatori e i sostenitori di Sibylla per aver reso possibili i risultati raggiunti finora”.

Attraverso l’approccio PPI-FIT, Sibylla Biotech identifica i Folding Interfering Degraders (FIDs), piccole molecole che bersagliano specifiche proteine nel loro stato intermedio di ripiegamento causandone la degradazione. Questo tecnologia permette di degradare anche quelle proteine che nel loro stato nativo non hanno siti di legame.

Il programma principale dell’azienda riguarda la ciclina D1, una proteina amplificata e sovraespressa in una serie di tumori, altrimenti non utilizzabile come bersaglio farmacologico. I proventi dell’investimento permetteranno all’azienda di sviluppare la propria pipeline terapeutica sfruttando la piattaforma di simulazione del ripiegamento delle proteine, oltre che di espandere ulteriormente le potenzialità della sua tecnologia.

“L’approccio innovativo di Sibylla ha già dimostrato di essere in grado di sbloccare una nuova categoria di bersagli, con il potenziale di tradurli in una robusta pipeline di candidati farmacologici per una gamma illimitata di indicazioni. Siamo entusiasti di sostenere la visione di Sibylla Biotech di trasformare il panorama della degradazione mirata delle proteine”, aggiunge Ward Capoen, PhD, partner di V-Bio Ventures.

“Lidia e il suo team sono nati da un gruppo di esperti interdisciplinari con l’obiettivo di sviluppare la tecnologia PPI-FIT. Sibylla Biotech si è distinta per l’applicazione di una scienza innovativa per risolvere le sfide terapeutiche, e ora ha ottenuto un’ulteriore convalida da un gruppo di investitori di grande esperienza. Vertis si congratula con il team per aver raggiunto questo obiettivo nel loro sviluppo”, dichiara Roberto Della Marina, PhD, operating partner di Vertis SGR.

 

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