Chi Odia Paga lancia la nuova piattaforma e la campagna social

Pubblicato il 15 Apr 2020

“La vita online, nel mondo post-Covid sarà sempre più importante per tutti noi, così come la sua sicurezza e la difesa contro le aggressioni degli hater; COP vuole fare la sua parte perché nella nuova normalità vi siano dispositivi di protezione individuale anche per la vita digitale e non solo quella reale”, così Francesco Inguscio commenta a Startupbusiness la nascita della nuova piattaforma della startup da lui fondata Chi Odia Paga (COP) e di cui demmo notizia della nascita.

Va infatti online oggi la piattaforma completamente rinnovata di Chi Odia Paga (COP) che esce così dalla fase di beta testing e rilascia la versione ufficiale della prima piattaforma legaltech italiana contro l’odio online , con un design completamente rinnovato e una serie di nuovi servizi e partnership.

Da oggi, navigando su www.chiodiapaga.it sarà possibile accedere a nuovi servizi tecnici per combattere l’odio online, quali la legalizzazione della prova digitale, che permetterà l’acquisizione forense utilizzabile in giudizio delle condotte d’odio subite; il take-down, ovvero la rimozione o la de-indicizzazione automatica delle offese online; e infine la diffida digitale, ovvero il formale invito all’hater a non proseguire nella condotta offensiva, avvertendolo delle conseguenze che possono derivare dalla sua inadempienza.

Questi servizi si aggiungono al feedback legale digitale, il primo servizio messo a disposizione delle vittime di reati d’odio online già durante la fase beta, che consente di sapere gratuitamente se le condotte d’odio di cui si è vittima sono perseguibili legalmente.

Tutto questo è stato reso possibile dal potenziamento del team con l’ingresso del nuovo CTO, Francesco Grotta, che porta a COP la sua esperienza nello sviluppo di soluzioni tecnologiche web.

Il servizio di legalizzazione è stato invece realizzato grazie alla partnership tecnica siglata in esclusiva da COP con Kopjra, la startup specializzata nella protezione della proprietà intellettuale e della privacy su internet di cui scrivemmo qui , e con l’editore giuridico Giuffrè Francis Lefebvre .

La validità metodologica e l’utilità dei servizi legaltech offerti da Chi Odia Paga è ulteriormente confermata dal patrocinio appena riconosciuto al progetto da parte dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Parallelamente al lancio della nuova piattaforma COP avvia anche una campagna social per debellare il virus dell’odio online: #NonDiffondereOdio. Con questa iniziativa Chi Odia Paga lancia un appello al mondo del web a condividere, oltre che l’hashtag, il vademecum creato ad hoc contenente 5 consigli per mettere un freno alla viralità delle parole che incitano all’odio.

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