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Archangel fa sistema con Polihub, I3P e Saperi&Co di Sapienza

Per la neonata realtà a supporto delle startup high tech Archangel AdVenture è fondamentale la collaborazione con altri attori dell’ecosistema, in modo particolare con gli incubatori universitari dove maggiormente si sviluppa tecnologia

Pubblicato il 23 Apr 2021

Nella strategia di investimento di Archangel AdVenture giocano un ruolo fondamentale gli accordi con altri attori dell’ecosistema startup e in modo particolare quelli con gli incubatori universitari.

Questa strategia è stata bene illustrata da Ciro Di Carluccio, co-fondatore e CEO del veicolo di investimento, in questo articolo che annunciava la nascita di Archangel AdVenture e ora inizia a prendere forma grazie alle partnership che sono state siglate con Saperi&Co della Università Sapienza di Roma, Polihub del Politecnico di Milano e I3P del Politecnico di Torino.

Daniele Scoccia, partner e investment manager di Archangel AdVenture spiega a Startupbusiness: “l’accordo con Saperi&Co, che è una infrastruttura di ricerca e servizi della Sapienza Università di Roma, nata per promuovere l’eccellenza nella ricerca applicata e per offrire servizi dedicati ad aziende ed enti esterni disegnata come modello ad “hub” cui fanno riferimento importanti dipartimenti dell’ateneo capitolino, ci vede impegnati nella definizione di un percorso che abbiamo denominato laboratorio di contaminazione dedicato a far crescere le migliori idee degli studenti e dei giovani ricercatori, attraverso la creazione di team multidisciplinari per sviluppare tecnologie negli ambiti di nostro interesse e su cui investire, che sono la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale”.

Gli accordi con il Polihub e l’I3P consentono ad Archangel AdVenture di entrare a far parte, diventandone una componente innovativa, dei rispettivi ecosistemi; nonché per le startup in cui Archangel investe di accedere ai loro servizi di incubazione e/o accelerazione. In entrambi i casi Archangel e alcuni fra i suoi soci contribuiranno inoltre attivamente alle iniziative a supporto delle startup partecipando alle attività di mentorship del Polihub e alla giuria del premio StartCup Piemonte e Valle d’Aosta nel caso di I3P.

“E’ per noi un piacere accogliere al Polihub questa nuova realtà che ci ha subito interessato per l’orientamento industriale della sua missione. Archangel è uno dei primi esempi di venture investor che, nel settore deep tech, rappresenta uno dei modelli innovativi che vediamo emergere nel mondo per questo tipo di tecnologie – commenta Enrico Deluchi, direttore generale del Polihub – sono ottimista e credo che la collaborazione sarà proficua per entrambi”.

Il Presidente di I3P Giuseppe Scellato dice: “L’accordo con Archangel ci permette di estendere le opportunità di finanziamento e irrobustimento dei progetti di imprenditoriali, in una fase in cui la raccolta di capitali in condizioni fair per i fondatori rappresenta un impulso fondamentale per l’avvio e lo sviluppo dell’impresa. L’esperienza del team fondatore di Archangel sarà preziosa nella valutazione dei progetti che parteciperanno alla StartCup Piemonte e Valle d’Aosta 2021, che partirà tra poco, a maggio”.

“In tutti questi casi – sottolinea Ciro Di Carluccio – la collaborazione ha carattere concreto e operativo e funziona in due direzioni: da un lato genera del potenziale deal flow per noi e dall’altro ci consente di accedere ai servizi di incubazione, accelerazione, ricerca e sviluppo che servono alle startup in cui noi investiamo indipendentemente da dove esse provengano.  Questo a sottolineare l’impostazione flessibile e dinamica che Archangel vuole adottare per identificare il percorso di accelerazione o incubazione più adatto per ogni team delle nostre startup”.

Questa doppia direzione operativa è stata decodificata da Archangel AdVenture in un modello che disegna tutti i passi necessari a una startup per giungere alla fase di scaleup, ed è rappresentata da due direttrici di servizi: quelli inward come la validazione della tecnologia, il design dei prodotti e dei servizi, la validazione del modello di business e del mercato, il processo di completamento del team, il supporto allo sviluppo del business, la raffinazione del modello finanziario; e quelli outward, in cui rientrano il branding, le partnership, l’accesso a grant e prestiti, l’espansione verso nuovi mercati, le relazioni con le grandi imprese, la preparazione ai round di investimento successivi e alla exit.

Un modello nel quale le esigenze di un investitore, quelle dei founders e quelle delle università che li hanno educati si mantengono bilanciati e complementari l’un l’altro.

Photo by Loïc Fürhoff on Unsplash

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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