E-bike, per BluBrake il 2019 è l’anno dell’avvio della produzione

Pubblicato il 27 Mar 2019

L’esperienza al MCE4x4 si è rivelata positiva – dice Fabio Todeschini, fondatore e general manager di BluBrake, startup che ha sviluppato un innovativo sistema frenante per e-bike  – nonostante non ci fossero aziende che operano nel nostro settore, ho avuto modo di confrontarmi con persone e realtà che, come noi, amano la tecnologia, cercando di metterla al servizio della mobilità. Avere a che fare con altri giovani imprenditori e conoscere le loro startup mi ha permesso di raccogliere preziosi consigli, che ci aiuteranno nella crescita della nostra società”.

BluBrake ha messo a punto il più leggero ABS (anti-lock braking system) sul mercato che può essere integrato all’interno del telaio ed è in grado di aumentare drasticamente la sicurezza su ogni tipologia di bicicletta elettrica. La tecnologia fa leva su intelligenza artificiale, sensori intelligenti e algoritmi predittivi.E’ un’azienda che sta crescendo rapidamente e che quest’anno darà il via alla produzione vera e propria: “consegneremo i primi lotti produttivi a settembre. Abbiamo un timing con il mercato perfetto, in quanto il mercato sta cercando prodotti per aumentare la sicurezza sulle bici elettriche, mezzo di trasporto che sempre di più sarà presente nelle nostre congestionate e inquinate città. Grandi gruppi europei costruttori di biciclette elettriche hanno già scelto la nostra soluzione per offrire un prodotto più sicuro e più tecnologico. Ora stiamo stringendo partnership con grossi costruttori di freni internazionali per avere una offerta commerciale congiunta e per fare sinergie produttive”.

Oggi BluBrake conta uno staff di circa una quindicina di persone interne, soprattutto ingegneri e ha parecchie posizioni aperte: “Dal punto di vista dei finanziamenti, l’anno scorso abbiamo preso Horizon 2020 di fase 2, ricevendo un finanziamento a fondo perduto di 2,3 milioni di euro da spendere per industrializzare il nostro prodotto. Ora stiamo aprendo a un aumento di capitale round A di circa tre milioni di euro, che spenderemo principalmente per: ottimizzare la supply chain, delocalizzandola e semplificandola; scalare la produzione; espanderci commercialmente, acquisendo anche le restanti parti di fette di mercato che al momento non abbiamo e sviluppare la seconda generazione di prodotto. La previsione di fatturato per il 2019 è circa un milione di euro con una crescita molto marcata negli anni successivi”.

Tornando all’esperienza della partecipazione a MCE4X4 Todeschini si sente di dare un consiglio specifico agli organizzatori: “gli speed date non si sono rivelati particolarmente fruttuosi perché, come accennavo, le aziende e gli investitori non conoscevano il nostro campo. Noi operiamo in un settore molto specifico, quindi gran parte degli investitori tipicamente, soprattutto in Italia, non è interessato al nostro business. Forse si potrebbe dare alle imprese la possibilità di scegliere quali startup vedere durante gli speed date: questo permetterebbe di renderli un po’ più lunghi e, di conseguenza, più proficui per entrambi i partecipanti”.

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