Come affrontare un investimento Serie A (e i cambiamenti necessari)

Suranga Chandratillake*, General Partner di Balderton Capital, illustra in questo post alcune riflessioni su come affrontare un round d’investimento Serie A (early-stage), il più importante probabilmente nel trasformare la startup in un’azienda destinata a una grande crescita.

Pubblicato il 11 Dic 2019

Il round d’investimento Serie A è un momento unico di cambiamento nello sviluppo di un’azienda. Non si tratta, come nei round B, C e D, di fare di più della stessa cosa, solo con più persone e più soldi. È piuttosto un momento in cui il team deve affrontare un cambiamento rapido e fondamentale. È un momento in cui tutte le ipotesi devono essere riviste e in cui le cose che ti hanno reso vincente prima possono ostacolarti attivamente in futuro. E’ un momento difficile, ma anche emozionante.

Team e filosofia

Prima di un round Serie A, la maggior parte delle aziende-startup hanno solo una manciata di persone. La maggior parte di loro si conoscono e sono, nel caso dei fondatori seriali, spesso un modo per “rimettere insieme la band”. Nella fase altamente iterativa e sperimentale di sviluppo di un’azienda, questa struttura affiatata funziona.

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Ma, se si vuole costruire un business veramente grande, è necessario rifocalizzarsi su una traiettoria che possa portare ai primi cento dipendenti, poi i primi mille e oltre.

È necessaria una diversità di pensiero ad ogni livello. La società avrà bisogno di funzioni amministrative, finanziarie e legali. Questo richiede una riflessione sul processo e sulla struttura. Sarà necessario prendere in esame argomenti come l’inclusione, i valori e la cultura. Significa costruire due pilastri: Talento e Persone.

Si tratta di grandi cambiamenti – cambiamenti di Serie A.

Mercato e crescita

Prima del round Serie A, le aziende limitano volutamente il mercato a cui si rivolgono per semplificare il loro ciclo di feedback. Questo focus potrebbe essere basato sulla geografia, sulle dimensioni del cliente, sui canali utilizzati per accedere al cliente.

Tuttavia, per generare centinaia di milioni di dollari di entrate è necessario attraversare più mercati, vendendo attraverso i fusi orari a diversi tipi di clienti a una varietà di punti di prezzo internamente coerenti.

Questo è un cambiamento complicato, un cambiamento di serie A.

Prodotto e posizionamento

Prima di un round Serie A molti fondatori sono maniacalmente focalizzati sul prodotto: cosa stiamo costruendo e qual è il suo rapporto con l’utente?

Ma nei round d’investimento successivi,  nelle exit e le IPO, si richiede di posizionare l’azienda e il suo valore nel contesto di un panorama più ampio e a lungo termine.

Il vostro prodotto sta grattando uno dei pruriti dei suoi clienti, ma quali altre preoccupazioni hanno? E come ti rapporti con questi ultimi?

Sei la prossima generazione di una categoria esistente o ne stai per crearne una completamente nuova?

Una volta capito questo, come si fa a portare la propria azienda, il proprio team, il proprio prodotto nella giusta direzione a lungo termine per beneficiare del contesto che si può costruire intorno a se stessi?

Questo passaggio dalla tattica alla strategia è una classica sfida di serie A.

I ritorni per gli investitori

Vorrei essere trasparente e ammettere che investire in round Serie A può generare rendimenti incredibili per gli investitori di successo. Come ho già detto, il tema chiave per la startup che caratterizza il momento della Serie A  non è fare quello che stava facendo prima, ma più in grande. È l’opposto. Rappresenta una discontinuità totale rispetto a prima, in cui  le cose cambiano completamente. Il rischio che si corre in questo momento è elevato. Gli investitori della Serie A non possono pensare di ‘investire in fogli di calcolo’ da ‘remoto’ in quel momento: bisogna essere vicini ai team, bisogna rimboccarsi le maniche, bisogna essere disponibili in qualsiasi momento del giorno o della settimana, bisogna collegare la startup e e i suoi membri a una comunità di altri che hanno già percorso la strada. Aiuta anche, naturalmente, se tu stesso hai percorso questa strada. La serie A è difficile, ma è anche esilarante. Può andare male, ma quando va bene i rendimenti finanziari sono spettacolari per i fondatori, per i Limited Partner e il Fondo stesso.

In conclusione…..

Sono stato sintetico, mi sono concentrato su tre aree di cambiamento ma, in realtà, il momento della Serie A non si limita a questo. Sebbene ogni azienda e ogni fondatore sia unico, il grande vantaggio del nostro focus decennale è avere oggi un team che ha sviluppato competenze e processi di grande valore, e la nostra piattaforma Build with Balderton, progettata per assicurare che la giusta visione, connessione o persona sia sempre disponibile quando una qualsiasi delle aziende con cui lavoriamo ha bisogno di accedervi.

Anche se è diventato quasi un cliché in questo periodo, credo davvero che essere un investitore di rischio sia un ruolo di grande privilegio. Incontriamo centinaia di persone appassionate, che riversano ogni risorsa che possono nella costruzione di aziende.

Di tanto in tanto, una di queste squadre si connette in qualche modo profondo con la nostra e noi possiamo unirci a loro in un viaggio tanto emozionante quanto impegnativo. Con questo privilegio nasce un enorme senso di responsabilità. Soprattutto in Round Serie A, non possiamo semplicemente scrivere un assegno e stare in disparte, abbiamo il dovere nei confronti dei nostri fondatori e dei nostri Limited Partners di fare molto di più. Questo è ciò che ha reso gli ultimi dieci anni così soddisfacenti per il team di Balderton e, con un altro fondo pronto all’azione, non vediamo l’ora di continuare questo viaggio.

(Originariamente pubblicato sul sito Balderton Capital)

  • Suranga Chandratillake è entrato in Balderton come socio generale nel 2014. In precedenza era un imprenditore e ingegnere. Nel 2004 Suranga ha fondato a Cambridge blinkx, il motore di ricerca intelligente per contenuti video e audio. Ha poi guidato l’azienda per otto anni come CEO attraverso il suo  trasferimento a San Francisco e l’Ipo a Londra, dove ha raggiunto un picco di capitalizzazione di mercato superiore a 1 miliardo di dollari. Prima di fondare blinkx, Suranga è stato uno dei primi dipendenti di Autonomy Corporation – entrando come ingegnere nel team di R&S di Cambridge e, infine, come CTO statunitense dell’azienda a San Francisco. Leggi di più qui.

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